Il diavolo sta nei dettagli e le sviste si nascondono negli errori di battitura. Il 20 giugno è stato il termine ultimo per annullare il Modello 730/2025. Sarebbe stata una buona occasione per correggere eventuali sbagli commessi con la dichiarazione dei redditi. E se, malauguratamente, ci si dovesse accorgere solo oggi che è necessario metterci una pezza ad un errore commesso, cosa bisogna fare? L’Agenzia delle Entrate permette di mettere mano al proprio 730 provvedendo a inviare entro il 31 ottobre 2025 il modello Redditi correttivo.
Il contribuente, in questo modo, riesce a mettersi in regola e a sanare gli errori che ha effettuato. È importante, però, non trascurare questa ulteriore deadline: se è umano commettere un errore nel Modello 730/2025, sarebbe, invece, grave non porvi rimedio nel momento in cui ci si accorge di averlo commesso.
Indice
Come funziona il Redditi correttivo
Nel caso in cui il contribuente dovesse accorgersi di aver inviato il Modello 730/2025 con degli errori al suo interno, ma di non aver usufruito della finestra utile per poterlo annullare, deve presentare entro il 31 ottobre 2025 il modello Redditi correttivo.
Una volta fatta passare anche questa data sarà possibile utilizzare esclusivamente il modello Redditi integrativo, che potrà essere inviato fino al 10 novembre 2025.
Quando, a seguito della presentazione della nuova dichiarazione, dovesse emergere un maggiore o un minor credito, è possibile chiedere il relativo rimborso.
Se invece dalla nuova dichiarazione dovesse emergere un minor credito o un maggior debito, è necessario provvedere al pagamento dell’imposta dovuta. Devono, inoltre, essere calcolati gli interessi dovuti al tasso legale con maturazione giornaliera. Oltre alla sanzione ridotta, così come previsto dal ravvedimento operoso.
Il 730 integrativo di Tipo 2
Una delle situazioni a cui si potrebbe trovare in questo momento il contribuente è un diniego, da parte del sostituto d’imposta, a effettuare le operazioni relative al conguaglio fiscale.
Quanti dovessero trovarsi in questa situazione potrebbero ricevere da parte dell’Agenzia delle Entrate una e-mail che lo invita ad accedere al Modello 730/2025 presentato per visualizzare delle comunicazioni importanti.
Il sostituto d’imposta può inviare il proprio diniego nel momento dopo che è stata presentata la dichiarazione dei redditi. Questo può avvenire quando il contribuente ha un nuovo sostituto d’imposta o perché non lo ha proprio per niente, perché ha cambiato lavoro o è rimasto disoccupato e prende la Naspi dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi.
Nel momento in cui si dovesse verificare questa situazione, il contribuente ha la possibilità di:
- indicare all’interno del Modello 730/2025 integrativo di tipo 2 il nuovo sostituto.
- indicare all’interno del 730 integrativo di tipo 2 nessun sostituto.
Una volta completata la prima operazione, sarà il nuovo datore di lavoro ad effettuare il conguaglio fiscale. Nel secondo caso, invece, spetterà alla stessa Agenzia delle Entrate e se dovessero emergere debiti, sarà necessario effettuare il pagamento attraverso un Modello F24.
Nel caso in cui, oltre ad aggiornare i dati del sostituto d’imposta, dovesse essere necessario calcolare nuovamente gli importi della precedente dichiarazione dei redditi, è necessario inviare il Redditi aggiuntivo/correttivo oppure Redditi integrativo.
Nel caso in cui si dovesse venire a verificare questa situazione è necessario calcolare nuovamente gli importi da versare o da rimborsare. A seguito del diniego il risultato contabile precedente è stato annullato.
Dovessero venire superate queste date il contribuente ha tempo fino al 29 gennaio 2026 per inviare il modello Redditi tardivo.