Jurgen Klopp sarebbe pronto a sedersi sulla panchina della Roma. Dopo mesi di interrogativi e totonomi su chi fosse destinato a raccogliere l’eredità di Claudio Ranieri, voci di stampa sempre più insistenti danno già per fatto l’accordo tra il tecnico tedesco e la società giallorossa.
Indiscrezioni alimentate da un video enigmatico condiviso sui social del Gruppo Friedkin, che ha fatto diffuso entusiasmo tra i tifosi, e anche dal crollo delle quote dei bookmaker sull’approdo dell’allenatore 57enne nella Capitale.
Klopp alla Roma
Secondo lo scoop riportato dal quotidiano La Stampa, Klopp avrebbe detto di sì alla famiglia Friedkin subito dopo la vittoria della Roma contro il Milan, ancora prima di attendere la fine del campionato.
Le indiscrezioni sarebbero state avvalorate da una fonte americana vicina alla proprietà giallorossa, che all’Adnkronos avrebbe confermato la trattativa: “Non è una cosa impossibile: sarebbe una scelta che romperebbe gli schemi e riporterebbe l’entusiasmo incontrollabile che seguì l’annuncio di Josè Mourinho. Non so se ci riuscirà ma ho pochi dubbi sul fatto che Dan (Friedkin, ndr) ci stia provando…”.
Nonostante la smentita arrivata dalla società e dall’agente dell’allenatore, ad accendere la suggestione dell’arrivo di Klopp alla Roma è stato anche un breve filmato con il quale il Gruppo Friedkin ha voluto celebrare la squadra e la città sui social, in cui secondo molti sarebbe però nascosto il nome del tecnico tedesco.
Il video che sta facendo impazzire i tifosi è stato letto infatti come un rebus per l’annuncio del nuovo allenatore, attraverso una sequenza di immagini: la clip ritrae uno dopo l’altro il Colosseo (Kolosseum in tedesco), la Lupa, l’Olimpico, San Pietro e il Pantheon.
Dalle iniziali di questi simboli di Roma la tifoseria ha ricavato la parola Klopp, appunto il cognome del 57enne tedesco.
Il ruolo di Klopp in Red Bull
Forse troppo forte il richiamo della panchina per Klopp, se si concretizzassero le notizie di uno suo ritorno al lavoro sul campo dopo aver appena iniziato il lavoro come Head of Global Soccer del gruppo Red Bull.
Un ruolo di supervisore della rete internazionale di club calcistici della multinazionale di bevande energetica, che comprende in Europa il Lipsia e il Salisburgo, rispettivamente nel campionato tedesco e austriaco, ma oltreoceano anche il Bragantino in Brasile e i New York Red Bull in Mls.
Per assolvere ai compiti di supporto ai direttori sportivi e scout, formazione degli allenatori e responsabilità della visione strategica del gruppo, il manager tedesco aveva sottoscritto un contratto tra i 10 e i 12 milioni di euro.
Quando sono emersi i dettagli del contratto con Red Bull, dalla Germania era arrivata la smentita sulla presenza di una clausola per consentire a Klopp di liberarsi in caso di chiamata della Nazionale tedesca.
Secondo quanto riferito dall’emittente SkySport Germany, la possibilità di lasciare l’incarico in caso di un’offerta interessante su una panchina sarebbe stata concessa soltanto con un’intesa verbale tra il manager e l’azienda, ma nell’accordo non sarebbe stata inserita nessuna opzione in forma scritta.
I contratti con il Liverpool e il Borussia Dortmund
Il tecnico tedesco aveva dato una svolta alla sua carriera dopo 9 anni e 8 titoli al Liverpool, che l’avevano consacrato a leggenda dei Reds, cominciando dall’1 gennaio 2025 il suo nuovo percorso.
Prima di dare l’addio all’Inghilterra, Klopp aveva rinnovato un contratto fino al 2026 con uno degli stipendi più alti della Premier League, da circa 18 milioni di euro, dopo aver percepito inizialmente un triennale da 7 milioni di euro annui, adeguato in rapporto ai tanti successi raggiunti.
Nel club che l’aveva lanciato nel calcio mondiale, il Borussia Dortmund, l’allenatore tedesco aveva cominciato guadagnando circa 3 milioni di euro a stagione, chiudendo la sua avventura con un contratto raddoppiato a 6 milioni.