Bonus mamma 800 euro, si può ancora richiedere: ecco le indicazioni Inps

C'è ancora tempo per richiedere il bonus Inps di 800 euro riconosciuto alle mamme

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

C’è ancora tempo per richiedere il cd. “bonus mamma domani“, ovvero il premio alla nascita riconosciuto dall’Inps in relazione all’evento “nascita avvenuta”, cui domande – come comunicato dall’Istituto – potranno essere acquisite per i nati fino al 28 febbraio 2022.

Sarà quindi possibile richiedere il bonus Inps da 800 euro, sostituito dall’Assegno Unico partire dal 1 gennaio 2022, per i bambini nati fino al 28 febbraio 2022 o adottati nel corso del 2021 (sempre che la richiesta venga effettuata entro i 12 mesi dalla nascita, adozione o affido pre-adottivo). L’Inps, nella circolare n. 23 del 9 febbraio 2022 relativa all’assegno unico con decorrenza 1° marzo 2022 ha infatti precisato che è lasciato intatto il diritto a beneficiare delle prestazioni familiari, tra cui – oltre il bonus mamme – anche il cd. “bonus bebé” (qui la guida su come richiederlo).

Bonus mamma domani: chi può richiederlo e come

Il premio alla nascita di 800 euro (cd. “bonus mamma domani“) viene corrisposto dall’Inps per la nascita o l’adozione di un minore, su domanda della futura madre al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo mese di gravidanza) o alla nascita, adozione o affidamento preadottivo.

La prestazione, nel 2021/2022 è rivolta alle donne in gravidanza o alle madri per uno dei seguenti eventi verificatisi a partire da gennaio 2021 ed entro il 28 febbraio 2022:

  • compimento del settimo mese di gravidanza;
  • parto, anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza;
  • adozione nazionale o internazionale del minore, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge 4 maggio 1983, n. 184;
  • affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza ai sensi dell’art. 22, c. 6, l. 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ai sensi dell’art. 34, l. 184/1983.

Il beneficio è concesso in un’unica soluzione per ogni evento (gravidanza, parto, adozione o affidamento) e in relazione a ogni figlio nato, adottato o affidato. Da marzo 2022, invece, sarà sostituito dall’assegno unico.

Bonus mamma domani, come fare domanda a febbraio (prima della scadenza)

Come già anticipato, le mamme in possesso dei requisiti richiesti dall’Inps possono ancora presentare domanda all’Inps e richiedere il bonus di 800 euro.

La domanda può essere inviata – dopo il compimento del settimo mese di gravidanza (inizio ottavo mese) oppure a nascita avvenuta o a seguito di uno degli altri eventi previsti dalla legge: adozione e affidamento preadottivo – tramite una delle seguenti modalità:

  • servizi telematici accessibili direttamente dalla richiedente, attraverso il servizio dedicato;
  • Contact Center (numero 803 164, gratuito da rete fissa, oppure 06 164 164 da rete mobile);
  • enti di patronato abilitati.

Se si sceglie di inviare la domanda online attraverso il servizio dedicato è possibile scaricare dal menu il manuale utente che descrive le funzionalità disponibili e la guida l’utente nella compilazione della domanda.

Con riferimento allo stesso minore, dovrà essere presentata un’unica domanda. Se è stata già presentata la domanda in relazione al compimento del settimo mese di gravidanza non si dovrà presentare ulteriore domanda alla nascita. Analogamente, il beneficio richiesto per l’affidamento preadottivo non può essere richiesto in occasione della successiva adozione dello stesso minore.

Nel caso si tratti di parto plurimo, la domanda se già presentata al compimento del settimo mese di gravidanza andrà presentata anche alla nascita con l’inserimento delle informazioni di tutti i minori necessarie per l’integrazione del premio già richiesto, rispetto al numero dei nati. Può essere presentata anche nell’ipotesi in cui la richiedente, pur avendo maturato i sette mesi di gravidanza non abbia portato a termine la gravidanza a causa di un’interruzione della stessa. In questo caso, la domanda dovrà essere corredata della documentazione comprovante l’evento.

Il padre potrà fare richiesta solo in caso di affidamento esclusivo, oppure per decadenza della potestà genitoriale, decesso o abbandono della madre. Le modalità di invio rimangono le stesse, attraverso il servizio dedicato.