Unicredit, trimestre record. Orcel: “Fiduciosi di aumentare guidance 2025”

Utile primi tre mesi a 2,8 miliardi (+8,3%), ricavi a 6,5 miliardi (+8,2%). Risultati di qualità significativamente al di sopra delle aspettative in tutte le metriche finanziarie

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Redazione

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Pubblicato: 12 Maggio 2025 08:54

Unicredit consegue ancora una volta risultati eccellenti con il miglior trimestre di crescita redditizia, caratterizzato da un utile netto record, un elevato rendimento sul patrimonio netto tangibile (RoTE), e un capitale in crescita.
“Risultati di qualità significativamente al di sopra delle aspettative in tutte le metriche finanziarie”, sottolinea la banca di Piazza Gae Aulenti. Orcel: “Tali premesse ci rendono sia fiduciosi nell’aumentare la nostra guidance per l’utile netto e per la distribuzione del 2025, sia convinti della nostra ambizione per il 2027”.

I risultati del trimestre

Il Gruppo Unicredit mette a segno il miglior trimestre della storia e sopra le stime con un utile netto in rialzo dell’8,3% a 2,8 miliardi di euro, rispetto all’anno precedente. Ciò è rimarcato dalla continua eccellente redditività e creazione di valore per gli azionisti, con un RoTE del 22%, in rialzo di 2,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente, e con un EPS di 1,79 euro in rialzo del 18,2 per cento rispetto all’anno precedente. I ricavi netti hanno raggiunto 6,5 miliardi, sostenuti da un margine di interesse (“NII”) pari a 3,5 miliardi, commissioni pari a 2,3 miliardi, proventi da attività di negoziazione pari a 0,6 miliardi, e accantonamenti per perdite su crediti (“LLPs”) pari a 83 milioni. Il margine di interesse è diminuito del 4,8 per cento trimestre su trimestre attestandosi a 3,5 miliardi, una performance resiliente alla luce del minor numero di giorni di calendario e dell’Euribor medio inferiore nel trimestre.

Il capitale in eccesso è aumentato e si trova in un range compreso tra circa 8,5 e 10 miliardi rispetto al CET1 ratio obiettivo del 12,5-13%, o a circa 7,5 miliardi al netto delle voci più volatili. I costi operativi si sono attestati a 2,3 miliardi, in rialzo dello 0,6% anno su anno per via del perimetro più ampio, o in calo del 1,3% a perimetro invariato. Il rapporto costi/ricavi è al 35,4%.

Nel 2025 Unicredit stima utile a 9,3 miliardi e ricavi a 23,5 miliardi

Sulla scorta di risultati superiori alle aspettative nel 1trim25, il Gruppo aggiorna la guidance per il FY25, con possibile upside. In particolare, la guidance per l’utile netto nell’esercizio 2025 è adesso superiore a 9,3 miliardi con un RoTE superiore al 17%. Le distribuzioni ai soci saranno superiori a quelle a valere sull’esercizio 2024, grazie alla più elevata crescita dell’utile netto. I ricavi netti per il 2025 sono attesi a circa 23,5 miliardi, migliori rispetto a quanto anticipato inizialmente grazie ad un primo trimestre più solido e ad un costo del rischio più contenuto. UniCredit conferma le ambizioni per un utile netto pari a circa 10 miliardi nel 2027, per un RoTE al di sopra del 17% e per distribuzioni annue maggiori rispetto a quella del 2024 nel periodo 2025-27, comprensive di un dividendo pari al 50% dell’utile netto e di distribuzioni aggiuntive inclusive del capitale in eccesso rispetto ad un CET1 ratio del 12,5-13%.

Orcel: Migliori risultati della storia della banca

“UniCredit ha registrato una straordinaria serie di risultati nel primo trimestre, superando le attese in tutte le metriche finanziarie e ampliando il divario positivo rispetto ai concorrenti”

ha dichiarato Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit.

“Abbiamo conseguito i migliori risultati della storia di UniCredit e il diciassettesimo trimestre consecutivo di crescita redditizia. Il RoTE è aumentato al 22%, tra i migliori del settore, con il capitale in eccesso che ha raggiunto 10 miliardi. L’utile netto è aumentato del 8,3% a 2,8 miliardi. Le commissioni sono aumentate di un notevole 8,2% anno su anno grazie allo slancio commerciale, e hanno più che compensato la prevista riduzione del margine di interesse. I ricavi netti sono aumentati del 3,2% a €6,5 miliardi, beneficiando anche di proventi da negoziazione eccezionali principalmente dovuti all’attività della clientela. Il controllo dei costi è rimasto fra i migliori nel settore, risultando in un rapporto costi/ricavi leader di mercato pari al 35,4%. La qualità degli attivi è rimasta solida, il costo del rischio basso e gli overlays invariati. Le nostre linee di difesa sono state rafforzate e ci posizionano al meglio per un ampio spettro di scenari macroeconomici. Il CET1 ratio pari al 16,1% è aumentato rispetto al trimestre precedente, con i €5,3 miliardi di generazione totale di capitale che hanno più che compensato l’impatto dei €2,8 miliardi, pari al 100% dell’utile netto, accantonati per le distribuzioni del 2025, e di Basilea. Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d’investimento standalone”.

Orcel: fiduciosi di aumentare guidance 2025

“Lo scenario macroeconomico è diventato più complesso e incerto. In questo contesto presentiamo un caso d’investimento differenziato in positivo e resiliente, con un elevato grado di visibilità sugli utili e sulla distribuzione, a beneficio dei nostri azionisti e per la loro sicurezza. Tali premesse ci rendono sia fiduciosi nell’aumentare la nostra guidance per l’utile netto e per la distribuzione del 2025, sia convinti della nostra ambizione per il 2027. Siamo impegnati a conseguire una performance sostenibile e di elevata qualità, e concentrati nel supportare i nostri clienti e le nostre comunità in particolare in tempi sfidanti”.