Venture Capital, Neva Sgr alza il tiro dopo 4 anni di crescita

Con il lancio del nuovo fondo Neva II il management tira le somme di quanto fatto in questi primi primi anni di attività ed alza il tiro sugli obiettivi di investimento

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Redazione

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Pubblicato: 18 Settembre 2024 16:24

Neva Sgr, società di venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo, celebra il traguardo del quarto anno di attività avviando ufficialmente i nuovi fondi Neva II e Neva II Italia, dedicati a investimenti in società che si impegnano a fornire soluzioni di business a problemi globali. I nuovi fondi alzano il tiro rispetto al passato, avendo come target una
capacità di investimento di 500 milioni di euro, raddoppiata rispetto ai 250 milioni di euro dei fondi Neva First.

I risultati positivi dei primi 4 anni

Dall’agosto del 2020 a oggi, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia nei primi due anni, Neva Sgr ha raggiunto in anticipo gli obiettivi prefissati, arrivando a investire con i suoi primi tre fondi – Neva First per gli investimenti globali, Neva First Italia dedicato alle realtà nazionali e Fondo Sei per lo sviluppo degli ecosistemi innovativi italiani – circa 170 milioni di euro in oltre 40 società altamente innovative in forte crescita.

A quattro anni dall’avvio delle attività di Neva Sgr, il Ceo e General Manager Mario Costantini ha annunciato la chiusura del periodo di composizione del portafoglio di investimenti del fondo Neva First con un anno di anticipo e la prima distribuzione di capitale ai sottoscrittori, grazie alla valorizzazione dell’uscita dal capitale di Cyberint dopo la sua recente acquisizione da parte dell’operatore globale di cybersecurity Check Point.

Neva II parte con obiettivi sfidanti

Per i nuovi fondi, Neva Sgr ha fissato obiettivi sfidanti, supportata dagli ottimi risultati finora conseguiti, dalla progressiva estensione della rete di relazioni internazionali e dal crescente interesse, anche in Italia, del venture capital come strumento di investimento per operatori qualificati e clienti private.

Neva II punta a una raccolta finale di circa 400 milioni di euro, da investire nelle migliori aziende emergenti
altamente innovative a livello mondiale, mentre Neva II Italia prevede di raccogliere 100 milioni di euro da riservare alle realtà italiane.

Investimenti sul futuro del pianeta

I nuovi fondi hanno il mandato di concentrare la propria attenzione su società che operano in settori di prioritaria importanza per il futuro del pianeta, quali le scienze della vita, la transizione energetica, la trasformazione digitale, la produzione manifatturiera di nuova generazione e l’aerospazio.

Alle scienze della vita, in particolare, Neva Sgr ha scelto di dedicare un approfondimento durante l’evento tenutosi oggi alle Officine Grandi Riparazioni di Torino (Ogr) , che ha richiamato una vasta platea di venture capitalist, corporation, investitori istituzionali, esperti, imprenditori e startupper da tutta Italia e da numerosi altri Paesi, Stati Uniti in testa.

Sono intervenuti i rappresentanti di due eccellenze mondiali nella ricerca medica di frontiera, società che fanno già parte del portafoglio di Neva First: Matthew Porteus, Co-fondatore e Ceo di Kamau Therapeutics (biotecnologie per la correzione del genoma umano), e Maria Grazia Roncarolo, Co- fondatrice, Presidente Responsabile Ricerca e Sviluppo di Tr1X (biotecnologie per la cura di malattie autoimmuni e infiammatorie).