Figlio La Russa accusato di violenza sessuale: la ricostruzione dei fatti

Leonardo Apache La Russa accusato di violenza sessuale. Divampa il dibattito, tra la ricostruzione dei fatti e le parole del presidente del Senato

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Uno dei figli del presidente del Senato, Ignazio La Russa, è stato accusato di violenza sessuale. Si tratta di Leonardo Apache La Russa, studente 19enne contro il quale si è scagliata una giovane donna di 22 anni, la cui identità è stata tutelata.

La sua ricostruzione evidenzia come la violenza sia avvenuta dopo una serata trascorsa in discoteca e due drink. Il legale della famiglia La Russa, Adriano Bazzoni, ha però offerto una differente versione dei fatti, negando alcuna costrizione.

Figlio di La Russa accusato di violenza sessuale

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta in merito alla denuncia di violenza sessuale presentata da una ragazza di 22 anni ai danni di Leonardo Apache La Russa. La notizia non poteva che fare il giro dei quotidiani, ovviamente, considerando la carica istituzionale ricoperta da suo padre per volere del governo Meloni, presidente del Senato.

I fatti sarebbero accaduti il 18 maggio 2023 in casa del giovane e, stando alla versione della denunciante, dopo una serata trascorsa in discoteca e alcuni drink consumati. Il Corriere della Sera ha offerto una ricostruzione dei fatti, spiegando come la 22enne fosse in un locale con alcuni amici. Ha spiegato d’aver perso il controllo, risvegliandosi con la sensazione d’essere stata vittima di una violenza sessuale.

La discoteca è in centro a Milano, nei pressi del Duomo, e la ragazza ha raccontato d’aver notato un suo ex compagno di liceo tra la folla, Leonardo La Russa: “Ci salutammo e da quel momento non ricordo più niente”. Ciò che sa è d’aver bevuto due drink, per poi riprendere conoscenza nel letto del giovane.

Lo stato confusionale non è ovviamente svanito al risveglio, proseguendo in quella drammatica mattina: “Ero nuda nel letto, con a fianco Leonardo La Russa, nudo anche lui. Gli ho chiesto immediatamente spiegazioni del perché fossi lì. Non ricordavo nulla della serata. Spaventata, ho chiesto cosa fosse successo e dove fossimo. Mi disse ‘siamo venuti qui dopo la discoteca con la mia macchina’. Aveva avuto un rapporto con me sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”.

Chi è Leonardo Apache La Russa

Si sta parlando tantissimo di Leonardo Apache La Russa, fino a oggi noto alle cronache nazionali unicamente per il particolare secondo nome datogli alla nascita. Si tratta di un ragazzo di 19 anni, impegnato negli studi a Londra. Appassionato di musica, ha inciso alcune canzoni di genere rap e trap con il nome d’arte di Larus.

Dopo quanto emerso, in molti hanno ricercato un testo in particolare, in cui canta “Sono tutto matto, sono tutto fatto, sono tutto pazzo”. Qualcosa di cui si era già parlato tempo fa, con Ignazio La Russa che commentò così la vicenda: “Non è fatto, tranquilli. Il concetto di fatto ha un significato diverso. I padri però sono gli ultimi a saperlo. Se lo acchiappo con la droga, lo ammazzo”.

Scontro La Russa e Schlein

Non sono mancate le parole di Ignazio La Russa, rapidamente schieratosi a tutela di suo figlio Leonardo. In una nota ha spiegato d’aver interrogato suo figlio a lungo, il che gli ha dato la certezza che non abbia compiuto atti penalmente rilevanti.

Un atteggiamento prevedibile e comprensibile, da genitore qual è. Ciò che però ha sollevato numerose critiche, in primis da parte della segretaria del PD Schlein, è quanto segue: “Lascia molti interrogativi una denuncia presentata dopo quaranta giorni dall’avvocato estensore che, cito il giornale che ne dà notizia, occupa questo tempo per rimettere insieme i fatti”.

L’analisi e lo screditamento delle parole della giovane proseguono così: “Lascia dubbi il racconto di una ragazza che, per sua ammissione, aveva consumato cocaina prima di incontrare mio figlio. Episodio di cui Leonardo non era a conoscenza. Sostanza che lui stesso, sono certo, non ha mai consumato in vita sua”.

La segretaria del PD si è detta disgustata dalle parole di Ignazio La Russa. Ha sottolineato come la seconda carica dello Stato non possa usare parole atte a minare la credibilità delle donne che denunciano una violenza sessuale, al di là del tempo trascorso dalla stessa (presunta fino a prova contraria, ndr): “È per questo tipo di parole che tante donne non denunciano, per paura di non essere credute”.

Parole rivolte anche alla premier Giorgia Meloni, chiamata in causa come presidente del Consiglio, come donna e come madre: “Dov’è e perché non esce dal suo silenzio e si assume le responsabilità su quanto dichiarato dal presidente del Senato?”.

Il confronto a distanza porta poi La Russa (padre, ndr) a fare un passo indietro, in minima parte. Le sue parole sarebbero state fraintese, spiegando di non voler accusare nessuno ma di credere a suo figlio, semplicemente, dopo averlo a lungo ascoltato in merito.

Il messaggio che passa, evidenzia Giacomo Leonelli della segretaria nazionale di Azione, è che l’interrogatorio sia già stato condotto dal presidente La Russa. Il risultato sarebbe chiaro: innocente!