Fotovoltaico in inverno, i consigli su come usarlo al meglio

Orientamento, inclinazione e ombre sono fattori importanti per ottenere il massimo dagli impianto fotovoltaici sul tetto anche nei mesi invernali

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Massimizzare l’efficienza degli impianti fotovoltaici sui tetti delle abitazioni anche durante la stagione invernale è l’obiettivo principale dei consigli dell’Enea. Questi suggerimenti sono indirizzati sia agli utilizzatori dei più di un milione di impianti domestici, costituenti l’82,5% dei circa 1,23 milioni totali in funzione in Italia nel 2022, sia a coloro che si apprestano a installare un impianto per la prima volta.

I pannelli fotovoltaici mantengono una buona performance anche in inverno poiché la loro efficienza dipende dalla luminosità solare, non dalla temperatura. Tuttavia, durante questa stagione, la produzione di energia è ridotta a causa delle minori ore di luce solare e dell’incremento di giornate nuvolose o piovose.

Come utilizzare al meglio il fotovoltaico in Italia

In Italia, paese notevolmente beneficiato in termini di irraggiamento solare, la produzione fotovoltaica subisce una diminuzione durante l’inverno, la cui entità varia naturalmente da nord a sud e è influenzata non solo dalle ore di luce, ma anche dall’aggravarsi delle condizioni meteorologiche avverse. Secondo gli ultimi dati a livello nazionale riportati nel rapporto di Terna, nell’estate del 2022, da giugno ad agosto, il parco fotovoltaico italiano ha generato 9.760 GWh. Nell’inverno 2022-2023, cioè da dicembre a febbraio, la produzione è scesa a 3.647 GWh, poco più di un terzo della produzione estiva, nonostante la capacità installata continui a crescere.

È importante notare che ciascun impianto è un caso a sé, e va considerato che i moduli fotovoltaici di ultima generazione, insieme alla presenza di ottimizzatori di potenza, possono assicurare una produzione elettrica soddisfacente anche in giornate nuvolose. Tuttavia, in generale, il rendimento invernale di un impianto fotovoltaico può oscillare tra il 10% e il 30% rispetto alla sua capacità nominale.

I consumi in una giornata tipo

In ogni caso e nonostante le condizioni invernali, la tecnologia solare rimane un alleato valido per il risparmio energetico, come spiega l’ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. “I moduli fotovoltaici funzionano bene anche durante la stagione fredda, poiché l’energia prodotta dipende dalla luce del Sole, non dall’intensità del suo calore”. Inoltre, quando associati alle pompe di calore elettriche, possono contribuire al riscaldamento domestico. Tuttavia, è innegabile che la produzione di energia fotovoltaica in inverno sia inferiore, e per l’Agenzia, è necessario “ripensare il proprio modo di consumare energia”.

In questo contesto, il “saper usare l’impianto” rappresenta il primo passo. È utile, ad esempio, conoscere le ore di massima potenza. Secondo le rilevazioni dell’ENEA, in una giornata tipica di novembre, un impianto solare standard da 4,5 kW riesce a assicurare la massima potenza elettrica di progetto tra le ore 11 e le 14. Già dopo le 16:30 smette di generare elettricità. Tuttavia, a mezzogiorno il sistema avrà prodotto abbastanza energia da caricare completamente un sistema d’accumulo domestico.

Come usare al meglio il fotovoltaico anche d’inverno: importante la posizione e le zone d’ombra

È cruciale progettare un impianto fotovoltaico adatto per ciascun edificio, considerando i carichi e le esigenze degli utenti al fine di determinare i componenti e la potenza necessaria. Questo approccio consente di evitare sovradimensionamenti e di mantenere contenuti i costi di investimento e manutenzione.

La massima producibilità si raggiunge posizionando i pannelli esposti a Sud, con un’inclinazione pari alla latitudine del luogo. È di fondamentale importanza selezionare orientamento e inclinazione che massimizzino la produzione dei pannelli nell’edificio, privilegiando l’esposizione ideale verso Sud. La producibilità diminuisce di circa il 3% con un orientamento di 45° Sud-Est o Sud-Ovest e può scendere fino al 25% per angoli maggiori.

Le ombre proiettate su moduli fotovoltaici da edifici e alberi riducono l’area irraggiata, alterando il comportamento delle celle e conseguentemente diminuendo la produzione. Per evitare ombre tra i pannelli stessi, è essenziale mantenere una distanza minima di circa 5 metri tra ogni fila.

Utilizzare una pompa di calore elettrica

Per ottimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta e favorire l’autoconsumo, è consigliabile installare una batteria di accumulo proporzionata correttamente ai pannelli fotovoltaici. La capacità di accumulo e la potenza di picco della batteria dovrebbero essere calibrate in base alle caratteristiche del sistema fotovoltaico.

Per garantire zero emissioni, si consiglia di combinare il campo fotovoltaico con una pompa di calore elettrica. Questo sistema può essere impiegato sia per il riscaldamento che per il raffrescamento dell’edificio. L’accoppiamento con i pannelli solari permette di ottimizzare i consumi, ridurre i costi energetici e massimizzare l’uso dell’energia solare anche durante la stagione estiva.

Per evitare aumenti di costo e sprechi energetici, è consigliabile posizionare l’inverter il più vicino possibile ai pannelli fotovoltaici. Inoltre, l’installazione di ottimizzatori consente un monitoraggio costante della produzione, consentendo all’impianto di raggiungere il punto di massima potenza per ciascun modulo. Ciò assicura la massima efficienza di produzione.

Installare lo SmartMeter sul contatore

Per ottimizzare l’uso dell’impianto fotovoltaico e massimizzare l’autoconsumo, è essenziale adattare le abitudini di consumo energetico. Invece di seguire la tradizionale fascia F3, che solitamente comprende le prime ore del mattino e la sera quando l’energia è più economica, è consigliabile consumare maggiormente durante le ore centrali della giornata quando l’impianto fotovoltaico è più attivo. Anche se è presente un accumulo, è vantaggioso consumare direttamente l’energia prodotta per ridurre la dipendenza dalla rete elettrica esterna.

È consigliato utilizzare tecnologie intelligenti in grado di avviare automaticamente gli elettrodomestici e gli impianti, come la pompa di calore, durante le ore di massima produzione solare, anche se non si è in casa. Questo assicura un impiego ottimale dell’energia prodotta.

L’installazione di Smart Meter sul contatore, collegati al proprio smartphone, consente di monitorare in tempo reale i consumi energetici. Comprendere quanto e quando si sta consumando energia permette di identificare sprechi inconsapevoli e adottare comportamenti più efficienti. In questo modo, si contribuisce a massimizzare l’efficienza complessiva del sistema fotovoltaico.

Importante anche la manutenzione

La manutenzione riveste un’importanza fondamentale anche per i piccoli impianti fotovoltaici. Si consiglia almeno un intervento all’anno di manutenzione ordinaria e pulizia, il quale dovrebbe essere eseguito da personale qualificato nel rispetto delle norme di sicurezza. La mancata pulizia dei moduli può comportare una riduzione dell’efficienza del fotovoltaico fino al 10%.

Le comunità energetiche rinnovabili offrono la possibilità di condividere virtualmente l’energia. La costituzione o l’adesione a una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) rappresenta una scelta sostenibile che consente di ottenere vantaggi economici per un periodo di 20 anni, tra cui l’incentivo di 110 euro per ogni MWh di energia condivisa.

Nel caso in cui non sia possibile installare un impianto fotovoltaico sull’edificio, ma si disponga di un balcone esposto a Sud, Sud-Est o Sud-Ovest, è possibile considerare le soluzioni Plug&Play. Questi kit per balcone consentono di risparmiare circa il 20% dei consumi energetici dalla bolletta, e per l’installazione di fino a 2 pannelli non sono richieste pratiche o permessi specifici.