Un’altra regione piegata dall’alluvione: frane e esondazioni

L'alluvione in Sardegna ha causato gravi danni a edifici, strade e infrastrutture e ha compromesso i raccolti. Coldiretti invoca l'intervento della Regione

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Mauro Di Gregorio

Giornalista Professionista

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Bombe d’acqua, frane, muri crollati, smottamenti e tracimazioni. Un copione già visto di recente che stavolta si ripete in Sardegna, in special modo nel Sassarese e nel Cagliaritano. Cagliari è stata anche colpita da una violenta grandinata. In diverse vie della città l’asfalto è saltato così come alcuni tombini, in particolare in viale Ciusa e in viale Merello.

Alluvione in Sardegna

In numerose cittadine si registrano numerosi danni, alcuni dei quali importanti, ad abitazioni private, edifici pubblici e infrastrutture. Segnalati diversi allagamenti in case al piano terra e negli scantinati. Le scuole sono rimaste chiuse durante il picco di maltempo e lo saranno ancora per alcuni giorni in diversi comuni della provincia di Sassari, sia per verificare i danni alle strutture che per evitare che migliaia di persone si trovino a transitare per strade non sicure. L’acqua ha trasformato numerose vie in fiumi di fango. Diversi i centri isolati. Moltissimi gli interventi di vigili del fuoco e protezione civile per riportare la situazione alla normalità.

Allerta gialla in Sardegna

Un’altra regione viene dunque flagellata dal maltempo mentre in Emilia-Romagna l’onda lunga dell’alluvione rende non balneabili 19 litorali.

Per tutto giovedì 1 giugno sull’intero territorio sardo la protezione civile ha alzato il livello di allerta a giallo per “criticità idrogeologica e idraulica”.
Mentre venerdì 2 giugno, salvo aggiornamenti, permane l’allerta gialla su tutto il centro e centro-ovest (provincia di Sassari, entroterra Nuorese, provincia di Oristano e Medio Campidano).

A Cagliari il comune ha emesso un avviso di allerta per il territorio di Pirri, particolarmente esposto al rischio di alluvioni. Intanto inizia la conta dei danni a edifici, infrastrutture e terreni agricoli, già approssimati in diverse centinaia di migliaia di euro. Per una stima accurata ci vorranno giorni.

A Bonnanaro danni ingenti al campo sportivo comunale, dove è crollato il muro di sostegno che proteggeva l’impianto. Danni anche al galoppatoio, travolto dall’ondata di acqua e fango. Prorogata a Thiesi, per ordinanza del sindaco Gianfranco Soletta, la chiusura delle scuole fino al 3 giugno. Nel Sassarese continua a cadere la pioggia. Allagamenti sono stati segnalati a Bonorva.

In Sardegna l’alluvione compromette i raccolti

Il maltempo che si è violentemente abbattuto sul Sassarese, in particolare nelle zone fra Thiesi e Bonnanaro, ha compromesso la stagione delle ciliegie. Danni generalizzati anche a vigneti e ad altre colture, così come agli allevamenti. Fra i centri più colpiti c’è Mores. Coldiretti Nord Sardegna invoca un intervento della Regione Sardegna: “Sollecitiamo la politica regionale a mettere in campo adeguati interventi sulle infrastrutture a servizio dell’agricoltura, come le strade di penetrazione agraria”, affermano il presidente Battista Cualbu e il direttore Ermanno Mazzetti. “È necessario che la politica preveda interventi efficaci per rendere più snelle e a dimensione delle nostre aziende agropastorali le assicurazioni agricole, fondamentali per avere le coperture adeguate a colture e allevamenti. Tutto questo, oltre ai necessari e tempestivi ristori per sostenere le aziende danneggiate”.

Intanto in Emilia-Romagna si è già mossa la macchina degli aiuti.

Per la Sardegna una speranza è che il maltempo di queste ore possa aiutare, almeno in parte, a contenere le cicliche invasioni di cavallette che funestano le colture dell’entroterra.