Euro 2024, quanto guadagnano i convocati di Spalletti: i paperoni sono di Inter e Juve

Chi sono i più ricchi dell'Italia a Euro 2024? Ecco la classifica reparto per reparto: il vero paperone non gioca in serie A

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Il ciclo di Luciano Spalletti come ct dell’Italia ha raggiunto il suo primo banco di prova. Dopo aver ottenuto la qualificazione, che negli ultimi anni era sempre stata un capitolo spinoso per gli azzurri, è pronto a giocarsi Euro 2024 da campione in carica.

La formazione è stata modificata in parte rispetto al trionfo del 2021 con Roberto Mancini in panchina, con delle convocazioni che non hanno risparmiato critiche al commissario tecnico. Vediamo dunque chi sono i calciatori che dal 14 giugno (e si spera fino al 14 luglio) saranno in campo. Economicamente parlando c’è una evidente varietà, con i più ricchi che rientrano tra le fila di Inter e Juventus, anche se in cima alla classifica c’è un’altra squadra.

Italia, il più ricco della nazionale

Senza ombra di dubbio il calciatore dallo stipendio più elevato della nazionale di Spalletti a Euro 2024 è Gianluigi Donnarumma. Ha oggi 25 anni e ancora una lunga carriera dinanzi a sé. Nonostante ciò, è ormai da tanto uno dei protagonisti del calcio europeo. Il suo passaggio dal Milan al Psg gli ha provocato non poche problematiche con i tifosi rossoneri e, col tempo, ha fatto i conti anche con durissime critiche.

Tutto a causa del peso portato sulle spalle fin dalla sua prima stagione in serie A: l’essere un predestinato. Da sempre posto in competizione con i più grandi e per questo punito su giornali e social al primo errore.

Oggi è il capitano dell’Italia e risulta anche in cima a questa particolare classifica. Vanta infatti un contratto con il Paris Saint-Germain da ben 10 milioni di euro netti a stagione. Gli altri colleghi di reparto convocati, Meret (2 milioni), Provedel (2 milioni) e Vicario (2,5 milioni) non si avvicinano neanche al suo standard.

La difesa dell’Italia

L’Inter domina il monte ingaggi della difesa dell’Italia. Anche in questo caso, come per i portieri, la differenza è evidente. In testa c’è Alessandro Bastoni con i suoi 6,5 milioni di euro netti a stagione. Ecco gli altri:

  • Federico Dimarco: 4,2 milioni;
  • Gianluca Mancini: 4 milioni;
  • Giovanni Di Lorenzo: 3,5 milioni;
  • Matteo Darmian: 2,5 milioni;
  • Andrea Cambiaso: 2,4 milioni;
  • Federico Gatti: 1,4 milioni
  • Raoul Bellanova: 1,2 milioni;
  • Alessandro Buongiorno: 1 milione;
  • Riccardo Calafiori: 400.000 euro.

Il centrocampo dell’Italia

Stesso discorso vale per il centrocampo, dove Nicolò Barella dell’Inter guarda tutti dall’alto in basso con i suoi 5 milioni di ingaggio netti a stagione. Attualmente il calciatore è in fase di contrattazione con il club e lo stipendio pare possa salire a quota 6,5 milioni fino al 2029. Ecco gli altri:

  • Lorenzo Pellegrini: 4 milioni;
  • Jorginho: 3,7 milioni;
  • Bryan Cristante: 3,5 milioni;
  • Davide Frattesi: 2,8 milioni;
  • Nicolò Fagioli: 1,5 milioni;
  • Samuele Ricci: 1 milione;
  • Michael Folorunsho: 400.000 euro.

L’attacco dell’Italia

Differente invece il discorso per quanto riguarda l’attacco, con la Juventus a guidare il reparto sotto l’aspetto economico con Federico Chiesa. Al grande protagonista degli scorsi Europei vinti vanno 6 milioni di euro a stagione netti. Ecco gli altri:

  • Stephan El Shaarawy: 4 milioni;
  • Mattia Zaccagni: 3,5 milioni;
  • Gianluca Scamacca: 3,2 milioni;
  • Giacomo Raspadori: 3 milioni;
  • Riccardo Orsolini: 2 milioni;
  • Mateo Retegui: 1,8 milioni.

Quanto guadagna Spalletti

In questa panoramica di contratti, è naturale chiedersi quanto guadagni il commissario tecnico Luciano Spalletti. Questi è reduce personalmente dallo scudetto con il Napoli e, dopo aver goduto di un po’ di pausa, ha accettato la proposta di sedersi sulla panchina dell’Italia dopo il sorprendente addio di Mancini.

È ora intenzionato a dar seguito a un trionfo con un altro, proponendo un’Italia diversa, che sappia seguire le sue indicazioni come altri azzurri hanno fatto in tempi non troppo distanti. Ha firmato un contratto fino al 2026, l’anno del Mondiale, e saranno i risultati sul campo a decretarne un possibile rinnovo. Per lui uno stipendio da 3,2 milioni di euro a stagione.