Tesla richiama 2,2 milioni di auto, è la quarta volta in pochi mesi: rischio incidenti

Il richiamo delle auto Tesla è stato disposto dalla Nhtsa che contesta parametri non in linea alla normativa relativamente alle dimensioni delle spie

Foto di Mauro Di Gregorio

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Tesla richiama oltre 2 milioni di veicoli, di nuovo. Negli Stati Uniti l’azienda di Elon Musk ha messo in atto il ritiro di 2,2 milioni di auto di vari modelli, fra cui il nuovissimo Cybertruck. Stavolta il motivo riguarda le dimensioni errate dei caratteri sulle spie che possono aumentare il rischio di incidenti.

Tesla richiama oltre 2 milioni di auto

“Le spie con caratteri di dimensione più piccola possono rendere difficile la lettura delle informazioni critiche sulla sicurezza sul cruscotto, aumentando il rischio di incidenti”, spiegano dall’Nhtsa (National Highway Traffic Safety Administration).

In pratica, la dimensione dei caratteri delle spie di emergenza per Abs e modalità di parcheggio è minore dei 3,2 millimetri imposti dalla normativa di sicurezza americana. Il problema è generalizzato sui vari modelli Tesla, ma gli ispettori dell’Nhtsa se ne sono accorti solo dopo 12 anni, dal momento che già le Tesla Model S del 2012 presentavano quella anomalia.

Le auto richiamate, 2.193.869 per la precisione, pari a quasi tutte quelle vendute negli Stati Uniti, riceveranno una correzione software via etere gratuitamente, ha spiegato un portavoce di Tesla.

Questi i veicoli coinvolti:

  • Tesla Cybertruck anno 2024;
  • Tesla Model 3 – anni 2017-2023
  • Tesla Model S – anni 2012-2023;
  • Tesla Model X – anni 2016-2024;
  • Tesla Model Y – anni 2019-2024.

Tesla rende noto di “non essere al corrente di incidenti, feriti o morti legati a questo problema” delle spie più piccole del dovuto.

I precedenti richiami di Tesla

A due mesi dalla commercializzazione del Tesla Cybertruck negli Stati Uniti ecco che arriva il primo richiamo per il pick-up elettrico e ipertecnologico partorito dalla mente di Elon Musk.

Un paio di mesi fa Tesla aveva già ritirato 2,03 milioni di veicoli, sempre negli Stati Uniti, per problemi al software “autopilot”.
Lo scorso mese, Tesla ha poi richiamato 1,6 milioni di veicoli in Cina per problemi alle funzioni di guida assistita.
E quasi un anno fa Tesla aveva ritirato 362mila auto dotate di sistema di guida Full self driving.
Tra il settembre del 2020 e il novembre del 2023 Tesla ha messo in atto 24 richiami.

Il fenomeno dei richiami automobilistici cammina di pari passo alla proliferazione dell’elettronica nei veicoli. All’aumentare di software, sensori e chip aumenta il rischio che qualcosa abbia bisogno di essere tarato meglio. Secondo il Center of Automotive Management di Bergisch Gladbach, in Germania, tra il 2011 e il 2020 nei soli Stati Uniti sarebbero stati ritirati 331 milioni di veicoli, più del doppio di quelli venduti.

Un altro problema con Cybertruck

Intanto una quantità di utenti del forum Cybertruck Owners Club stanno segnalando che negli ultimi mesi i Cybertruck vengono spediti senza coprimozzo. Precedentemente, alcuni acquirenti avevano notato come i coprimozzo stessero danneggiando il fianco dei loro pneumatici. Tesla potrebbe avere interrotto la consegna dei coprimozzo per ridisegnarli.

Il titolo Tesla cede

La notizia dell’ennesimo richiamo non ha fatto bene alle quotazioni dell’azienda di Elon Musk: nel premercato il titolo di Tesla ha ceduto lo 0,75%.

Nel 2023, Tesla ha venduto circa 1,8 milioni di veicoli in tutto il mondo.