Spotify è l’azienda leader nel mondo dello streaming musicale. Nata in Svezia nel 2006, da un’intuizione di Daniel Ek e Martin Lorentzon, nel 2017 ha registrato un fatturato di oltre 4 miliardi di dollari. Il 2020, però, è stato un anno duro per tante compagnie, compresa Spotify: nonostante un aumento degli abbonati ha annunciato infatti una perdita netta più che triplicata nel 2020, causata dalle elevate spese operative. Per rientrare, ha deciso di aumentare il prezzo degli abbonamenti. Ma non per tutti.
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Spotify, boom di abbonamenti ma perdite triplicate: cosa è successo
Spotify ha reso noto che la perdita netta, nel 2020, è stata pari a 581 milioni di euro. Nel 2019 la voce si era fermata a 186 milioni. Dall’altra parte, invece, ha registrato un notevole aumento di utenti attivi, ben 345 milioni nel 2020, un +27% rispetto al 2019, di cui 155 milioni erano abbonati paganti (+24%).
Oggi Spotify è disponibile in ben 93 Paesi, anche se è diffusa prevalentemente in Europa: nel continente, infatti, la compagnia conta il 40% degli abbonati. Vuole continuare a espandersi, per questo motivo ha acquistato la società di podcast Ringer. Al momento Spotify conta 2,2 milioni di titoli, più del triplo rispetto all’anno passato. Tra questi ci sono anche quelli del principe Harry (con la moglie Meghan) e dell’ex first lady Michelle Obama.
Come sono cambiati i conti nel 2023
Spotify, nel corso del tempo ha, comunque vada, continuato a crescere. Nel corso del quarto trimestre del 2023 – benché sia stato segnato dal taglio di 1.500 dipendenti – ha macinato record su record. Attualmente gli utenti mensili attivi risultano essere pari a 602 milioni: sono qualcosa come 28 milioni in più rispetto all’ultimo trimestre del 2022. Il servizio premium ha raggiunto quota 236 milioni, con una crescita di dieci milioni anno su anno.
Ecco i numeri del 2023 nel dettaglio:
- 602 milioni utenti attivi mensili, un milione in più rispetto alle previsioni;
- 28 milioni di utenti in più rispetto al quarto trimestre 2022 (+23%): seconda crescita di sempre per un quarto trimestre;
- gli abbonati ammontano a 236 milioni: sono un milione in più rispetto alle previsioni;
- +10 milioni rispetto al quarto trimestre 2022 (+15%);
- +31 milioni di nuovi abbonati nel corso di un anno (anche questo costituisce un record);
- audiolibri USA: gli utenti sono cresciuti di 200.000 unità;
- i ricavi hanno toccato quota 3,7 miliardi di euro, che corrisponda ad un +16% su base annua
- la perdita operativa si è attestata intorno ai 75 milioni di euro;
- il profitto operativo rettificato di 68 milioni di euro, più del doppio rispetto al terzo trimestre 2023.
Prezzo dell’abbonamento Premium: quanto costa adesso
Spotify continua a crescere per numero di utenti attivi, ma il suo modello di business registra perdite: la maggior parte delle entrate, infatti, è destinata alle case discografiche. Tantissimi utenti poi non sono abbonati e accettano l’intrusione della pubblicità: ma evidentemente i numeri non bastano per dare ossigeno ai bilanci.
Spotify ha quindi deciso, ampliata la base di utenti, di aumentare i prezzi, ma non per tutti. Il rincaro riguarderà gli utenti che hanno un abbonamento Family: il prezzo per usufruire di 6 account nel 2024 è pari a 17,99 euro al mese. Chi ha già attivato Spotify Family continuerà a pagare la stessa cifra per un mese, ma da quello successivo passerà al nuovo tariffario.
Andiamo a vedere cosa succede alle altre tipologie di abbonamenti Spotify Premium: l’account singolo costa 10,99 euro al mese. Per quelli Duo e Student, invece, il prezzo è rispettivamente di 14,99 e 5,99 euro al mese.
