Uno degli strumenti più importanti per preparare la dichiarazione dei redditi è la certificazione unica 2025, che, almeno in linea teorica, doveva essere consegnata ai contribuenti entro lo scorso 17 marzo 2025. Il documento, per chi non lo avesse ricevuto o lo dovesse aver perso, è scaricabile direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo che la Cu 2025 è un documento di fondamentale importanza non solo per la compilazione del Modello 730/2025 o del Modello Redditi Pf, ma è necessario anche per richiedere l’Isee, diventando prezioso per usi che non sono strettamente connessi con il Fisco.
Indice
Cos’è la certificazione unica?
Ogni anno la Cu – una volta conosciuta come Cud – viene consegnata ai lavoratori dipendenti dal proprio datore di lavoro o ai pensionati dall’Inps (o dall’ente che eroga l’assegno previdenziale). In alternativa è possibile scaricare la documentazione direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate o dal portale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, nel caso in cui le prestazioni siano erogate da quest’ultimo.
Chi avesse intenzione di scaricare la certificazione unica 2025 attraverso l’AdE deve accedere al proprio cassetto fiscale: la documentazione si riferisce alle somme che sono state percepite nel 2024 (se si andasse a consultare la Cu 2024 verrebbe elencato quanto percepito nel corso del 2023). Quella relativa all’annualità 2025 è disponibile a partire dallo scorso 29 aprile 2025.
Per accedere ai servizi online che mettono a disposizione la certificazione unica 2025 è necessario avere a disposizioni le seguenti credenziali digitali:
- Spid;
- Cie;
- Cns.
Queste, in un certo senso, rappresentano le chiavi più importanti per accedere alla documentazione necessaria per la dichiarazione dei redditi. Le stesse credenziali digitali sono indispensabili per poter accedere al portale dell’Inps.
Perché si deve scaricare la Cu 2025
I sostituti d’imposta, attraverso la certificazione unica, attestano le somme che sono state erogate nel corso del 2024 ai lavoratori autonomi, ai dipendenti e ai pensionati. Questo significa, in altre parole, che all’interno della Cu 2025 si trovano i seguenti redditi:
- da lavoro dipendente e assimilati;
- da lavoro autonomo:
- da provvigioni.
Vengono inseriti anche i cosiddetti redditi diversi. Grazie a questa documentazione il contribuente ha la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi, indipendentemente dal fatto che utilizzi il Modello 730/2025 o il Modello Redditi Pf. L’avvio delle varie operazioni che obbligano a comunicare i redditi all’Agenzia delle Entrate determina la necessità di ottenere copia della Cu 2025.
I sostituti d’imposta sono tenuti a trasmettere il Modello Cu ogni anno all’Agenzia delle Entrate: nel 2025 il termine per farlo è stato fissato al 17 marzo, dato che il 16 cadeva di domenica. Entro la stessa data la CU sintetica doveva essere consegnata al lavoratore. Se per una qualsiasi ragione il contribuente non dovesse riuscire a recuperare la certificazione unica -può essere stata persa o non consegnata dal sostituto d’imposta – può diventare utile scaricarla direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate in pochi semplici passaggi.
Come funziona il sito dell’Agenzia delle Entrate
Tutti i contribuenti hanno la possibilità di scaricare la certificazione unica 2025 direttamente dal portale dell’Agenzia delle Entrate. Per poterlo fare è necessario accedere all’area riservata attraverso le credenziali digitali che sono messe a disposizione trasversalmente a tutti i privati.
Una volta che l’utente sia entrato all’interno della propria area riservata, dovrà accedere al proprio cassetto fiscale. Qui dovrà cercare la macro sezione Consultazioni, nella quale dovrà cliccare la voce Dichiarazioni fiscali: in questa sede è possibile consultare le informazioni delle varie dichiarazioni che sono state trasmesse nel corso del tempo.
Il passaggio successivo è molto semplice: è sufficiente cliccare sulla voce Certificazione Unica, per riuscire a scaricare il Cu 2025 ma non solo. Se fosse necessario è addirittura possibile scaricare i modelli relativi alle annualità pregresse, che si appoggiano sempre sui dati che sono stati trasmessi all’Agenzia delle Entrate dai vari sostituti d’imposta.
La certificazione unica riporta i redditi che sono stati percepiti dal contribuente nel corso del 2024: questi dati dovranno essere riportati nel Modello 730/2025. È bene ricordare che queste informazioni sono già contenute all’interno della precompilata. La Cu 2025 è un utile strumento per accertarsi che non siano stati commessi degli errori nel riportare i dati da una documentazione all’altra: è quindi importante verificare tutte le informazioni prima di inviare la dichiarazione dei redditi.
Ricordiamo che all’interno del cassetto fiscale i contribuenti non trovano esclusivamente la Cu 2025, ma tutte le dichiarazioni fiscali. È possibile, infatti, consultare le dichiarazioni dei redditi che sono state trasmesse nel corso degli anni passati, i redditi che sono stati percepiti e le scelte effettuate in merito alla destinazione dell’8, 5 e 2 per mille dell’Irpef.
Come funziona il portale dell’Inps
I contribuenti hanno la possibilità di visualizzare, scaricare e stampare la certificazione unica anche dal portale dell’Inps. L’operazione può essere effettuata:
- attraverso il servizio certificazione unica, che è raggiungibile direttamente attraverso il sito dell’istituto;
- attraverso il cedolino della pensione, solo se si percepisce un assegno previdenziale;
- attraverso il servizio dedicato dell’App Inps Mobile, che è disponibile per gli utenti Ios e Android.
Anche in questo caso gli utenti devono accedere ai servizi online utilizzando le credenziali digitali (Spid, Cie o Cns). Dopo essersi loggati possono accedere al servizio dedicato cliccando direttamente sulla voce: Utilizza il servizio.
La certificazione unica Inps può essere ottenuta anche inviando una mail certificata (utilizzando, quindi, una Pec) al seguente indirizzo: richiestacertificazioneunica@postacert.inps.gov.it. Il richiedente deve allegare alla richiesta una copia del proprio documento di identità: la risposta arriverà direttamente all’indirizzo utilizzato per fare la richiesta.
In alternativa è possibile rivolgersi:
- ai patronati;
- ai professionisti abilitati;
- ai Caf, centri di assistenza fiscale.
In questo caso è necessario rilasciare una delega, in modo che possano accedere ai servizi online per conto del richiedente.