Nell’ambito delle misure introdotte dalla legge di conversione del “Decreto Sostegni-bis”, il Governo, pur non modificando le date di scadenza originariamente previste per la Rottamazione ter, ha fissato nuovi termini entro i quali effettuare il pagamento delle rate 2020-2021 e mantenere i benefici della definizione agevolata. C’è tempo fino al 30 novembre, ma attenzione alla scadenza del 30 settembre.
Rottamazione Ter: tutte le date da segnarsi in agenda
In vista della situazione di emergenza, ai contribuenti in regola con il pagamento delle rate 2019, il Governo ha concesso più tempo per i versamenti in scadenza nel 2020. In particolare, in caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento di tasse e imposte in scadenza, il debitore non sarebbe andato incontro alla perdita dei benefici della rottamazione solo se avrebbe pagato integralmente:
- entro il 31 luglio 2021, la rata in scadenza il 28 febbraio 2020;
- entro 31 agosto 2021, la rata in scadenza il 31 maggio 2020;
- entro il 30 settembre 2021, la rata in scadenza il 31 luglio 2020;
- entro 31 ottobre 2021, per la rata in scadenza il 30 novembre 2020.
Per i pagamenti relativi a queste nuove scadenze, sono stati sempre ammessi i cinque giorni di tolleranza, così da permettere ai soggetti coinvolti di poter regolarizzare la propria posizione con il Fisco.
Rottamazione ter, entro quando pagare le rate in scadenza nel 2021
Per coloro che sono in regola con i versamenti delle rate del 2019 e del 2020, il termine “ultimo” per pagare quelle in scadenza nel 2021 è differito al 30 novembre.
Anche in questo caso, per mantenere i benefici rottamazione, dovranno essere corrisposte le rate in scadenza il: 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2021. Visto che anche in questo caso sono previsti i 5 giorni di tolleranza, è corretto dire che il pagamento relativo al 30 novembre 2021 dovrà avvenire entro il 6 dicembre 2021.
Attenzione però a non confondere le scadenze 2020 con quelle 2021. Già il 30 settembre infatti – come accennato sopra – è stato fissato il termine ultimo per le rate in scadenza il 31 luglio 2020 (per cui di fatto c’è tempo fino al 6 ottobre), mentre sono rimandate al 31 31 ottobre 2021 quelle in scadenza il 30 novembre 2020 (per cui si dovrà procedere al pagamento massimo entro il 6 dicembre).
Rottamazione ter, cosa rischia chi non paga
Se il pagamento avverrà oltre il termine ultimo previsto o per importi parziali, la misura agevolativa riconosciuta con la Rottamazione ter non si perfezionerà e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.
Di conseguenza, i soggetti decaduti per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme scadute non potranno beneficiare delle proroghe introdotte dal “Decreto Rilancio”, anche se possono comunque richiedere la rateizzazione delle somme ancora dovute ai sensi dell’art. 19 DPR 602/1973.
La medesima possibilità è stata altresì prevista dal “Decreto Ristori” (DL n. 137/2020) anche per i debiti che erano stati oggetto delle precedenti rottamazioni (prima Rottamazione e Rottamazione-bis) e successivamente decaduti dai benefici delle misure agevolative per mancato pagamento delle rate.