Prestiti tra privati: come funzionano e quando convengono

Che cosa sono e come funzionano i prestiti tra privati: le differenze tra regolamentati e non e qual è la situazione più vantaggiosa per chi ha bisogno di ottenere somme di denaro

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 16 Marzo 2025 07:00

Una forma di prestito possibile è quella che prevede lo scambio di somme di denaro tra privati, con tale modalità che è soggetta a una rigorosa regolamentazione di legge. Benché la forma più immediata di prestiti tra privati a cui si pensi sia quella che trova concretezza tra amici e parenti, esistono diverse opzioni che fanno riferimento a questa tipologia di scambio di denaro. In particolare, è possibile parlare di prestiti tra privati non regolamentati o regolamentati, con ognuna delle due differenti forme che ha delle caratteristiche specifiche che le rendono più adatta e conveniente alla situazione soggettiva in cui si trovano le parti coinvolte.

Prestiti tra privati non regolamentati

Nel caso dei prestiti tra privati non regolamentati, cioè quelli che avvengono tra amici, familiari e conoscenti e richiedono un semplice accordo tra le parti, è possibile attuale delle ulteriori divisioni:

  • il prestito con una scrittura privata che formalizza l’accordo e tutela entrambe le parti sia nei confronti dell’altra che verso l’Agenzia delle Entrate. In questo contratto andranno indicate eventuali garanzie scelte dalle parti, come ipoteche o garanti, e le finalità del prestito. Andrà anche chiarito se si tratta di un’attività fruttifera, cioè che matura degli interessi nella restituzione delle somme, oppure no;
  • il prestito epistolare, in cui il contratto viene scritto da una delle due parti e inviato per corrispondenza all’altra. Questa, una volta ricevuto il documento, dovrà firmarlo e rispedirlo;
  • il prestito garantito da cambiali, in cui è previsto un costo per l’imposta di bollo pari al 12 per mille dell’importo della cambiale stessa. La presenza del titolo di credito (la cambiale) permette al creditore di chiedere l’esecuzione forzata se, alla data di scadenza fissata, il debitore non dovesse avere provveduto a risarcire le somme avute in prestito.

In tutti i casi elencati, la mancata restituzione del prestito permette al creditore di fare ricorso e ottenere un decreto ingiuntivo. Arrivati a questo punto il debitore avrà 40 giorni per presentare opposizione o rimborsare la somma dovuta. Trascorso questo arco temporale senza risoluzione della vicenda, si passerà all’esecuzione forzata.

Prestiti tra privati regolamentati

L’altra grande macrocategoria dei prestiti tra privati è quella dei regolamentati, cioè quelli che vengono conclusi tra due parti avvalendosi della collaborazione di un intermediario autorizzato dalla Banca d’Italia alla facilitazione dell’operazione.  Quest’ultima parte, solitamente rappresentata da piattaforme di social lending, prevede che il richiedente avvantaggi la propria richiesta fornendo garanzie reddituali o patrimoniali.

La presenza di un intermediario autorizzato rende questi prestiti personali molto più sicuri per il prestatore, visto che il soggetto terzo si occuperà anche dell’eventuale riscossione forzata dei beni del richiedente in caso di mancato rispetto degli accordi presi. Rispetto alla soluzione non regolamentata, tuttavia, questa modalità di prestito tra privati ha dei costi maggiori di gestione.

La convenienza dei prestiti tra privati

Partendo dal presupposto che non esista una soluzione di prestito ideale a livello generale, è possibile dire che i prestiti tra privati possono rappresentare una soluzione decisamente più facile rispetto al doversi rivolgere a un istituto di credito.

Chiedere dei soldi ad amici e parenti, così come a soggetti terzi tramite intermediario specializzato, facilita di molto le pratiche per ottenere le somme di cui si necessita. Saltare del tutto, o almeno in parte, tutte le pratiche burocratiche e la certa applicazione di interessi da parte delle banche permette quindi di avere prima le somme e di non dovere pagare necessariamente di più per il denaro ottenuto.

Vi sono, tuttavia, dei lati negativi da tenere in considerazione. Il prestito tra privati comparta infatti dei rischi, sia per il ricevente che per chi elargisce il denaro. Il primo, specie nei prestiti non regolamentati, ottiene delle somme che potrebbe avere seriamente problemi a restituire, con il prestatore che accusa dunque il rischio di non vedere mai tornare indietro le cifre concesse. C’è, inoltre, il lato umano, dovuto al fatto che il prestito tra privati avviene in maggior misura tra persone legate da affetto e confidenza, con tale aspetti che potrebbero essere lesi dall’insorgere di una situazione di mancata restituzione del prestito.