Europa autosufficiente, non più un miraggio: si può grazie all’energia delle onde

Il più grande generatore di energia che sfrutta il movimento delle onde è stato realizzato dall'azienda Ocean Energy e renderebbe l'Europa autosufficiente

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Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

L’azienda irlandese Ocean Energy ha sviluppato il più grande dispositivo al mondo per produrre energia dalle onde. Dopo aver testato con successo la tecnologia alle Hawaii, l’azienda coordinerà il progetto europeo Wedusea e costruirà un impianto da 1MW di potenza al largo delle coste della Scozia.

Si tratta di una innovativa tecnologia che produce energia elettrica in modo sicuro, sostenibile ed economico.

Il progetto Wedusea

Il progetto Wedusea (Wave energy demonstration at utility scale to enable arrays) si propone di mostrare la fattibilità tecnica ed economica dell’energia dalle onde su grande scala, al fine di facilitare l’adozione di questa tecnologia rinnovabile in grado di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili.

Wedusea fa parte del programma europeo Horizon Europe il cui scopo è quello di realizzare nuove soluzioni concrete per contrastare il cambiamento climatico e raggiungere gli obiettivi fissati dalle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.

Il progetto, del valore di 19,6 milioni di euro, è stato finanziato per la metà da Horizon Europe, per 5,3 milioni dalla britannica Innovate UK e per il restante da imprese private. Della durata di quattro anni, vede la partecipazione di 14 aziende e università di Irlanda, Regno Unito, Germania, Francia e Spagna.

La più grande fonte di energia non sfruttata al mondo

Con un’incredibile risorsa globale, l’energia delle onde ha il potenziale per essere la più grande fonte di energia in grado di sfruttare la forza del mare. Secondo il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), la produzione annuale potenziale a livello mondiale è di 29.500 TWh. Si tratta di quasi dieci volte il consumo annuale di elettricità dell’Europa, pari a 3.000 TWh.

L’energia delle onde può fornire una produzione di energia su scala industriale e funziona molto bene in combinazione con altre fonti rinnovabili come l’eolico. È anche un’alternativa pulita ed efficace all’inquinante e costoso diesel per le isole remote e le industrie offshore, come gli allevamenti ittici o le piattaforme petrolifere e del gas.

Come funziona

Le tecnologie per l’energia delle onde catturano il movimento delle onde dell’oceano e del mare e lo utilizzano per creare energia, in genere elettrica. La quantità di energia creata dipende dalla velocità, dall’altezza e dalla frequenza dell’onda, oltre che dalla densità dell’acqua.

Le onde sono create dal vento che si muove sulla superficie dell’oceano, ma continuano anche dopo che il vento si è calmato. Questa complementarità rende l’energia delle onde il partner perfetto per l’energia eolica, in quanto estende notevolmente la produzione di energia.

Le tecnologie dell’energia del moto ondoso

Attualmente esistono diverse tecnologie per l’energia delle onde. Sono progettate per sfruttare l’energia delle onde in ambienti diversi.

  • Assorbitore di punti: è una boa galleggiante che assorbe energia attraverso il movimento delle onde sulla superficie dell’acqua.
  • Convertitore di sovratensione oscillante: è montato sul fondo marino in acque meno profonde e sfrutta l’energia delle onde con un lembo oscillante.
  • Colonna d’acqua oscillante: è una struttura cava parzialmente sommersa che è aperta all’acqua di mare sotto la superficie e si collega a una turbina d’aria sopra attraverso una camera. Mentre le onde salgono e scendono, l’aria nella camera viene spinta avanti e indietro attraverso la turbina ad aria, generando energia.

Come funziona il progetto Wedusea

Wedusea sfrutta il generatore creato da Ocean Energy denominato OE35, ed è il più grande dispositivo di energia a onde fluttuanti al mondo. Il dispositivo, galleggia sulla superficie del mare e, grazie a una parete inferiore aperta verso l’acqua, incorpora aria all’interno del generatore. Le onde che si infrangono contro l’apertura sommersa fanno oscillare l’acqua e spingono l’aria intrappolata verso una turbina per generare elettricità.

I vantaggi dell’energia del moto ondoso

Le installazioni marine e oceaniche, se ben progettate e costruite, rispetto ad altre infrastrutture, hanno meno probabilità di impattare negativamente sulla biodiversità e al tempo stesso evitano del tutto di gravare sui suoli che sono già danneggiati da altri impianti e dalla cementificazione.

L’altro grande vantaggio è che, rispetto ad altre fonti di energia rinnovabile, come ad esempio quella eolica, quella del mare è una fonte energetica molto più affidabile, infatti, le maree e le correnti oceaniche sono prevedibili e sono in grado di garantire energia costante e continua 24 ore su 24, a differenza di quella solare.

I progetti sull’energia da moto ondoso

Molti Paesi stanno sviluppando tecnologie che sfruttano le onde del mare, tra cui Australia, Cina, Danimarca, Italia, Corea, Portogallo, Spagna, Regno e Stati Uniti. La US Energy Information Administration ha calcolato che le intorno onde alle coste degli Stati Uniti potrebbero fornire il 64% dell’elettricità del Paese.