Rottamazione quater, c’è la tolleranza di cinque giorni

Per il pagamento delle rate della rottamazione quater i contribuenti hanno cinque giorni in più: il cosiddetto periodo di tolleranza

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Tolleranza di cinque giorni per la rottamazione quater. L’Agenzia delle Entrate concede un po’ più di tempo ai contribuenti per saldare le rate, senza che i diretti interessati rischino di decadere dalla definizione agevolata, perché hanno effettuato il versamento lievemente in ritardo.

Questa è una delle nuove regole che i contribuenti devono conoscere in vista della prossima scadenza della rottamazione quarter, che è fissata per il 31 ottobre 2023. Questo significa, in estrema sintesi, che la prima scadenza effettiva da tenere a mente per effettuare i versamenti è il 6 novembre 2023. Attenzione, però, questa deadline è molto importante e non deve essere superata: chi non avrà effettuato i versamenti entro questa data – sia quello della prima rata sia quella relativo all’unica soluzione – perderà completamente i benefici previsti dalla definizione agevolata.

Rottamazione quater: arriva la tolleranza di cinque giorni

A prevedere la tolleranza di cinque giorni per la rottamazione quater è il comma 244, articolo 1 della Legge di Bilancio 2023, la quale ha introdotto i tempi supplementari per il versamento delle rate periodiche che devono essere versate. Questo significa, in estrema sintesi, che gli effetti negativi che si verrebbero a generare nel momento in cui l’adempimento non venga effettuato entro i termini massimi previsti sono congelati, quando il ritardo è realmente lieve.

Entrando un po’ più nel dettaglio, la norma prevede che solo e soltanto il tardivo versamento delle somme dovute sia superiore a cinque giorni, la definizione agevolata non produce alcun effetto. In altre parole quando viene superato il termine di tolleranza, il contribuente decade in maniera automatica dalla rottamazione quater delle cartelle.

È importante, quindi, tenere sempre sotto mano il calendario previsto in via ordinaria per effettuare i versamenti. Ma anche quello che si viene a determinare con l’applicazione dei cinque giorni di tolleranza. La prima scadenza della rottamazione quater fissata al 31 ottobre 2023 implica che, considerando la tolleranza concessa dalla norma, sia possibile pagare fino a lunedì 6 novembre 2023. Senza che questa scelta comporti degli sgradevoli effetti collaterali.

Le comunicazioni arrivate ai contribuenti

Ad ogni modo l’applicazione del termine di tolleranza non modifica lo scenario di fondo previsto per la rottamazione quater. La prima scadenza è stata fissata per la fine del mese di ottobre: devono tenere a mente questa scadenza quanti abbiano aderito alla misura ed abbiano ricevuto la comunicazione di accoglimento da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

Proprio l’AdER lo scorso 29 settembre 2023 ha reso noto di aver completato la fase di trasmissione delle comunicazioni, che hanno coinvolto direttamente almeno 3,8 milioni di domande di adesione alla definizione agevolata. Ricordiamo che all’interno delle lettere appena inviate sono contenuti i primi dieci bollettini di pagamento, per quanti hanno chiesto di aderire alla formula rateale. I restanti verranno trasmessi in un secondo momento.

Ad ogni modo i diretti interessati hanno la possibilità di scaricare direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni copia della comunicazione e i relativi bollettini. Questi potranno essere saldati anche attraverso l’addebito diretto sul proprio conto corrente.

Come funziona l’addebito sul conto corrente

Come si fa a richiedere l’addebito diretto sul conto corrente delle varie rate da saldare della rottamazione quater? Per effettuare questa operazione è necessario (una opzione è alternativa all’altra):

  • recarsi allo sportello;
  • collegarsi all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione ed utilizzare il servizio “Attiva/revoca mandato SDD piani di Definizione agevolata” presente nella sezione Definizione agevolata.

Chi ha intenzione di procedere con l’attivazione della richiesta deve selezionare il piano di definizione agevolata sul quale ha intenzione di attivare la domiciliazione bancaria. A questo punto dovrà inserire i dati richiesti. Quando la procedura è conclusa, il sistema provvede ad inviare una email con la quale comunica di aver preso in carico la richiesta. Una seconda comunicazione confermerà l’attivazione del servizio e l’indicazione della rata che verrà addebitata. Nel caso in cui il contribuente non dovesse ricevere questa conferma entro i dieci giorni lavorativi antecedenti la scadenza della rata, il pagamento deve essere effettuato utilizzando una qualsiasi altra modalità prevista.

Il calendario preciso della rottamazione quater

Quanti, nel momento in cui hanno deciso di aderire alla definizione agevolata hanno optato per la rateizzazione del debito, hanno ricevuto dall’Agenzia delle Entrate Riscossione la comunicazione delle somme che devono versare. Allegati alla suddetta comunicazione è arrivato il piano quinquennale con i primi 10 bollettini precompilati.

La tolleranza dei cinque giorni, di cui abbiamo parlato in precedenza, vale per tutte le rate.

Nell’arco di due mesi i diretti interessati sono tenuti a versare le prime due rate, che sono pari al 10% della somma dovuta (è bene precisare: ogni singola rata è pari al 10%). Le rimanenti sedici rate dovranno essere saldate con cadenza trimestrale, a partire dal 30 marzo del prossimo anno.

Le scadenze previste per il 2023 risultano essere le seguenti:

  • 31 ottobre: scade la prima rata. Con la tolleranza dei cinque giorni è possibile effettuare il pagamento entro il 6 novembre;
  • 30 novembre: scade la seconda rata. Andando ad applicare i cinque giorni di tolleranza si arriva al 5 dicembre.

A decorrere dal 2024 le altre rate risultano essere in scadenze nei seguenti giorni:

  • 28 febbraio;
  • 31 maggio;
  • 31 luglio;
  • 30 novembre.

Per ogni anno si ripetono sempre le stesse scadenze (sempre con i cinque giorni di tolleranza) fino all’esaurimento del debito.

Come segnalare eventuali errori

Chi avesse la necessità di segnalare eventuali errori o precisazioni, può inviare una mail direttamente al servizio contribuenti. Eventuali richieste possono essere avanzate nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate Riscossioni abbia accolto solo parzialmente la domanda di rottamazione.

All’interno del servizio, bisogna selezionare la voce “Informazioni sul pagamento della Definizione Agevolata” e allegare, oltre alla documentazione di riconoscimento, la Comunicazione delle somme dovute interessata.