Le partite Iva potranno pagare le tasse una volta al mese: addio acconto a novembre

Il Governo vuole introdurre una norma che permetterebbe alle partite Iva di dilazionare i pagamenti delle tasse in 12 mesi

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Il Governo vuole rateizzare il maxi acconto per le partite Iva, solitamente da pagare a novembre, in modo di fatto da rendere possibile il pagamento mensile delle tasse anche per i lavoratori autonomi. La norma era già stata introdotta in maniera straordinaria con il decreto di gennaio, ma l’esecutivo ha intenzione di renderla strutturale, in modo che sia ripetibile anche per i prossimi anni.

In totale, la platea delle persone interessate dovrebbe passare dagli attuali 3,5 milioni di lavoratori autonomi a 5 milioni, allargando ulteriormente i beneficiari. La dilazione del pagamento del secondo acconto dovrebbe essere senza interessi e a costo zero per lo Stato.

Partita Iva, le tasse si potranno pagare in 12 mesi

Da quest’anno i lavoratori autonomi che dichiarano meno di 170.000 euro all’anno potranno usufruire di un nuovo vantaggio offerto dal Governo. Normalmente infatti le partite Iva pagano il cosiddetto maxi-acconto a novembre, basandosi su quanto dichiarato l’anno precedente e anticipando parte delle tasse da pagare. Questo acconto potrà essere rateizzato in 5 mesi, fino a gennaio.

Unendosi all’estensione della rateizzazione del saldo del primo acconto, che è stata portata con un decreto di gennaio a sette mesi, questa misura permetterà di fatto ai lavoratori autonomi di pagare le tasse che devono allo Stato una volta al mese.

Grazie a questa misura, il pagamento dei tributi delle partite Iva assomiglierà molto di più a quello dei dipendenti o di chi percepisce una pensione. Secondo Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività Produttive alla Camera dei deputati: “L’obiettivo del governo è duplice: andare incontro alle esigenze dei contribuenti e garantire all’Erario un gettito regolare. Contiamo di intervenire con un decreto nei prossimi tre mesi. L’operazione non comporta costi per lo Stato e assicura maggiore liquidità a professionisti e imprese, che in futuro avranno a che fare con un Fisco più equo”.

La norma deve ancora essere approvata in via definitiva, ma all’interno della maggioranza parlamentare che sostiene il Governo sembra esserci accordo per il voto. Sul lungo periodo, sempre secondo Gusmeroli, questa norma potrebbe permettere di eliminare la ritenuta d’acconto.

Gli altri interventi in cantiere per gli autonomi

La nuova misura che permette alle partite Iva di pagare le tasse ogni mese sarà a costo zero per lo Stato. Non si prevede l’imposizione di interessi per la dilazione del pagamento. Il Governo sta pensando anche ad altri interventi che posano coinvolgere l’intera platea toccata da questa misura, oltre 5 milioni di contribuenti.

La prima sarebbe quella di permettere il pagamento delle tasse alle partite Iva tramite la carta di credito. In questo modo si faciliterebbe il processo, rendendo più semplice il passaggio burocratico e il rapporto con l’Agenzia delle Entrate.

Stessa sorte potrebbe toccare ai contributi pensionistici, da pagare invece all’INPS o alla propria cassa professionale. Anche in questo caso poi, il Governo sta pensando alla possibilità di rateizzare il pagamento, che per il momento è anch’esso legato a un secondo acconto a novembre. Non è detto che anche in questo caso si tratterebbe di una rateizzazione su 12 mesi, ma l’obiettivo rimane quello di spalmarlo su più mensilità.