Spuntano chat e testimoni contro il figlio di La Russa, cosa succede

Grazie ai messaggi della 22enne che ha denunciato la violenza sono stati individuati tre testimoni che potrebbero fornire dettagli utili

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Le indagini sul caso di violenza in cui è coinvolto Leonardo Apache La Russa, figlio di Ignazio La Russa, continuano. Attraverso l’analisi delle chat tra la presunta vittima e le sue amiche, le autorità hanno identificato tre potenziali testimoni che potrebbero fornire informazioni utili per valutare la credibilità della giovane di 22 anni.

Spuntano tre testimoni

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, gli inquirenti hanno individuato tre ragazze che potrebbero fornire informazioni utili per verificare la credibilità della giovane di 22 anni che ha denunciato di essere stata stuprata da Leonardo Apache La Russa, figlio minore di Ignazio La Russa, presidente del Senato. La denuncia è stata presentata lo scorso 19 maggio e la giovane sarà ascoltata in Procura il prossimo lunedì 10 luglio.

Una delle ragazze individuate è una “cara amica” della presunta vittima. Le due sono uscite insieme per andare a ballare intorno a mezzanotte del 18 maggio presso la discoteca Apophis a Milano, nelle vicinanze del Duomo. È lì che la denunciante ha incontrato il figlio dell’alto rappresentante dello Stato, nonché suo ex compagno di liceo.

La mattina successiva alla serata in discoteca, quando la giovane di 22 anni si è svegliata nuda nel letto di Leonardo La Russa junior, ha inviato un messaggio all’amica chiedendo: “Non ricordo nulla. Raccontami cosa è successo ieri, sono stata drogata?”.

L’amica ha risposto: “Non mi ascoltavi, penso che ti abbiano drogata. Non mi ascoltavi, poi sei scappata perché non ti ho più trovata. Stavi bene fino a quando ti hanno portato la bevanda”.

Le chat della ragazza

“Dopo quasi due mesi, sono ancora pervasa dalla paura”, ma il timore che la giovane di 22 anni esprime riguardo alla violenza sessuale subita dal figlio di Ignazio La Russa nella casa del presidente del Senato dopo una serata in discoteca a Milano non si limita solo a rivivere il trauma psicologicamente. È piuttosto un terrore difficile da scacciare: “Sono spaventata di essere coinvolta in qualcosa di più grande di me. Tuttavia, ho raccontato solo la verità e intendo affrontare questa situazione fino alla fine”. Ribadisce al suo avvocato, Stefano Benvenuto, di aver denunciato “perché credo che sia necessario avere il coraggio di affrontare le conseguenze di una violenza senza provare vergogna”.

Dai numerosi e lunghi messaggi che scambia dal letto stesso in cui Leonardo La Russa l’ha lasciata la mattina del 19 maggio, si comprende chiaramente che ciò che la convince di essere stata drogata è il resoconto dell’amica con cui era andata a ballare.

“La mia amica mi ha anche detto che aveva cercato di portarmi via, ma non ci era riuscita“, ha aggiunto la presunta vittima nel suo racconto agli inquirenti. “Mi ha riferito che dopo aver bevuto quella bevanda alcolica offerta da Leonardo, non ero più in grado di parlare. Mi ha detto che ero stata drogata e mi ha consigliato di scappare”.

Era circa l’1:15 del giorno successivo quando la ragazza ha lasciato la casa di La Russa. Subito dopo, ha chiamato l’amica “piangendo”. “Abbiamo parlato e ha cercato di calmarmi. Poi ho preso la metropolitana e sono tornata a casa”, ha raccontato.

Gli inquirenti hanno individuato anche una seconda amica della presunta vittima, a cui questa avrebbe scritto dal domicilio di Leonardo Apache. “Ho scritto anche a […], raccontandole quello che era successo. Lei stessa mi ha invitato a recarmi al Pronto Soccorso e si è offerta di accompagnarmi. È venuta a casa mia e mi ha convinto a parlare con mia madre”.

La terza ragazza, invece, sarebbe una conoscente della giovane di 22 anni, che potrebbe fornire informazioni sulla prima parte della serata trascorsa in discoteca. “A un certo punto, anche […], conosciuta quella sera, ci ha raggiunto nel locale”, ha riportato la giovane nella sua denuncia.

Gli esami sulla ragazza

Dai primi esami condotti presso l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano non sono state trovate tracce significative di benzodiazepine. Tuttavia, dopo alcune ore, i livelli di microgrammi sono aumentati al di sopra della soglia di positività. Questa informazione è stata rivelata oggi da La Verità, che ha anche menzionato le altre sostanze assunte dalla ragazza. Si sa che assume Xanax mattina e sera, oltre a un antidepressivo come la fluoxetina. Inoltre, prende la Quetiapina (un calmante) e lo Stilnox come sonnifero. Gli esperti stanno dibattendo sulla possibilità che le sostanze assunte dalla ragazza possano riprodurre gli effetti della cosiddetta “droga dello stupro”, che comunque scompare rapidamente. Secondo il quotidiano, non risulta che questa sostanza sia stata ricercata nella cartella clinica della ragazza. È importante notare che la ragazza non presentava tracce di alcol nel sangue.

La ragazza è stata dimessa dall’ospedale il 19 maggio alle 20:06 con la diagnosi di “abuso sessuale da adulto” e senza alcuna prognosi. I referti medici fanno riferimento a una “livido superficiale di 2,5 centimetri per 1,5 sul collo a destra” e a un graffio sulla coscia sinistra. Secondo quanto riportato da La Verità, coloro che hanno analizzato la documentazione medica non fanno riferimento a lesioni significative e sanguinanti. Inoltre, secondo il giornale, Leonardo La Russa avrebbe indossato un preservativo prima del rapporto. Tuttavia, è importante notare che il codice penale italiano punisce anche il cosiddetto “stupro per induzione”, cioè quando una persona approfitta della condizione di vulnerabilità o menomazione della presunta vittima.

Chi è Leonardo Apache La Russa

Leonardo Apache La Russa, 19 anni, è il terzogenito del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Attualmente, Leonardo studia a Londra. Come i suoi fratelli, Geronimo e Lorenzo Cochis, Leonardo ha un nome ispirato ai nativi americani. Geronimo, nato nel 1980, è figlio di Marika Cattare, mentre Lorenzo e Leonardo sono nati nel 1995 e nel 2005 rispettivamente e sono figli di Laura De Cicco, attuale moglie di La Russa.

Leonardo ha anche intrapreso una carriera musicale utilizzando il nome d’arte Larus. Ha registrato alcune canzoni nel genere rap e trap. In una delle sue canzoni intitolata “Sottavalutati”, dice: “Sono tutto matto, sono tutto fatto, sono tutto pazzo, ma ti fotto anche senza storia”. Su questo argomento, il padre Ignazio La Russa ha commentato in un’intervista a Radio Capital: “Tranquilli, non è fatto, il concetto di fatto ha un significato diverso. Comunque, i padri sono sempre gli ultimi a saperlo. Se lo acchiappo con la droga lo ammazzo”. In passato, Leonardo ha anche avuto una controversia sui social media con Fedez, chiedendogli di smettere di attaccare suo padre.