Rottamazione quater, proroga al 15 marzo: il nuovo termine vale anche per le rate scadute

Con i nuovi termini per la definizione agevolata è possibile saldare le rate del 31 ottobre e 30 novembre 2023. La proroga vale anche per chi salti l'appuntamento del 28 febbraio

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Approvata la proroga al 15 marzo per aderire alla rottamazione quater. La variazione sui termini per l’adesione arriva grazie al decreto Milleproroghe. Possono accedere alla rottamazione delle cartelle esattoriali senza oneri aggiuntivi tutti colori i quali abbiano saltato le rate del 31 ottobre e 30 novembre 2023. La proroga al 15 marzo vale anche per chi salti la terza rata che scade il 28 febbraio.

Proroga della rottamazione quater

E non è tutto: alla nuova scadenza si applica anche il termine di tolleranza di 5 giorni previsto dalla normativa, quindi verranno accettati i versamenti effettuati entro il 20 marzo 2024. Il governo Meloni tende dunque la mano ai cosiddetti “decaduti”, cioè quei contribuenti insolventi che in un primo momento avevano presentato domanda di adesione alla rottamazione, ma che poi per un motivo o per un altro non hanno rispettato le scadenze di pagamento.

Come pagare

Per i versamenti bisogna utilizzare i moduli allegati alla Comunicazione delle somme. I moduli sono disponibili anche nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Si può pagare tramite il servizio “Paga on-line”, tramite home banking o recandosi fisicamente presso la propria banca, un ufficio postale o gli esercenti che aderiscono al servizio pagoPA (tabaccai e ricevitorie). Possibile anche effettuare i versamenti in automatico, richiedendo la domiciliazione bancaria.

Quanto dovuto va pagato nella somma indicata ed entro i termini stabiliti: in caso di pagamento parziale o che venga effettuato oltre il termine, il contribuente verrà considerato decaduto dall’adesione alla definizione agevolata della rottamazione quater e quanto pagato verrà considerato un acconto sul debito residuo.

È possibile pagare in forma agevolata anche solo alcune delle cartelle e degli avvisi contenuti nella “Comunicazione delle somme dovute” inviata dall’Agenzia delle Entrate: il nuovo servizio ContiTu permette infatti di richiedere e stampare solo i moduli di pagamento relativi alle incombenze che si decide di pagare. In questo caso verrà visualizzato l’importo complessivo e quello relativo alle singole rate.

Sono 3 milioni i contribuenti con pendenze con il Fisco che hanno fatto domanda per la rottamazione quater. Le casse pubbliche sono vuote e il governo è alla ricerca di coperture per i bonus promessi in Manovra. La proroga della rottamazione permetterebbe di avere liquidità immediata, a fronte di una perdita di incassi per il futuro.

Altri pagamenti

La stessa scadenza del 15 marzo si applica anche alla prima e alla seconda rata per le popolazioni colpite da eventi alluvionali del maggio 2023 (Toscana, Emilia-Romagna e Marche). Le altre rate dovranno essere saldate entro il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre. Del “pacchetto fiscale” recentemente approvato fa parte anche un’altra norma, ovvero l’allargamento del ravvedimento operoso speciale ai redditi del 2022. Questa definizione agevolata permette di mettere una pietra sopra alle pendenze col Fisco pagando sanzioni ridotte a un diciottesimo. Si richiede il versamento di quanto dovuto in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2024, oppure in quattro rate di pari importo da pagare entro il 31 marzo, il 30 giugno, il 30 settembre e il 20 dicembre 2024. Il pagamento rateale fa scattare la maggiorazione del 2% a titolo di interessi.