Diritti TV Serie A, gara in chiaro e canale di Lega: tutte le opzioni

Manca meno di un mese per decidere chi trasmetterà le gare di serie A dal 2024: ecco tutte le alternative sul tavolo al momento

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Mentre i tifosi sono concentrati sul calciomercato, che regala trattative reali, suggestioni, rimpianti e acquisti ufficiali, la Lega di serie A continua a trattare con svariate emittenti per l’assegnazione dei diritti TV a partire dalla stagione 2024/25.

La situazione resterà invariata per il campionato che avrà inizio a breve, sia chiaro, con tre gare su Sky e l’intero pacchetto disponibile su DAZN, salvo accordi interni dell’ultima ora tra le parti (improbabile a dir poco, ndr). C’è invece soltanto incertezza per il futuro prossimo, a partire dal numero di anni relativi all’assegnazione. Non è da escludere, infatti, che si torni a ridiscutere ogni estate, rivalutando il pacchetto dei diritti in base ai risultati raggiunti dal nostro calcio.

Lega serie A, nuovo incontro

Venerdì 7 luglio si è tenuto un nuovo incontro tra le parti, al fine di trovare un accordo per la trasmissione delle partite della serie A, dalla stagione 2024/25 in poi. Dall’altra parte del tavolo rispetto ad alcuni presidenti del massimo campionato italiano DAZN, Sky e Mediaset. Rai e Amazon hanno infatti già deciso di abbandonare la corsa.

La commissione formata per la trattativa con i broadcaster è composta dall’Ad Luigi De Siervo e cinque rappresentanti di club, Atalanta, Inter, Lazio, Napoli e Udinese. Nello specifico a sedersi in questo confronto sono stati l’Ad Luca Percassi, l’avvocato Angelo Capellini, i presidenti Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis e il vicepresidente Stefano Campoccia.

Si è andati avanti a oltranza, fino alle 16, circa, per poi decidere di rinviare nuovamente la questione. Ancora una fumata grigia che, qualora dovesse divenire nera, potrebbe aprire le porte a un canale della Lega, che andrà quindi a trasmettere in autonomia le gare. Una prospettiva complessa ma di certo non irrealizzabile. Attualmente è infatti l’unico vero piano B a disposizione.

Diritti Serie A: possibili soluzioni

Ancora una situazione di stallo, della quale pare difficile liberarsi. Un braccio di ferro che ha origine dalle elevate richieste economiche della Lega di serie A, decisa a rivalutare gli accordi in maniera radicale.

Il calcio italiano ha dimostrato di poter dire la sua in Europa, nonostante le tre finali perse nell’ultima stagione, ponendosi nella condizione di vincere trofei importanti e stupendo per il gioco espresso, in alcuni casi.

Si è tornati a parlare di grandi talenti del nostro campionato, desiderati all’estero da grandi club. Si tratta però di un processo in essere e, pare, i broadcaster non sarebbero disposti a pagare cifre particolarmente più alte per un pacchetto che potrebbe o meno allettare maggiormente rispetto al passato, portando differenti introiti.

Questa grande crescita è un’ipotesi della Lega e dei presidenti, però di parte in quest’analisi. Le ipotesi non mancano di certo e, in attesa di trovare il giusto allineamento tra le parti, ecco di cosa si sta parlando. Una delle prospettive vedrebbe DAZN ancora detentrice dei diritti, stavolta insieme con Mediaset. Non è chiaro, però, se la rete guidata da Pier Silvio Berlusconi si ritroverebbe con una sola gara da trasmettere in chiaro o tre match, proprio come Sky attualmente.

Potrebbe essere eliminata l’esclusività della sfida da trasmettere gratuitamente da Mediaset al sabato sera, condividendola con Sky e DAZN. La rete satellitare, invece, potrebbe aumentare l’offerta in caso di chance di prima scelta in alcune giornate delle sfide da avere, probabilmente in condivisione.

La data di scadenza fissata per le trattative è il 2 agosto prossimo. In seguito si sarà costretti a procedere con l’apertura delle buste, che conterranno le offerte da parte dei sei soggetti interessati alla realizzazione di un canale di Lega.