Bonifici istantanei in 10 secondi e a costo zero, la rivoluzione dei pagamenti Ue

Ottime notizie dall'Unione europea, che apre le porte a una nuova frontiera in ambito pagamenti digitali: bonifici istantanei sempre disponibili e a costo zero

Foto di Luca Incoronato

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Sono tanti gli aspetti connessi al mondo bancario che l’utente medio vorrebbe veder modificati. In generale si guarda sempre a una riduzione, se non cancellazione, dei costi di gestione per alcuni servizi. Un passo in questa direzione è stato fatto nell’Aula del Parlamento europeo.

Chiuso il processo legislativo atto a introdurre nuove regolamentazioni per transizioni e acquisti. Si torna così a parlare con grande insistenza di Pos e di bonifici istantanei. Ben presto potremmo dire addio ai costi aggiuntivi.

Bonifico istantaneo a costo zero

Il Parlamento europeo si avvia verso una rivoluzione digitale sul fronte degli acquisti digitali. Approvato con una netta maggioranza, caratterizzata da 599 voti in favore, 35 astensioni e appena 7 contrari, il regolamento che introduce una nuova regolamentazione connessa al funzionamento del mercato libero. Una conseguenza pratica su tutte: pagamenti in euro istantanei, in 10 secondi, senza l’addebito di costi o oneri aggiuntivi. Ciò varrà per clienti e imprese, con sguardo rivolto soprattutto alle PMI di piccole e medie dimensioni.

In tutti i Paesi dell’Unione europea sarà dunque possibile accedere a costo zero al servizio dei bonifici istantanei. Questi saranno processati a prescindere dal giorno e dall’ora, rendendo il trasferimento di fondi molto più semplice. Entro un tempo massimo di 10 secondi la cifra indicata dovrà essere presente sul conto del beneficiario. Prevista una conferma dell’esecuzione del pagamento, che dovrà giungere entro lo stesso lasso di tempo.

Si attende ora la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Un passaggio che di fatto darà il via a questa trasformazione epocale. Le nuove direttive infatti entreranno in vigore 20 giorni dopo. Ciò vuol dire che i cittadini potranno già approfittare di tutto ciò? Non proprio. I tempi della politica non sono così rapidi, anche quando pare lo siano. Se è vero dopo 20 giorni scatterà il via libera, lo è altrettanto il fatto che gli Stati membri avranno a disposizione un totale di 12 mesi per applicare tale regolamento.

Tutela economica ed evasione

Come detto, un anno di tempo concesso alla macchina burocratica per fare il proprio corso. Vedremo l’Italia del governo di Giorgia Meloni quanto a cuore prenderà tale questione. Nel frattempo è stato specificato come anche i Paesi membri dell’Ue che non adottano l’euro dovranno applicare tali norme.

Ciò varrà per i conti bancari che offrono già la chance di effettuare operazioni con la moneta comunitaria. Per loro, però, sarà garantita una tempistica maggiore per operare tale transizione, rispetto ai 12 mesi degli altri Stati. Un procedimento che mira a garantire una tutela economica per le imprese, al fine di consentire loro di non incassare troppo tardi ciò di cui hanno bisogno per l’attività che svolgono. Al tempo stesso, però, si mira a garantire un miglior tracciamento della transazione, evitando ulteriormente i rischi di attività illecite.

Generale entusiasmo espresso da Michiel Hoogeveen (Ecr), relatore del provvedimento. Ha parlato di una tanto attesa modernizzazione dei pagamenti nel mercato unico europeo. Resta da capire quale sarà la posizione dell’Italia su tale fronte, considerando i contrasti alla diffusione dei pagamenti digitali col Pos ben noti. Il progresso tecnologico avanza, sospinto soprattutto dalle differenti esigenze di Millennial e Gen Z. Il contante ha un peso nettamente inferiore rispetto al passato e la politica non può continuare a guardare alle transazioni digitali come a un mostro da osteggiare.