Sanzionate le figlie di Putin: chi sono e cosa fanno

Le due figlie maggiori del presidente russo, Maria e Katerina, sono state raggiunte dalle sanzioni legate alla guerra in Ucraina

Foto di Maurizio Perriello

Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

La sanzioni occidentale legate all’aggressione di Mosca all’Ucraina non hanno risparmiato neanche le due figlie di Vladimir Putin, Maria e Katerina. Le due eredi più grandi del presidente russe sono entrate nella lista di Stati Uniti, Ue e Paesi del G7, con il nuovo pacchetto di misure economiche contro le figure ritenute in qualche modo coinvolte nel finanziamento della guerra.

Ucraina, sanzionate le figlie di Putin: l’annuncio Usa

“Sappiamo che Putin e i suoi sodali usano le loro famiglie per nascondere i loro beni, per questo abbiamo deciso di congelare anche gli asset dei parenti”, ha affermato un alto funzionario dell’amministrazione americana, spiegando l’inserimento delle eredi del capo del Cremlino nella lista dei sanzionati dei Paesi occidentali. Maria e Katerina sono le figlie maggiori, rispettivamente di 36 e 35 anni, di Putin, avute dall’ex moglie Ljudmila Shkrebneva, all’epoca assistente di volo sposata nel 1983 con la quale ha divorziato nel 2013. Dopo la fine del matrimonio, il presidente russo avrebbe avviato una relazione ancora più segreta con la presunta amante Alina Kabaeva, 38enne ex ginnasta e oro olimpico, la quale, secondo recenti notizie, sarebbe nascosta in Svizzera insieme ai quattro bambini che avrebbe avuto da Putin.

Anche per mantenere blindata la segretezza della vita privata del presidente russo, negli anni le due figlie maggiori del presidente russo hanno cambiato i loro nomi in Katerina Tikhonova e Maria Vorontsova, scomparendo quasi totalmente dalla scena pubblica. La loro ultima apparizione sarebbe stata segnalata lo scorso anno in occasione del Forum economico internazionale di San Pietroburgo. Putin ha parlato raramente delle figlie: in una di queste occasioni, alla fine del 2020, aveva annunciato che una delle due ha partecipato ai test per il vaccino russo anti-Covid. Maria nasce a Leningrado (oggi San Pietroburgo) nel 1985, mentre Katerina un anno dopo a Dresda, in Germania, dove il padre era di stanza ai tempi del Kgb.

Ritirate dalla scuola di lingua tedesca quando Putin diventa presidente nel 2000, proseguono la loro istruzione privatamente e frequentano le lezioni all’università sotto falsa identità. Maria si laurea in medicina a Mosca, ed è oggi è una ricercatrice nel campo della genetica specializzata in endocrinologia pediatrica. Dopo aver sposato un uomo d’affari olandese, Jorrit Faassen, da cui ha preso il cognome e avrebbe avuto almeno un figlio, si sarebbe trasferita con la famiglia in una segreta località dell’Olanda meridionale.

La sorella, nata Ekaterina Vladimirovna Putina, è invece un’ex ballerina acrobatica laureata in Fisica e matematica, con un ruolo di rilievo all’Università di Mosca come direttore del fondo di ricerche tecnologiche Innopraktika. Nel 2013, stesso anno in cui arriva quinta ai campionati mondiali di rock acrobatico, sposa il miliardario russo Kirill Shamalov, figlio di Nikolai Shamalov, amico d’infanzia di Putin e comproprietario della Rossiya Bank. Indiscrezioni parlano di un divorzio della coppia nel 2018, ma Reuters stima un patrimonio condiviso dai coniugi di oltre due miliardi di dollari.

Ucraina, sanzionate le figlie di Putin: il pacchetto Usa

“Ho chiarito che la Russia avrebbe pagato a caro prezzo e immediatamente per le atrocità compiute a Bucha. Oggi, insieme ai nostri alleati e partner, annunciamo un nuovo round di sanzioni devastanti”, ha detto così il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden annunciando il nuovo pacchetto di sanzioni, condiviso con altri 30 Paesi alleati con l’obiettivo di isolare “ulteriormente la Russia dall’economia globale”.

Oltre alle due discendenti di Putin, della lista fanno parte anche la figlia del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, l’ex premier russo Dmitry Medvedev e il primo ministro Mikhail Mishustin e anche diversi enti russi come la Sberbank, la più grande istituzione finanziaria del Paese e la più grande banca privata.