Canone di locazione, arriva il modello RLI: cos’è e come scaricarlo

Grazie al Modello RLI i contribuenti hanno la possibilità di registrare i contratti di locazione presso l'Agenzia delle Entrate e comunicare le successive modifiche

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Pubblicato: 5 Luglio 2020 21:53Aggiornato: 9 Febbraio 2024 11:52

Il Modello RLI costituisce il modulo ufficiale messo a disposizione direttamente dall’Agenzia delle Entrate, che deve essere utilizzato per effettuare la registrazione dei contratti di locazione degli immobili abitativi e strumentali. Utilizzando il Modello RLI il contribuente provvede a comunicare direttamente all’AdE eventuali operazioni che intervengono nel corso del contratto, come ad esempio:

  • proroghe;
  • risoluzioni;
  • cessioni;
  • opzioni per l’applicazione della cedolare secca.

Ma cerchiamo di capire come deve essere utilizzato il Modello RLI come debba essere compilato correttamente dai contribuenti per non incorrere in sanzioni da parte dell’autorità tributaria.

Modello RLI, cos’è e a cosa serve

Il Modello RLI è un modulo editabile messo a disposizione direttamente dall’Agenzia delle Entrate, che deve essere compilato nel momento in cui i contribuenti abbiano intenzione di registrare un contratto di locazione presso l’AdE. Il modello permette di effettuare qualsiasi tipo di operazione relativa ad immobili che siano adibiti a scopi abitativi o strumentali:

  • registrazione;
  • variazione;
  • disdetta;
  • proroga.

Il Modello RLI, inoltre, può essere utilizzato dai contribuenti per poter chiedere l’opzione o la revoca della cedolare secca. Ma non solo: deve essere utilizzato per comunicare i dati catastali dell’immobile che risulta essere oggetto di locazione.

I diretti interessati hanno la possibilità di utilizzare il Modello RLI sia in caso di registrazione cartacea del contratto ad uno sportello dell’AdE, che per le operazioni effettuate telematicamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Non appena la registrazione del contratto di locazione è stata effettuata, i diretti interessati hanno la possibilità di effettuare la voltura delle utenze e richiedere il cambio di residenza. È possibile fare, inoltre, tutte le altre operazioni previste dalla normativa.

Quando utilizzare il Modello RLI

Volendo sintetizzare al massimo, i contribuenti hanno la possibilità di utilizzare il Modello RLI per adempiere ai seguenti obblighi:

  • effettuare la registrazione del contratto di locazione. Può essere utilizzato per gli immobili utilizzati a scopo abitativo o strumentale;
  •  quando ne ricorrono i requisiti è possibile optare per la cedolare secca;
  • modificare l’importo mensile del canone di locazione a seguito di una rinegoziazione del contratto;
  • comunicare l’eventuale variazione dei dati catastali degli immobili;
  • effettuare le varie comunicazioni relative ai contratti di locazione e ai subentri successivi;
  • effettuare la comunicazione della risoluzione anticipata del contratto di locazione;
  • effettuare la comunicazione di eventuali proroghe dei contratti d’affitto, cessioni o subentri.

Bolli e imposta di registro

La registrazione dell’atto con il quale le parti stabiliscono di comune accordo la riduzione del canone di un contratto di locazione è esente dall’imposta di registro e di bollo.

Nei casi di aumento del canone, invece, registro e bollo vengono calcolati in autoliquidazione dai software insieme ad eventuali interessi e sanzioni. Le somme eventualmente dovute possono essere versate con richiesta di addebito diretto sul conto corrente del dichiarante, contestualmente alla presentazione del modello. L’accordo di rinegoziazione del canone in aumento, nel caso in cui dia luogo a un’ulteriore liquidazione dell’imposta per il contratto di locazione già registrato, va comunicato all’Agenzia delle Entrate entro 20 giorni.

Cosa succede se non si registra un contratto di locazione
La registrazione di un contratto di locazione è un obbligo di legge. Nel caso in cui l’operazione non dovesse essere effettuata i diretti interessati potrebbero andare incontro ad una serie di sanzioni. Il proprietario ha 30 giorni di tempo per procedere con la comunicazione e la registrazione del contratto di locazione, appoggiandosi, eventualmente, anche ad un soggetto intermediario.
Ricordiamo che il contratto non è valido fino a quando non viene registrato correttamente all’Agenzia delle Entrate.