Vodafone Italia acquistata da Fastweb, via libera del governo che non applica il Golden Power

Il governo Meloni non ritiene la fusione tra Vodafone Italia e Fastweb una "minaccia agli interessi nazionali" e dà il proprio assenso all'operazione da 8 miliardi di euro

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Il governo italiano guidato da Giorgia Meloni ha dato il proprio benestare alla cessione di Vodafone Italia a Swisscom, gruppo svizzero proprietario anche di Fastweb, per un totale di 8 miliardi di euro. L’esecutivo ha dunque scelto di non far valere il Golden Power per bloccare l’affare, né tantomeno ha previsto l’imposizione di prescrizioni all’operazione in quanto “non determina una minaccia di grave pregiudizio agli interessi nazionali”, dicono da Palazzo Chigi. La fusione tra le due compagnie telefoniche porterà alla creazione del secondo operatore del settore in Italia, con Tim che avrà d’ora in poi un avversario decisamente più forte.

Vodafone Italia passa a Fastweb

Ad annunciare il buon esito dell’operazione di acquisizione è stata Swisscom che in una nota ha scritto: “In seguito all’annuncio dell’acquisizione di Vodafone Italia diffuso il 15 marzo 2024, Swisscom informa che la Presidenza del Consiglio dei Ministri italiana ha approvato l’acquisizione senza riserve, nell’esercizio del Golden Power”.

Si trattava di uno scoglio non di poco conto, con il governo che ha deciso tuttavia di non esercitare il proprio potere speciale sugli asset nazionali strategici. “L’operazione notificata – dicono da Palazzo Chigi – non determina una minaccia di grave pregiudizio agli interessi nazionali e che, pertanto, non sussistono i presupposti per l’esercizio dei poteri speciali di cui all’articolo 2 del decreto legge n. 21 del 2012″.

I tempi dell’operazione

Il perfezionamento dell’operazione che porterà Vodafone nel gruppo di Fastweb dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2025 con la fusione effettiva. Nel mezzo c’è un altro passaggio di fondamentale importanza, ovvero il consenso da parte dell’Antitrust.

Proprio l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei mesi scorsi è intervenuta molto nel settore delle telecomunicazioni, motivo questo che spinge a pensare che se ci saranno dei rallentamenti all’operazione potrebbero arrivare proprio da imposizioni da parte dell’AGCOM.

Il futuro di Vodafone Italia

Nel momento in cui tutti i passaggi del processo di autorizzazione saranno conclusi, Swisscom acquisterà le attività di Vodafone in Italia per un totale di 8 miliardi euro finanziati totalmente a debito. Lo step successivo prevede la fusione tra Vodafone e l’altra controllata del gruppo Swisscom attiva nel mercato delle telecomunicazioni, Fastweb.

Il risultato sarà il raggiungimento della posizione di secondo operatore del mercato telefonico in Italia dopo Tim, che avrà dunque un nuovo e agguerrito concorrente soprattutto nel settore dei servizi per le imprese e la pubblica amministrazione. Il nuovo gruppo nascente vanta un giro d’affari pari a 7,3 miliardi di euro, ben 9mila dipendenti, 19,2 milioni di clienti nel mobile (pari 26 per cento del mercato complessivo) e 5,7 milioni di abbonati nel fisso (31 per cento del totale).

Il marchio Vodafone rimarrà per altri cinque anni

Il processo di fusione tra Vodafone Italia e Fastweb non porterà tuttavia alla scomparsa immediata del celebre marchio del primo operatore. In base a un accordo tra le parti, infatti, Vodafone manterrà per un massimo di cinque anni dopo la conclusione dell’affare l’uso del proprio marchio in Italia. Una scelta strategica, non vi è dubbio, visto e considerato che Vodafone è in Italia dal 2001, quando ha acquistato Omnitel, e Swisscom non intende certo disperdere la riconoscibilità che il celebre logo rosso ha per i consumatori.