Un’alternativa alle batterie agli ioni di litio? Quelle agli ioni di sodio

L'evoluzione tecnologica nel settore delle batterie è in continuo fermento, le aziende che producono accumulatori per auto elettriche vogliono sfruttare il sodio

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Le batterie al litio hanno rivoluzionato la nostra vita. Alimentano i nostri dispositivi elettronici, le nostre automobili e stanno contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, questa tecnologia presenta alcuni problemi, tra cui la scarsità dei materiali necessari alla sua produzione.

Il litio, il cobalto e il nichel sono elementi chimici preziosi che si trovano in quantità limitate. La loro estrazione è spesso associata a condizioni di lavoro precarie e a danni ambientali.

Per questo motivo, molte aziende stanno investendo in una nuova tecnologia basata sul sodio. Il sodio è un elemento chimico molto più abbondante, economico e sostenibile del litio.

La diffusione delle batterie al sodio potrebbe rappresentare una nuova rivoluzione per il nostro futuro. Potrebbe aiutarci a ridurre la nostra dipendenza dalle fonti fossili e a creare un sistema energetico più sostenibile.

La rivoluzione delle auto a sodio: prezzi e prospettive per il futuro

Gli esperti prevedono che entro il 2024, in Cina, le prime automobili alimentate da batterie a ioni di sodio saranno presenti sulle strade del Paese. Tutto sembra promettente, ma sorge una domanda cruciale: quanto costeranno queste vetture rispetto a quelle alimentate con batterie al litio? Secondo una presentazione dell’azienda cinese HiNa Battery, la differenza di prezzo potrebbe oscillare tra il 30% e il 40%.

Tuttavia, gli esperti rimangono cauti nelle loro valutazioni. Secondo Gian Carlo Dozio, dell’Istituto di sistemi ed elettronica applicata della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, tutto dipenderà soprattutto dal mercato e dall’ottimizzazione dei sistemi industriali, oggi potrebbe non essere una soluzione conveniente, ma il futuro è difficile da prevedere. Una posizione simile emerge da Londra, dove la Benchmark Mineral Intelligence, specializzata nel monitorare il mondo dei prezzi e dei materiali nel settore dell’energia elettrica dal 2014, ha espresso cautela riguardo alle prospettive future.

Sodio vs litio, le batterie del futuro

Le batterie agli ioni di sodio sono una tecnologia promettente che potrebbe rivoluzionare il settore dell’energia elettrica, soprattutto per le applicazioni mobili come le auto elettriche. Ma quali sono le differenze rispetto alle tradizionali batterie agli ioni di litio, che oggi dominano il mercato? Ecco un breve riassunto basato sulle opinioni di alcuni esperti del settore.

Le batterie agli ioni di sodio hanno il vantaggio di essere più economiche, più ecologiche e più sicure delle batterie agli ioni di litio. Il sodio è un elemento molto più abbondante e meno costoso del litio, e le batterie che lo utilizzano possono essere riciclate in maniera semplice e totale, senza contenere materiali rari. Inoltre, le batterie al sodio hanno una maggiore stabilità chimica e termica, che le rende più resistenti a temperature estreme e a possibili cortocircuiti che potrebbero causare scintille e incendi.

Tuttavia, le batterie al sodio hanno anche alcuni svantaggi, come una minore densità energetica, che si traduce in una ridotta autonomia dei veicoli elettrici che le montano. Il sodio è più pesante del litio, e quindi le batterie al sodio hanno una capacità inferiore a parità di peso e volume. Secondo Gian Carlo Dozio, la densità attuale delle batterie a ioni di sodio è di 160Wh/kg contro i 250Wh/kg per gli ioni il litio. Una bella differenza.

Per questo motivo, le batterie al sodio sono ancora in fase di sviluppo e non sono ancora in grado di competere con le batterie al litio in termini di prestazioni. La Cina è il Paese che sta investendo di più nella ricerca e nella produzione di batterie al sodio, con l’obiettivo di ridurre la sua dipendenza dal litio e di aumentare la sua quota di mercato nel settore delle auto elettriche. Ma anche in Europa e in Svizzera ci sono alcuni progetti e studi in corso per migliorare la tecnologia delle batterie al sodio e renderla più competitiva. Secondo Rory McNulty, analista senior di Benchmark mineral intelligence, un’azienda specializzata nel tenere d’occhio il mondo dei prezzi e dei materiali che fanno funzionare il settore delle applicazioni nel campo dell’energia elettrica, le batterie al sodio sono ancora una tecnologia emergente che richiede tempo e investimenti per maturare.

La crescita delle batterie al sodio nel mercato energetico

Una transizione energetica già in corso: batterie basate sul sodio stanno gradualmente conquistando spazi, attualmente utilizzate su biciclette, piccoli veicoli a tre ruote e carrelli elevatori per magazzini. Benché rappresentino ancora una fetta di mercato modesta rispetto alle batterie al litio, questo segna comunque l’inizio di un cambiamento significativo. Secondo gli esperti, nei prossimi due o tre anni, ci si può aspettare una crescente diffusione sulle strade cinesi. Nel resto del mondo, una piccola rivoluzione in questa direzione sembra essere imminente nei prossimi cinque anni.

L’evoluzione sarà graduale e inclusiva, abbracciando tecnologie come le batterie al litio. Secondo gli esperti, le batterie agli ioni di sodio troveranno impiego in settori che richiedono prestazioni inferiori, come nei veicoli a corto raggio. Saranno adottate ovunque il costo sia un fattore critico, mentre peso e volume sono meno rilevanti.

Batterie al sodio: la sfida del prezzo del litio

Il recente calo dei prezzi del litio rispetto al picco di dicembre rappresenta l’ultimo ostacolo nella considerazione della transizione al sodio. Questo ribasso ha reso più audace l’idea di adottare il sodio come alternativa. Un anno fa, quando l’interesse era massimo, i prezzi del litio erano anch’essi elevati, ma a gennaio si è verificato un significativo calo del 60%, complicando il quadro.

Rory McNulty sottolinea che lo sviluppo delle tecnologie richiede tempo, specialmente quando si tratta di percorsi non ancora esplorati a livello industriale. “Ogni volta che si introduce una nuova tecnologia, è necessario del tempo per ottimizzarla e ridurne i costi”, afferma McNulty. Tuttavia, poiché gli elementi e il funzionamento delle tecnologie al sodio e al litio sono molto simili, McNulty suggerisce che sarebbe relativamente facile e veloce adattare il processo produttivo di una fabbrica da una tecnologia all’altra, più facilmente rispetto a una tecnologia completamente nuova partendo da zero.