Occhio all’overbooking, vacanze a rischio: come difendersi

Il problema dell'overbooking è reale, perché alcune compagnie aeree e alberghi ne fanno una politica aziendale: ecco cosa fare

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il caro voli non è l’unica preoccupazione dei viaggiatori in questo agosto decisamente particolare, tra caos clima, aumento del prezzo della benzina e non solo. Il proprio programma ferie potrebbe ritrovarsi a fronteggiare un ostacolo inevitabile, quello dell’overbooking.

In parole povere si tratta di quei casi in cui una compagnia aerea vende più biglietti di quanto potrebbe. Il risultato? Negli Stati Uniti si va a caccia di volontari, ai quali offrire una cifra studiata in relazione al costo del biglietto e alle ore che intercorrono tra il volo previsto e quello offerto in riparazione. In Italia, invece, si sorteggiano i malcapitati e si tenta di garantire loro un volo alternativo in giornata. Di seguito tutte le informazioni del caso, soprattutto in merito a cosa fare per tutelare i propri diritti.

Chi è a rischio overbooking

La soluzione del sorteggio, citata, non rappresenta in realtà la normalità. Nella maggior parte dei casi, infatti, il triste aggiornamento giunge via sms o mail pochi giorni prima. In questo modo si svelano il nuovo orario o la nuova data del volo, a causa dell’eccessivo numero di passeggeri. Ciò potrebbe accadere inoltre anche per quanto riguarda la struttura alberghiera prenotata.

Esistono compagnie che fanno dell’overbooking una vera e propria politica interna. Si tratta di una tutela da eventuali cancellazioni o modifiche delle prenotazioni. Prenotare in surplus consente di coprire le perdite eventuali. Quando però non si registra alcun passo indietro, sono gli utenti a fronteggiare la problematica.

Si tratta di una procedura legale, che però prevede che la società offra un risarcimento. Questo sistema pone tutti, almeno in potenza, a rischio, a meno che non si prendano tutele preventive.

Overbooking: come tutelarsi

Per quanto tutti siano in potenza a rischio, possono dirsi al di fuori di questo gruppo coloro che hanno preso precauzioni. Per quanto riguarda le compagnie di volo, si ottiene una garanzia nel caso in cui si rientri tra i clienti premium, con carta fedeltà.

Effettuare il check-in online subito dopo l’acquisto, il che è a pagamento per molte compagnie lowcost, dovrebbe diminuire le chance di restare a terra. In caso di sorteggio in aeroporto, però, non c’è alcuna garanzia. Non esistono invece garanzie in fase di prenotazione per gli hotel.

Nel caso in cui abbiate già ricevuto la comunicazione tanto temuta, è bene conoscere i propri diritti. Qualora si verifichi una situazione di overbooking, che non dipende ovviamente dall’utente, questi ha diritto a un rimborso del prezzo del biglietto o a un volo o sistemazione di pari livello.

Le spese per pasti e bevande ricadono sull’azienda, così come quelle per una sistemazione alberghiera, qualora necessaria. Dovesse essere conferito un risarcimento (unicamente nel caso in cui il vettore o l’albergo non siano stati in grado di offrire una soluzione adeguata, tanto sul fronte date quanto su quello della qualità del servizio, pari o superiore alla prenotazione), questo è calcolato in base alla distanza percorsa dal volo:

  • voli nazionali e internazionali inferiori o pari a 1500 km: 250 euro;
  • voli nazionali superiore a 1500 km e internazionali tra 1500 e 3500 km: 400 euro;
  • voli internazionali superiori a 3500 km: 600 euro