FS innova la rete ferroviaria, tanti cantieri nel 2025 per l’Alta Velocità

Il Gruppo FS investe 100 miliardi di euro per trasformare la rete ferroviaria italiana, tra cantieri, soluzioni alternative e anni di transizione verso un sistema più efficiente

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Pubblicato: 23 Febbraio 2025 15:57

Ci sarà qualche disagio per chi viaggia in treno in Italia nel 2025. Sono previsti rallentamenti, chiusure e ritardi su molte tratte chiave a causa di lavori di manutenzione straordinaria e del potenziamento delle infrastrutture. A fare chiarezza su cosa aspettarsi nei prossimi mesi è stato Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato del Gruppo FS, che ha spiegato come l’infrastruttura ferroviaria stia attraversando un profondo rinnovamento.

Si tratta di un’operazione necessaria per adeguare la rete a un utilizzo sempre più intenso. Ma quale sarà l’impatto sulla vita dei pendolari? Vediamo cosa accadrà.

Piano treni 2025/2029: gli interventi principali

Chi ha in programma di viaggiare in treno nel 2025 deve prepararsi a qualche disagio. I lavori in corso interesseranno alcune delle tratte ferroviarie più trafficate e strategiche del Paese.

Le opere strategiche elencate dal Gruppo FS, 44 di cui 26 finanziate con fondi Pnrr, sono:

  • la Brescia-Verona-Padova, che consentirà di incrementare l’offerta di trasporto alta velocità, regionale e merci lungo la direttrice orizzontale Milano – Venezia, garantendo una migliore separazione dei flussi di traffico con conseguente riduzione dei tempi di viaggio e aumento della frequenza dei treni;
  • la Napoli-Bari, la prima e più avanzata opera nel Sud Italia, la cui realizzazione permetterà di viaggiare da Bari a Napoli in 2 ore a Roma in 3 ore, e collegare inoltre Lecce e Taranto alla Capitale in 4 ore;
  • la Salerno-Reggio Calabria, un itinerario passeggeri e merci strategico per la connessione tra il nord e il sud del Paese, con interventi che garantiranno una maggiore accessibilità al sistema ferroviario e la possibilità di sviluppare nuovi traffici viaggiatori lungo l’asse nord-sud della penisola, a beneficio anche dei collegamenti da e per la Sicilia.

Così per l’Av (e non solo) sono previsti i seguenti momenti di interruzione della circolarità:

  • la linea AV/AC Milano – Bologna: 11 agosto – 17 agosto, interruzione di linea di 7 giorni per il rinnovo dei deviatoi nella tratta Castelfranco-Fidenza;
  • la linea AV Firenze – Roma: 11 agosto – 22 agosto, interruzione di linea di 11 giorni per interventi di manutenzione straordinaria dell’infrastruttura nella tratta Orvieto Sud – Chiusi Nord;
  • la linea AV/AC Verona – Vicenza: 5 agosto – 25 agosto, interruzione di linea di 21 giorni per i lavori di realizzazione della nuova linea AV/AC tra Verona e Vicenza e l’attraversamento della stazione di Vicenza.

Tra queste si segnalano le linee Battipaglia – Potenza, Milano – Genova e il Nodo di Genova.

Perché ci saranno così tanti cantieri sulla rete?

La domanda che sorge spontanea è perché ci saranno così tanti cantieri. La risposta è legata al massiccio piano di investimenti di 100 miliardi di euro annunciato dal Gruppo FS per i prossimi dieci anni. Il progetto mira a trasformare la rete ferroviaria italiana, tra estensione dell’alta velocità, potenziamento dei collegamenti regionali e una maggiore sicurezza per i passeggeri.

Stefano Antonio Donnarumma ha spiegato come “la rete ferroviaria italiana è tra le migliori d’Europa, ma anche una delle più antiche”. L’esigenza di modernizzazione è evidente soprattutto sulle linee Alta velocità, che oggi gestiscono 100 treni in più al giorno rispetto a soli sette anni fa.

La saturazione dei principali nodi ferroviari, come Roma, Milano, Napoli, Torino e Firenze, ha reso necessari interventi strutturali per evitare treni in ritardo e disagi. Inoltre, molti dei cantieri attivi sono legati a progetti del Pnrr. Nel 2025 si toccherà un picco di 345.000 interruzioni programmate, più del doppio rispetto al 2023.

Basti pensare che a oggi già risultano aperti 1.200 cantieri al giorno, di cui 500 per attività di manutenzione ordinaria e straordinaria e circa 700 per nuove opere. Se nel 2023 sono state gestite 160mila interruzioni, nel 2025 secondo quanto riportato dal Gruppo FS saranno 345mila.

Criticità per i viaggi in treno nel periodo estivo

L’estate del 2025 sarà particolarmente critica per chi si sposta in treno. Le chiusure e i rallentamenti programmati coincidono infatti con il periodo di maggiore afflusso turistico, rendendo gli spostamenti più complicati per milioni di italiani e turisti stranieri. Va da sé che la bella stagione è anche il periodo migliore per operare sulla rete evitando che i lavori saltino a causa del maltempo.

Il Gruppo FS ha già annunciato che verranno messi a disposizione bus sostitutivi per le tratte completamente chiuse. Per minimizzare l’impatto sui viaggiatori, sarà avviata una campagna di informazione dal 1° aprile 2025, con QR Code nelle stazioni per verificare lo stato dei lavori e le alternative di viaggio in tempo reale.

Cosa succede dopo il 2025: il piano fino al 2029

Il Gruppo FS ha un piano ambizioso per porre fine a una lunga stagione contrassegnata da guasti sospetti e disagi. Il 2025 sarà un anno di transizione che dovrebbe portare nel 2029 a una rete ferroviaria al passo con i tempi.