Nuova impennata del gas. E a settembre scade il bonus bollette

Agitazioni sindacali negli impianti di Gnl australiani e l'attesa per la proroga del bonus sociale fanno crescere i timori delle famiglie sulle bollette

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

In vista di settembre preoccupa il balzo delle quotazioni del gas tornato sopra quota 40 euro al megawattora dopo mesi di stabilità. Il prezzo della materia prima sul mercato di Amsterdam galleggia intorno ai 38,55 euro a metà seduta di mercoledì 23 agosto, dopo due giorni di sessioni chiuse in rialzo. A influenza il delicato equilibrio del valore del metano è l’agitazione in Australia dei lavoratori di un importante impianto di liquefazione, il Woodside Energy Group. Intanto sulle famiglie italiane incombe la scadenza del prossimo mese del bonus sociale, con il rischio che gli aiuti sulle bollette non vengano prorogati.

L’agitazione in Australia

Nelle prossime ore è fissato l’incontro tra Woodside Energy e i sindacati per arrivare a un accordo su salari e condizioni di lavoro, senza il quale i dipendenti si sono detti pronti a scioperare.

In Australia le sigle sono tenute per legge a dare un preavviso di sette giorni lavorativi alle aziende prima di qualsiasi azione sindacale, che potrebbe variare da brevi interruzioni del lavoro e divieti di determinate attività fino a uno sciopero a tutto campo.

Soltanto la promessa di bloccare l’impianto del ‘North West Shelf’ di Woodside ha messo in agitazione i mercati facendo impennare le quotazioni del gas. Delicate trattative sindacali sono in corso anche negli stabilimenti di un’altra delle più grandi compagnie di gas australiane, la Chevron, che insieme ai colleghi producono circa un decimo del Gnl di tutto il mercato internazionale.

Qualsiasi interruzione dei lavori potrebbe rallentare le esportazioni di carburante super-refrigerato dall’Australia, il più grande esportatore mondiale di Gnl, costringendo gli acquirenti asiatici a fare offerte superiori a quelle europee per assicurarsi le forniture, con il risultato di provocare rialzi sulle quotazioni del gas di Amsterdam.

Secondo Reuters, gli analisti prevedono che anche in caso di scioperi i prezzi globali rimarranno stabili almeno per un mese, sia perché i rischi di interruzioni della produzione sono messi in conto e sia perché i livelli di stoccaggio del Gnl sono elevati in Asia e in Europa (qui avevamo parlato dell’ultimo calo del costo delle bollette del gas rilevato da Arera).

Bonus sociale in scadenza

Alle agitazioni sindacali che dall’altra parte del mondo rischiano di influenzare il prezzo del gas, in Italia si aggiunge anche l’attesa per una proroga dei bonus sociali sulle bollette, ancora non confermata.

Nonostante le rassicurazioni del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sull’intenzione del Governo di voler portare avanti gli aiuti per luce e gas alle famiglie messe in difficoltà dal caro-energia, trovare 800 milioni di euro per finanziare la misura nella prossima Legge di Bilancio è un esercizio tutt’altro che scontato (qui le dichiarazioni del ministro su ciò che potrà accadere dopo la scadenza del bonus).

I sostegni prorogati a giugno, rivolti agli utenti con Isee fino a 15mila euro o fino a 30mila euro per i nuclei con più di quattro figli, hanno permesso a 4,7 milioni di famiglie di beneficiare degli aiuti per far fronte alle tariffe dell’elettricità e ad altre 2,8 milioni di risparmiare sul gas.