I “super” maiali minacciano il mondo: allarme per nuovo virus

I "super" maiali sono una nuova minaccia per la sanità globale? L'allarme dagli Usa sulla specie in grado di creare nuovi virus letali per l'uomo e non solo

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Redazione

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Dopo gli oltre tre anni di pandemia, col Covid-19 che ha terrorizzato il mondo intero e messo in ginocchio la sanità di numerosi Paesi in tutti i Continenti, nessun virus è ormai più sottovalutato. Quando c’è il sentore di una nuova minaccia, infatti, il campanello d’allarme risuona ben chiaro per mettere in allerta tutti quanti. E le sirene che provengono oggi dagli Stati Uniti si sentono forti anche in Europa, dove negli ultimi giorni non si fa altro che parlare di una nuova minaccia sanitaria che potrebbe arrivare dai “super maiali“. Ma cosa sono?

Cosa sono i “super maiali”

Nelle ultime settimane, infatti, dagli Usa risuona l’allarme dei super maiali, una minaccia non di poco conto in arrivo dal Canada. Non bastassero le minacce e le tensioni internazionali con la Russia riguardanti la guerra in Ucraina, gli States sono allarmati da una nuova possibile minaccia sanitaria che arriva dal Paese confinante. Secondo quanto trapela da Washington, infatti, una nuova specie potrebbe veicolare dei virus letali per l’uomo.

Si tratta dei cosiddetti “super maiali”, una nuova razza che resiste anche alle più rigide condizioni climatiche. Per chi non sapesse nulla di questo animale, parliamo di un incrocio tra il maiale domestico e il cinghiale effettuato intorno anni Ottanta in Canada per avere bestiame che avesse una resa di carne più alta. Il risultato, però, ha visto crescere una specie sempre più forte e resistente, capace di sopravvivere anche in condizioni di -50° gradi e di pesare oltre 220 chili.

Animali che con la loro stazza e fame minacciano anche l’ambiente e il territorio dove vivono. Abili predatori, i super maiali stanno infatti provocando gravi ripercussioni sul territorio canadese e mietendo vittime tra cerbiatti e animali selvatici. Secondo le stime del governo statunitense sul territorio ci sarebbero attualmente circa 6 milioni di esemplari che ogni anno provocano devastazione per 1 miliardo e mezzo di dollari. Ad essere distrutti dalla loro furia sono campi coltivati e alberi, oltre a un sensibile aumento dell’inquinamento delle acque (qui vi abbiamo parlato di un nuovo virus che ci minaccia).

La minaccia dei suini

Ma ciò che preoccupa maggiormente è il rischio legato ai virus che i maiali potrebbero trasmettere all’uomo. Questi animali, infatti, sono un vero e proprio ricettacolo di malattie che possono anche essere letali per l’uomo. Secondo quanto riferito da National Geographic questi animali sarebbero potenzialmente in grado di creare un nuovo virus influenzale, capace di diffondersi tra le persone (qui vi abbiamo parlato del virus “zombie” nei piccioni).

Dopo le voci sul pipistrello di Wuhan per il Covid-19, i super maiali saranno da considerare una futura minaccia? L’augurio è che si possa trovare una soluzione, con studi mirati provenienti dagli States e non solo. Il dottor Ryan Brook, a capo del progetto di ricerca condotto dall’Università canadese di Saskatchewan sui maiali selvatici, ha spiegato al Guardian che sono in corso degli studi su alcuni metodi per cercare di neutralizzare la specie pericolosa. Si tratterebbe del metodo del “maiale Giuda”, ovvero l’esemplare traditore che dotato di un collare Gps, viene rilasciato in natura sperando che si unisca al branco considerato pericoloso. Un metodo criticato dagli animalisti, con Brook che ha sottolineato: “Sembra che siano qui per restare”.