Spese funebri nel Modello 730, i requisiti per poterle portare in detrazione

Le spese funebri possono essere portate in detrazione nel Modello 730. Ma è necessario rispettare alcuni requisiti ben precisi

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Nel Modello 730 o nel Modello Redditi PF possono entrare anche eventuali spese funebri che sono state sostenute nel corso del periodo d’imposta 2023. I costi sostenuti per il funerale di una persona deceduta permettono di accedere a una detrazione del 19%, entro un tetto massimo previsto direttamente dalla legge. È, quindi, importante indicare all’interno della dichiarazione dei redditi le spese funebri sostenute per una persona cara.

A fornire delle indicazioni precise e ben dettagliate su come ci si debba muovere in questo caso è stata direttamente l’Agenzia delle Entrate, che ha fornito le istruzioni su come compilare il Modello 730 e quali siano gli importi massimi che possono essere portati in detrazione. Come anticipato in precedenza, è possibile portare in detrazione il 19% su una spesa massima di 1.550 euro: questa cifra si riferisce a ogni funerale per il quale siano state sostenute delle spese, che devono essere state pagate con dei mezzi tracciabili.

Il limite massimo di spesa rimane immutato anche se le spese sono state sostenute da più soggetti. Questo significa, in altre parole, che se a sostenere le spese funebri sono più persone, la soglia massima detraibile deve essere divisa tra i vari aventi diritto. La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto un’importante novità: è possibile usufruire della detrazione nel Modello 730 anche quando tra il dichiarante e il defunto non ci siano dei vincoli di parentela.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come si devono muovere i diretti interessati.

Modello 730, portare in detrazione le spese funebri

Le spese funebri che sono state sostenute nel corso del periodo d’imposta 2023 possono essere portate in detrazione nel Modello 730. Le informazioni relative a questi costi, almeno in linea teorica, dovrebbero rientrare tra quelli precaricati dall’Agenzia delle Entrate nella dichiarazione precompilata.

Le spese funebri permettono di accedere a uno sconto IRPEF del 19% su una spesa massima pari a 1.550 euro. I costi si riferiscono a ogni decesso avvenuto nel corso del 2023: a stabilirlo è l’articolo 15 del TUIR, ossia il Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Il limite massimo di 1.550 euro non cambia nemmeno quando a sostenere le spese funebri sono stati più soggetti.

Questo significa, in estrema sintesi, che è possibile ottenere una detrazione massima, nel Modello 730, pari a 294,50 euro per ogni decesso per il quale siano state sostenute le relative spese.

Attraverso la compilazione assistita i contribuenti hanno la possibilità di modificare le spese funebri che risultano essere già presenti nella dichiarazione dei redditi precompilata. O possono optare per aggiungere una nuova voce di spesa.

Modello 730, come compilare correttamente la voce

All’interno del campo Quota sostenuta deve essere indicata la parte di spesa che è stata sostenuta nel corso del 2023 dal dichiarante. All’interno del campo Importo complessivo deve essere indicato l’importo totale delle spese riferite alla persona decaduta, indipendentemente dalla presenza di una eventuale ripartizione di spese tra i diversi soggetti che l’hanno effettuata.

A effettuare i calcoli è direttamente l’Agenzia delle Entrate, che inserirà la detrazione che spetta effettivamente. Ma proviamo a fare un esempio. Nel caso in cui il funerale sia costato complessivamente 2.000 euro, ma il contribuente che compila il Modello 730 ha speso effettivamente 1.000 euro, nella scheda Modifica voce di spesa oltre alla denominazione dell’impresa funebre e al codice fiscale della persona deceduta, deve indicare l’importo di 1.000 euro nel campo Quota sostenuta e 2.000 euro nel campo Importo complessivo.

Basandosi proprio sulle informazioni confermate, modificate o inserite dal contribuente viene inserito l’importo detraibile nel Quadro E, Sezione I compilando i righi da E8 a E10. Entrando un po’ più nel dettaglio il dichiarante:

  • deve inserire il codice 14 (spese funebri) nella colonna 1,
  • deve inserire la spesa sostenuta nella colonna 2.

Spese funebri, a chi spettano le detrazioni

A partire dal 2016 la possibilità di portare in detrazione nel modello 730 le spese funebri è estesa anche ai soggetti che non sono parenti del deceduto.

Viene abolito, in estrema sintesi, il vincolo di parentela. Chiunque abbia provveduto a sostenere le spese funebri o una parte di esse ha il diritto di accedere alla relativa detrazione. Attenzione, però, che l’agevolazione spetta unicamente a quanti siano titolari di un reddito fino a 120.000 euro, ma si va a ridurre fino ad azzerarsi completamente fino a un reddito complessivo di 240.000 euro. Nel calcolare il reddito complessivo del contribuente è necessario prendere in considerazione anche i redditi che sono assoggettati a cedolare secca.

Le regole che abbiamo analizzato fino a questo momento valgono anche per i funerali che sono stati effettuati all’estero.

Quali spese funebri si possono portare in detrazione

Al momento non c’è una vera e propria definizione di spese funebri. Questo significa che, all’interno del Modello 730, possono essere portati in detrazione i costi riconducibili al funerale, come quelli sostenuti per il fioraio e quelli relativi agli annunci. Ma anche quelle connesse al trasporto e le altre spese relative alla sepoltura.

A ogni modo rimangono escluse le spese sostenute in anticipo in previsione di future onoranze funebri, come per esempio l’acquisto del loculo prima del decesso.

Modello 730: quali documenti è necessario conservare

Per la compilazione del Modello 730 è necessario conservare scrupolosamente alcuni documenti, che permettano di attestare l’effettivo sostenimento delle spese. Tra questi rientrano:

  • le ricevute fiscali e le fatture che sono emesse dall’impresa di pompe funebri, del fioraio e dei servizi comunali;
  • le attestazioni che dimostrino che i pagamenti sono stati effettuati con dei mezzi tracciabili;
  • traduzione giurata in lingua italiana, nel caso in cui i documenti siano stati redatti in una lingua diversa. Nel caso in cui si tratti di inglese, francese, tedesco o spagnolo la traduzione può essere effettuata dal contribuente.

In sintesi

Con il Modello 730 è possibile portare in detrazione anche le spese funebri. Possono accedere all’agevolazione anche i contribuenti che non sono parenti del defunto. L’importo massimo è pari a 1.550 euro, che non cambia quando a concorrere ai costi sono più soggetti.

Nel caso in cui lo stesso contribuente dovesse sostenere più spese funebri nel corso dell’anno, i 1.550 euro massimi previsti si riferiscono a ogni singolo funerale.