Città più care d’Italia: Aosta prima per beni e servizi, Bolzano al top per il cibo

Il costo della vita in Italia cambia sensibilmente a seconda del capoluogo osservato: ad esempio, l'equilibratura delle gomme a Catanzaro costa 38 euro, a Milano 88

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Il podio delle città più care d’Italia spetta a tre realtà del Nord: si tratta di Aosta, Milano e Bolzano. Il capoluogo valdostano spicca per il prezzo dei beni e dei servizi, il capoluogo meneghino si piazza al secondo posto per la media dei prezzi e Bolzano conquista la medaglia d’oro per quanto riguarda il costo della spesa alimentare. È la fotografia scattata dal Codacons sui dati dell’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Per quanto riguarda l’intero paniere, Napoli è il capoluogo più economico con una spesa media di 363 euro. Segue Palermo. Catanzaro è il capoluogo in cui si spende meno per quanto riguarda gli alimentari: 156,5 euro.

Nota metodologica

Nella sua analisi, il Codacons ha preso in esame i listini dei generi di largo consumo come alimentari, comprensivi di frutta, verdura e carne. Nel conteggio sono incluse, fra le altre cose, le tariffe di servizi come dentisti, messa in piega, lavaggio auto ed equalizzazione gomme e convergenza.

Le città più care d’Italia

Questa la Top 10 di capoluoghi più cari d’Italia relativamente all’intero paniere:

  1. Aosta – 572,82 euro
  2. Milano – 565,35 euro
  3. Bolzano – 546,64 euro
  4. Trieste – 542,90 euro
  5. Bologna – 539,59 euro
  6. Venezia – 539,24 euro
  7. Torino – 504,70 euro
  8. Perugia – 495,64 euro
  9. Roma – 476,75 euro
  10. Genova – 475,19 euro

Gli alimentari

Bolzano, per quanto riguarda la spesa alimentare, conquista il primo posto. Il paniere alimentare, nell’indagine, è composto da 28 prodotti di largo consumo come frutta, verdura, carne, pasta, pane, bevande e scatolame. A Bolzano, secondo l’indagine, la spesa media si attesta sui 208 euro. Seguono Trieste con 206 euro e Milano con 203,6 euro. La media nazionale si ferma a 187 euro.

Il carrello della spesa più leggero, come detto, si ha a Catanzaro: 156,5 euro per gli alimentari.

La città più cara e la più economica

Confrontando i risultati dell’indagine si scopre che ad Aosta il costo della vita è mediamente più alto del 57,8% rispetto a Napoli.

Per il resto, ogni città ha il suo primato relativamente ai prezzi: ad Aosta un’otturazione dal dentista costa circa 176 euro, mentre la media nazionale è di 117 euro. Il lavaggio auto costa in media 17,7 euro contro un costo medio nazionale di 13 euro. La toelettatura per cani costa ad Aosta 38,5 euro, contro una media nazionale di 33 euro.

Andando avanti con l’analisi si scopre che a Pescara la pasta costa cara: 2,45 euro al chilo. Il prezzo più basso si ha a Palermo: 1,38 euro al chilo.

Lavare l’auto è più vantaggioso a Firenze: costa 7,93 euro contro una media nazionale di 13 euro.

L’equilibratura delle gomme costa meno a Catanzaro: circa 38 euro. Per lo stesso servizio a Milano si paga 88 euro.

A Bologna costa più che altrove la carne bovina: 23,79 euro al chilo. Nella stessa città si spende di più per una piega dal parrucchiere: di media 22,2 euro.

A Bari costa di più il tonno in scatola (17,3 euro al chilo) ma, di contro, costa meno il caffè (9,3 euro al chilo).