La lista dei più grandi insospettabili evasori italiani

La Lista Falciani ha permesso di far scoprire qualcosa come 741 milioni di euro che erano stati nascosti al fisco. Un vero e proprio record

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Hervè Falciani è diventato famoso in tutto il mondo per aver stilato un elenco, subito battezzato come Lista Falciani, nel quale sono contenuti i nominati di una serie di persone – alcune note e altre no – che avevano del denaro in conti correnti in Svizzera. La Lista Falciani fin da subito ha fatto gola alla polizia di mezzo mondo, perché la detenzione di capitali in Svizzera, da sempre considerata un paradiso fiscale, è un escamotage che utilizzano molti milionari per sottrarsi alla tassazione del proprio paese. Che in quasi sempre è più pesante. È bene sottolineare che detenere dei capitali in Svizzera non può ritenersi, in alcun modo, illegale. Lo è, invece, nasconderlo al fisco.

Falciani lavorava in una banca che non era molto rigida con in propri clienti. In molte occasioni chiudeva un occhio sulla provenienza del denaro. E spesso aiutava i risparmiatori a trovare dei sistemi per riuscire ad aggirare i sistemi tributari dei paesi di residenza.

La lista Falciani: quanti nomi conteneva

All’interno della Lista Falciani erano contenuti qualcosa come 100mila nominativi di correntisti. All’interno dell’elenco, inoltre, sono contenuti i nominativi di 20mila società. 7mila soggetti presenti all’interno della Lista Falciani erano italiani, che complessivamente avevano depositato in Svizzera qualcosa come 6,5 milioni di euro. Non è detto, comunque vada, che questa immessa somma fosse frutto unicamente di evasione fiscale

La Lista Falciani, in un primo momento, è stata consegnata alla polizia francese e poi è stata diffusa in altri paesi del mondo.

La Lista Falciani e gli accertamenti fiscali

Una delle prime domande che in molti si sono posti e se si possano fare degli accertamenti sui nominativi contenuti all’interno della Lista Falciani. Le informazioni contenute al suo interno sono state prelevate in maniera illegale da un funzionario bancario. Il quale, in un secondo momento, è stato condannato per spionaggio economico.

In Italia la questione è stata risola con due ordinanze della Corte di Cassazione: la n. 8605 e la n. 8606 entrambe del 28 aprile 2015, con le quali è stato affermato che la Lista Falciani potesse essere utilizzata in quanto i dati sono arrivati in Italia su impulso della polizia francese. Rispettando, quindi, la direttiva n. 79/799/CE.

Recentemente la Corte di Cassazione è tornata sull’argomento con la pronuncia n. 11162/2021, nella quale è stato affermato che nell’ambito delle proprie attività di accertamento, l’amministrazione finanziaria ha la possibilità di avvalersi di elementi che abbiano un semplice valore indiziario. Purché la loro inutilizzabilità non discenda da una legge tributaria.

Cosa è emerso dalla documentazione

Ma sostanzialmente cosa è emerso dalla Lista Falciani? Stando a quanto riporta il Guardian dall’analisi dei documenti contenuti all’interno dei file, che sono stati sottratti, è emersa la responsabilità della banca presso cui lavorava Falciani nell’aiutare i propri clienti ad evadere le tasse nei paesi d’origine.

L’istituto arriva a fornire delle consulenze su come eludere il fisco e su come nascondere dei patrimoni che potevano ammontare ad alcuni milioni di dollari. La banca non si limitava a fornire questa particolare consulenza fiscale agli uomini d’affari. Ma aveva come clienti degli esponenti di regimi corrotti come Hosni Mubarak, il dittatore tunisino Ben Alì e il presidente Siriano Bashar al-Assad.

Sostanzialmente i funzionari della banca erano a conoscenza della provenienza del denaro da loro custodito. E avrebbero offerto dei prodotti che sarebbero serviti a nascondere il denaro che derivava da una serie di attività illecite. Con queste operazioni la banca avrebbe aiutato dei veri e propri criminali a pulire il denaro effettuando, in questo modo, una complicata operazione di money laundering. Nella Lista Falciani ci sono dei politici provenienti da diversi paesi tra cui ricordiamo:

  • Regno Unito;
  • Russia;
  • Ucraina;
  • Georgia;
  • Kenya;
  • Romania;
  • India;
  • Liechtenstein;
  • Messico;
  • Tunisia;
  • Repubblica Democratica del Congo;
  • Zimbabwe;
  • Rwanda;
  • Paraguay;
  • Djibouti;
  • Senegal;
  • Filippine;
  • Algeria.

La Lista Falciani in Italia

In Italian la Lista Falciani è finita nelle mani sapienti della Guardia di Finanza che ha effettuato accertamenti su 5.439 nomi. Sono state effettuate oltre tremila verifiche e sono stati scoperti qualcosa come 741 milioni di euro di redditi non dichiarati finiti in Svizzera. Almeno un migliaio di contribuenti italiani hanno provveduto a scudare i propri depositi, facendo rientrare nel nostro paese un tesoretto pari ad un miliardo e 600 milioni e obbligando così decine di procure italiane, complice anche la prescrizione, ad archiviare centinaia di inchieste.