Come calcolare la retribuzione lorda annua

Per gestire alla perfezione le finanze di casa è bene conoscere alla perfezione la RAL, ossia la retribuzione annua lorda. La troviamo sulla busta paga

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Se sei un dipendente, ogni mese riceverai una busta paga. Per comprendere a fondo i soldi che guadagni e come leggere i dati compresi su di essa, dovrai fare attenzione a tutte quelle piccole diciture che la compongono. Per esempio, sapresti individuare la tua retribuzione annua lorda? La trovi iscritta accanto all’acronimo “RAL” sulla tua busta paga. Ma procediamo con ordine e cerchiamo di capire come trovarla e, in caso, come calcolarla.

Il RAL non è un dato qualunque. Potrebbe infatti esserti molto utile per compilare la certificazione unica, ovvero il vecchio CUD. Se vuoi farlo in autonomia, dovrai essere a conoscenza di svariati dati presenti sulla busta paga. Non sempre la procedura è facile, e di solito consigliamo ai meno pratici di rivolgersi a un CAF o un commercialista che possa svolgere la pratica senza errori. Inoltre, conoscere la tua retribuzione annua lorda ti permetterà di gestire meglio le finanze di casa, organizzando le spese con più oculatezza. Scopri di più in questo articolo!

RAL: cos’è e come calcolarlo

Con il termine “RAL” si intende la retribuzione annua lorda, ovvero il totale della annuale retribuzione e di tutti gli elementi variabili ad essa collegati, considerate anche le trattenute fiscali e previdenziali. La retribuzione annua lorda è indicata dal complesso delle retribuzioni mensili lorde. Non c’è solo la retribuzione netta, ma anche le somme aggiuntive collegate alle ritenute fiscali e previdenziali a favore dell’INPS e per il pagamento dell’IRPEF.

Il calcolo si fa partendo non solo dall’importo dello stipendio mensile lordo indicato sulle varie buste paga, ma anche conoscendo il numero e l’importo delle varie mensilità. Queste informazioni si ricavano dalle buste paga e, facendo una previsione, dalla tipologia di contratto che si è sottoscritto al momento dell’assunzione. Ad esempio, è necessario tenere conto della tredicesima e della quattordicesima, se presenti, e andarle a sommare al valore complessivo.

In questo modo si può conoscere la propria retribuzione annua lorda, ovvero ancora al netto delle tasse. Se però vuoi conoscere l’importo netto mensile, l’operazione è inversa: sottrai l’importo lordo in busta paga, con tanto di contributi previdenziali e fiscali, oltre agli ulteriori bonus per gli straordinari mensili.

Puoi calcolare il RAL a mano sommando il numero di ore di lavoro e moltiplicandole per il loro valore economico, aggiungendo poi il calcolo dei contributi INPS e della ritenuta IRPEF. Naturalmente dovrai anche tenere conto degli straordinari, che non possono essere sottovalutati. Se non sei sicuro di poter calcolare un RAL accurato, puoi sempre aspettare la fine del mese (o il giorno in cui “arriva la busta”) e, paga in mano, andare da un sindacato o da un professionista per farti indicare il valore del RAL, il quale sarà presente in busta paga.

Come trovare il RAL sulla busta paga

Leggere una busta paga non è sempre facilissimo, specialmente se è stata redatta alla vecchia maniera o con strumenti leggermente antiquati. Il valore presente tiene conto della retribuzione lorda, dei contributi, delle tasse e infine ti permette di ottenere lo stipendio netto, valore che di solito è collocato in basso a destra.

Ricordati che tra i valori importanti troverai il “totale competenze”, ovvero il RAL; le trattenute, tra cui INPS, INAIL e altro, già scalati dal datore di lavoro; l’arrotondamento, una voce di pochi centesimi inserita per ragioni contabili, e il netto del mese, retribuzione al netto delle voci precedenti – ovvero la cifra che, a tutti gli effetti, finisce sul tuo conto in banca.

Se vuoi essere sicuro di leggere correttamente una busta paga, rivolgiti a un esperto. Tuttavia, di solito essa è composta da quattro maxi sezioni con cui dovresti prendere confidenza: la prima è l’anagrafica, ovvero la parte dei tuoi dati e di quelli dell’azienda. Sotto troverai le somme percepite dal lavoratore, ovvero la sezione con l’importo mensile lordo calcolato sulla base delle ore mensili lavorate, sulla qualifica e le normative da contratto.

Seguono le ritenute fiscali e previdenziali, che sono già state scalate dal datore di lavoro prima di arrivarti in busta, e infine troverai il calcolo delle presenze. Anche questo schema riepilogativo è importante per capire quanto lavoro hai svolto nel mese e determinare, accuratamente, il RAL, ovvero la retribuzione lorda annuale.