Rivoluzione fotovoltaica: le small cap che non staccano mai la spina

abrdn indica su quali titolo conviene puntare in vista della transizione energetica e delle sfide poste dalla decarbonizzazione che cambieranno anche la geografia degli investimenti

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Redazione

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La produzione di energia pulita, in partiolare il fotovoltaico, resta in primo piano nel percorso verso la decarbonizzazione, in vista degli ambiziosi target proposti dalla UE al 2030 ed al 2050. Un settore che mostra prospettive rosee anche da punto di vista borsistico. Secondo gli esperti di abrdn Plc, società di investimento globale con sede nel Regno Unito, quotata alla Borsa di Londra, quello dell’energia fotovoltaica è un settore in crescita, su cui conviene puntare per avere ritorni interessanti.

Perché il fotovoltaico

Sfruttare la luce del sole è conveniente, visto anche il calo dell’89% registrato dai prezzi dei pannelli solari dal 2010 a oggi. Inoltre, si tratta di un sistema sempre più efficiente. Nel 2020, negli Stati Uniti, il fotovoltaico ha generato oltre 90.000 GWh di elettricità, un incremento di dieci volte rispetto al 2010.

Paesi come la Cina e l’India hanno sposato la causa dell’energia fotovoltaica e, di fatto, entrambi questi paesi vantano alcune delle centrali a pannelli più grandi del mondo, fra cui il Bhadla Solar Park (India) e il Tengger Desert Solar Park (Cina).

Come investire nell’energia solare?

“Numerose aziende small e mid cap – sottolinea Kirsty Desson, Investment Director nel segmento small cap di abrdn – rappresentano un eccellente veicolo per accedere alla storia di successo del fotovoltaico”.

“Molte PMI offrono soluzioni leader in segmenti di nicchia e in rapida crescita del mercato. – spiega l’esperta – Spesso sono più agili delle aziende che operano nello stesso settore ma di maggiori dimensioni e sono in grado di sfruttare le nuove opportunità. Inoltre, molte società costituiscono un anello vitale nelle filiere e nei sistemi del settore fotovoltaico, contribuendo al successo delle strategie aziendali dei grandi colossi”.

Su quali società conviene  puntare

Desson cita l’esempio della società taiwanese Sinbon. “Questa azienda – spiega – è specializzata nella produzione di componenti elettronici e nella fornitura di soluzioni integrate per vari settori, tra cui quello delle energie rinnovabili. Sinbon ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del comparto fotovoltaico, grazie a scatole di giunzione, connettori e cavi di alta qualità per impianti solari. Questi componenti consentono alle installazioni fotovoltaiche di funzionare a un livello molto elevato, garantendo la trasmissione sicura ed efficiente dell’elettricità prodotta”.

Un’altra azienda che merita di essere menzionata è la statunitense NEXTracker. “Questa azienda fornisce software e tecnologia di monitoraggio ai principali operatori del settore. I suoi sistemi – sottolinea Desson – consentono di migliorare l’efficienza e le prestazioni degli impianti fotovoltaici, ottimizzando la cattura della luce solare nel corso della giornata e incrementando così i rendimenti della produzione di energia fino al 25%. Questa maggiore resa è fondamentale per attrarre investimenti nel settore delle energie pulite. Inoltre, la piattaforma di gestione energetica intelligente di NEXTracker, NX Horizon, permette di migliorare l’affidabilità degli impianti fotovoltaici e di ridurre i costi di esercizio”.

C’è anche chi muove critiche al settore fotovoltaico, cirando  la natura intermittente dell’energia solare, che ne ostacola la capacità di sostituire completamente i combustibili fossili. Ed è proprio qui che entrano in gioco aziende come Voltronic Power, che produce gruppi di continuità (UPS o Uninterruptible Power Supply) che consentono di erogare energia elettrica anche durante i blackout e quindi vengono molto usati per fornire alimentazione di emergenza a server, cloud device e grandi impianti di produzione industriale, che non possono fermarsi.

Cosa aspettarsi

Per abrdn il futuro del fotovoltaico è molto promettente. Secondo le previsioni, il fotovoltaico e l’energia eolica genereranno 36.000 TWh all’anno entro il 2050, oltre venti volte la produzione attuale.

L’Asia rivestirà un ruolo importantissimo. Si stima che entro la metà del secolo la Grande Cina raggiungerà una quota del 40% della capacità fotovoltaica installata a livello globale, seguita dal subcontinente indiano con il 17%.

All’interno di questo settore, numerose PMI si collocano all’avanguardia, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie o la fornitura di componenti essenziali per il funzionamento degli impianti fotovoltaici. Tuttavia, non tutte le aziende sono uguali e quindi occorrerà puntare su quelle di maggiore qualità. Molte hanno un bilancio solido, possiedono un potere di determinazione dei prezzi e dominano i rispettivi campi, offrendo un vantaggio competitivo rispetto a rivali di maggiori dimensioni.