Addio alle cucine a gas, dall’Ue l’obbligo di passare a quelle a induzione

L'Unione Europea sta presentando una proposta innovativa per promuovere la transizione delle cucine a gas verso l'utilizzo dei piani cottura a induzione

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

In Italia, la diffusione dell’utilizzo del gas in cucina è ancora ampiamente diffusa nella maggior parte delle abitazioni, sia tramite fornello collegato alla rete del gas cittadino che tramite altri sistemi privati. Al contrario, l’uso del fornello a induzione è molto meno diffuso. Tuttavia, la situazione potrebbe presto cambiare a causa delle pressioni dell’Unione Europea.

L’UE mira alla trasformazione delle cucine

L’obiettivo è quello di incentivare il piano per il risparmio energetico, oltre a quello di avere un ambiente più pulito, in linea con i nuovi standard mondiali. Tale proposta si integra perfettamente con l’obbligo di ristrutturare gli edifici residenziali per raggiungere una classe energetica superiore, ovvero abitazioni che permettano un risparmio energetico maggiore. In passato, questa trasformazione è stata realizzata gradualmente, e tale approccio potrebbe essere adottato anche per le cucine. Tuttavia, attualmente non esistono indicazioni ufficiali in merito, e gli esperti stanno cercando di anticipare le intenzioni dell’Unione Europea analizzando alcuni indizi.

Il cambiamento verso i fornelli a induzione: costi e praticità

La differenza tra cucine a gas e fornelli a induzione sta nel fatto che, nel secondo, viene impiegata l’elettricità. Al di là dei dibattiti sulla spesa, sugli aumenti e su tutti i vantaggi o le comodità implicate, l’Europa ha deciso di imporre un cambiamento importante.

Il che non si collega solamente all’esborso necessario per la sostituzione in cucina, ma anche ad una pratica differente che per molti potrebbe risultare scomoda. Per quanto riguarda i costi, anche laddove siano uguali in termini di consumo, sarebbe in ogni caso implicata una spesa aggiuntiva. Un fornello a induzione di media qualità si aggira almeno sui 300 euro, senza contare l’installazione.

La sfida dell’UE: La sostituzione delle cucine a gas

Molti fornelli a induzione, inoltre, non permettono di cucinare con le pentole classiche. Ci sarebbe quindi bisogno di quelle apposite o di un riduttore, con una conseguente spesa ulteriore. Tutto ciò rischia di risultare sicuramente complesso. Per non parlare delle abitudini effettive della popolazione: basti pensare a quanto potrebbe risultare particolarmente complicato tale passaggio per una persona anziana che non ha mai usato questo tipo di soluzione.

Eppure l’UE sembra convinta di volersi dirigere verso lo stop alle cucine a gas, obbligando così tutti a dover effettuare il cambio. Si tratta di una decisione che punta a ridurre gli sprechi e che rientra in un pacchetto molto ampio di misure per combattere proprio i consumi.

Funzionamento e vantaggi delle cucine a induzione

Ma come funzionano le cucine a induzione? Si tratta di elettrodomestici che non usano il gas come combustibile per generare la fiamma, ma grazie alla lastra in vetroceramica composta da bobine poggiate su un nucleo di ferrite, attivano il fuoco. L’accensione avviene tramite la corrente elettrica, la quale attiva prepara un campo magnetico che riscalda la pentola posizionata sopra la piastra. Questo meccanismo permette ai fornelli di surriscaldarsi molto velocemente, cosa che consente all’acqua di arrivare a bollire in fretta, più velocemente rispetto alle cucine a gas. Ciò significa che anche il cucinare diverrà più veloce, con conseguente risparmio in termini di consumi, sia del gas che della corrente elettrica.

L’esempio degli Stati Uniti

A sostenere la nuova legge Ue sull’obbligo di trasformazione delle cucine a gas in cucine a induzione arriva un nuovo indizio direttamente dagli Usa. Dopo tanto tempo e tante discussioni, infatti, stando a quanto riportano le ultime notizie, New York è il primo Stato Usa ad aver approvato il divieto di installazione di cucine a gas a partire dal 2026.

Si tratta di una novità che avrà impatto tanto sui privati cittadini quanto sui proprietari di ristoranti, poiché cuochi e lavoratori della cucina dovranno essere ben formati per l’uso di nuove tecnologie di cottura, come le piastre a induzione. Questo evento rafforza la spinta verso l’induzione e fornisce un ulteriore sostegno alla proposta dell’Unione Europea.

Edifici a emissioni zero

Le nuove regole si inseriscono nell’ambizioso piano dell’Unione Europea di portare tutti gli edifici residenziali alla classe energetica E entro il 2030 e poi raggiungere le emissioni zero nel 2050. Ristrutturazione degli edifici, cappotto termico, installazione di nuove caldaie e di impianti fotovoltaici sono alcuni degli interventi previsti. La direttiva che contiene le nuove norme ha appena iniziato il suo iter al Parlamento europeo. Poi sarà oggetto di un negoziato tra Parlamento, Commissione europea e Consiglio.

Gli obiettivi green dell’Ue per il risparmio energetico

L’Unione Europea ha annunciato nuovi bandi che rendono obbligatori i pannelli solari per tutti gli edifici pubblici e commerciali di una determinata dimensione a partire dal 2026. L’obiettivo dell’UE è raddoppiare la capacità fotovoltaica europea e installare 600 nuovi gigawatt entro il 2030. L’iniziativa si svilupperà in diverse fasi:

  • Entro il 2026, tutti i nuovi edifici commerciali e pubblici con superficie utile superiore a 250 mq dovranno essere dotati di pannelli solari.
  • Entro il 2027, l’obbligo si estenderà anche agli edifici esistenti della stessa tipologia.
  • Dal 2029, l’installazione dei pannelli solari sarà obbligatoria per tutti i nuovi edifici residenziali.

L’iniziativa dovrebbe generare circa 19 terawattora di energia solare in un anno, salendo a 58 terawattora entro il 2025.

Inoltre, l’UE intende mettere uno stop all’installazione di caldaie a gas per risparmiare energia e migliorare l’ambiente. In base alla bozza del regolamento 813/2013/Ue (il cosiddetto Ecodesign), a partire dal 1° gennaio 2029 sarà necessario rimuovere dal mercato europeo le attuali caldaie a gas, così come quelle tradizionali che utilizzano anche altre fonti di energia, come l’idrogeno. Sarà quindi fondamentale accelerare il processo di sostituzione di tali caldaie. Le principali soluzioni rimarranno le pompe di calore elettriche e gli apparecchi ibridi, che combinano una pompa di calore con una caldaia a gas.