Il Real Madrid e la società A22 Sport Management avrebbero intenzione di chiedere un risarcimento di 3,5 miliardi di euro alla Uefa, l’organo di governo del calcio europeo, per i danni subiti durante il fallimento del progetto della Superlega. La richiesta arriva dopo le sentenze dei tribunali spagnoli che hanno rilevato una violazione della legge europea sulla concorrenza da parte della Uefa.
La Corte di giustizia ha inoltre stabilito che Uefa e Fifa hanno costituito un monopolio sul calcio nel continente e hanno utilizzato la loro posizione dominante per fermare il progetto nel 2021.
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Il Real Madrid vuole 3,5 miliardi dalla Uefa
La richiesta di 3,5 miliardi da parte del Real Madrid si rifarebbe a una sentenza di un tribunale spagnolo emessa a maggio 2025, che ieri è stata confermata dopo che i ricorsi della Liga, il campionato di calcio spagnolo, e della Rfef, la federazione calcistica del Paese, sono stati respinti. La Uefa e la Fifa hanno quindi violato le leggi europee sulla concorrenza nel 2021.
Il Real Madrid si è detto soddisfatto del risultato della sentenza, e ha appunto annunciato che richiederà danni “sostanziosi” per quanto accaduto alla Uefa. L’organo di governo del calcio europeo ha però ribadito che il progetto della Superlega rimane carta morta:
La sentenza non convalida il progetto della Superlega abbandonato annunciato nel 2021. Né mina le attuali regole di autorizzazione della Uefa, adottate nel 2022 e aggiornate nel 2024, che rimangono pienamente in vigore.
Anche la Liga ha tenuto a sottolineare che questa sentenza: “Non approva né avalla alcun formato di competizione specifico, né si riferisce al progetto iniziale annunciato nel 2021, che da allora è stato modificato dai suoi promotori”.
Il caso della Superlega in tribunale
La Superlega era un progetto nato dall’accordo tra 12 dei maggiori club di calcio europei, tra cui anche Juventus, Milan e Inter, per formare un campionato privato, staccato da quelli nazionali, che facesse competere tra loro le squadre più seguite d’Europa. Il progetto fu subito osteggiato dalle federazioni e, nel giro di 48 ore, abbandonato da buona parte dei club “separatisti”.
Come idea, era simile a quella che, negli anni ’90, ha dato origine alla Premier League, che oggi è il principale campionato inglese e il più importante al mondo. Allora, le principali squadre del Paese si staccarono dalla federazione, appropriandosi del governo e della gestione di diritti Tv e sponsorizzazioni.
Negli anni il Real Madrid è rimasto l’unico club a sostenere il progetto, che nel tempo è molto mutato. Fino allo scorso anno anche la Juventus era rimasta in opposizione alla Uefa, ma le dimissioni della dirigenza Agnelli hanno portato a un cambiamento di rotta.
La situazione delle squadre italiane
Proprio perché hanno abbandonato la Superlega, è molto improbabile che anche le squadre italiane possano seguire le orme del Real Madrid e chiedere alla Uefa un risarcimento. Sono quasi sicuramente escluse Milan e Inter, tra le prime in assoluto ad abbandonare il progetto.
Nel frattempo il progetto di A22 Sport Management rimane valido. La proposta di una Superlega allargata è ancora sul tavolo, ma al momento nessuna squadra, incluse quelle italiane, sembra essere interessata.