Rivoluzione FIGC, dagli stadi al razzismo: le nuove regole

Cambierà tutto nella FIGC nei prossimi anni: ecco il progetto per rivoluzionare il nostro calcio, dal fronte sportivo a quello sociale e ambientale

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

I prossimi sette anni saranno fondamentali per la FIGC, che ha fissato una lunga serie di obiettivi che andranno a modificare in maniera concreta le politiche del calcio in Italia. La nuova stagione è ormai alle porte e la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha deciso di lanciare questa notizia, che ha colto tutti un po’ di sorpresa.

Di certo il calciomercato e i diritti TV per la Serie A ne stanno offuscando l’importanza ma quando i primi obiettivi verranno raggiunti, si spera, sarà impossibile non vedere in questo argomento il topic più importante del prossimo decennio calcistico italiano.

Gravina presenza il piano FIGC

La FIGC ha stilato un lungo elenco di obiettivi strategici, in totale 60, suddivisi per categorie, 11 nello specifico. Si punta ovviamente al raggiungimento del 100% delle proposte e, sul fronte cronologico, rispettare l’agenda fissata. Ciò vuol dire riuscire nell’intento entro il 2030.

In merito si è ovviamente espresso anche il Presidente Federale Gabriele Gravina: “Ci assumiamo un impegno importante nei confronti delle nuove generazioni. Oggi, grazie anche all’input giunto dalla UEFA, intendiamo rilanciare l’azione di sviluppo integrale con obiettivi e metodologie ancora più chiari”.

È evidente come il calcio abbia un impatto al di là del rettangolo di gioco o di uno stadio. Lo ha reso ben chiaro Gravina, parlando della società italiana. Per questo motivo intervenire in tale ambito vuol dire impegnarsi per cambiare le cose nel quotidiano in questo Paese, al di là del settore preso in considerazione.

“Intendiamo assicurare la competitività del sistema calcistico, ispirando tutti i suoi attori. Lo faremo aprendoci al mondo esterno, contaminandoci con altre realtà”.

I temi della rivoluzione

La FIGC ha presentato un documento strategico, mostrando una lungimiranza che rappresenta un unicum in ambito sportivo in Italia. L’impegno preso va ben oltre lo sviluppo sostenibile del calcio, che potrebbe avere inizio con nuovi impianti sportivi all’avanguardia, per quanto questo topic sia cruciale.

Riconoscendo l’impatto enorme in ambito sociale di questo sport, si è deciso di farne un protagonista della lotta per i diritti umani e ambientali. Per chiarire meglio tutto ciò, ecco i macrotemi di riferimento per gli obiettivi fissati da qui al 2030:

  • Antirazzismo;
  • Calcio per tutte le abilità;
  • Economia circolare;
  • Emergenza climatica;
  • Emergenza e diritti;
  • Salute e benessere;
  • Sostegno ai rifugiati
  • Sostenibilità degli eventi;
  • Sostenibilità delle infrastrutture;
  • Tutela dei minori e dei giovani;
  • Uguaglianza e inclusione.

Nuovo ecosistema FIGC

Ognuno dei sessanta obiettivi fissati avrà una proprio tempistica da rispettare, ovviamente. Il grande scopo è quello di mettere le persone al centro, rendendo l’ambiente sportivo in toto più inclusivo e paritario. Ecco il filo rosso che connette tutti i propositi da qui al 2030.

Fondamentale affrontare il tema del razzismo, degli scontri, della cultura dell’odio e delle discriminazioni in genere, così come dare peso al fronte ambientale. Sotto quest’aspetto si mira a ridurre sostanzialmente l’impatto sul nostro ecosistema, stimolando tutti i protagonisti, a ogni livello professionistico, a fare la propria parte per stimolare un’azione propositiva in favore del clima. Ciò vuol dire aprirsi anche a nuove collaborazioni, indirizzandosi verso partner che condividano questa visione green.

Un intervento dopo l’altro, fino a ottenere un effetto a cascata, si spera, rivoluzionando questo ambito tanto importante. Nell’arco di 10-20 anni, si spera, potremo guardarci indietro e riconoscere quanto di buono fatto. Ecco la speranza di Gravina e, di fatto, la sua eredità. Tutti dovranno fare la loro parte, a partire dagli uffici che controllano il calcio italiano alle società, dai partner agli stakeholder, fino ai tifosi.

Nella sezione Sostenibilità del portale della FIGC è possibile individuare le strategie combinate della Federazione e della UEFA. Per ognuna delle 11 politiche è presente una sintesi dei progetti che verranno attuati. La rivoluzione ha finalmente avuto inizio, ora speriamo di non vederla morire nell’arco di poche stagioni.