In occasione della Giornata delle Forze Armate, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha delineato le nuove priorità del suo dicastero. Ha sottolineato l’urgenza di potenziare l’organico militare e aggiornare la normativa che ne regola la struttura. “La legge 244 dobbiamo buttarla via. Lo spirito con cui è nata è morto. Il personale va aumentato e servono garanzie a tutela del personale”, ha dichiarato Crosetto durante il suo intervento presso il Comando Operativo di Vertice Interforze. Parallelamente al dibattito politico, il settore della Difesa continua a investire in programmi di ammodernamento. L’Italia si prepara quindi ad un eventuale conflitto.
I corazzati cingolati e le parole di Crosetto
La joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, denominata Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, ha annunciato la firma di un contratto per la fornitura di 21 veicoli corazzati cingolati A2CS Combat destinati all’Esercito italiano. Intanto Guido Crosetto dichiara che l’attuale legge, che fissa il limite massimo del personale della Difesa a 170mila unità, non risponde più alle esigenze di un contesto internazionale in rapido cambiamento. Il ministro ha insistito sulla necessità di una riforma complessiva delle Forze Armate, aggiungendo: “Serve una riforma, ma non la considero la riforma del ministro della Difesa: in Parlamento parleranno le Forze armate e non un sottosegretario o ministro”.
Strade sicure, Crosetto propone il rientro dei militari
Un altro punto centrale del discorso del ministro riguarda l’operazione Strade sicure, lanciata nel 2008 e prorogata nel tempo. Crosetto ha espresso l’intenzione di ridimensionare o eliminare il progetto che impiega attualmente circa 6.800 militari nel presidio del territorio. “È arrivato il momento di tornare indietro. Quando penso ai militari in strada, penso che dovremmo aumentare le forze di polizia per riportare i militari al loro lavoro originario”, ha spiegato.
La proposta ha immediatamente suscitato un acceso dibattito politico. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha replicato: “Mi spiace contraddire il mio amico Crosetto, ma risulta tra i provvedimenti più apprezzati dall’opinione pubblica. Occorrerebbe non solo confermare ma anzi ampliare l’operazione, ripristinando il pattugliamento misto di militari e forze dell’ordine”.
Anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha rassicurato sul mantenimento del dispositivo, mentre Igor Iezzi della Lega ha proposto di aumentare il contingente di almeno mille unità, definendo l’operazione “un presidio di sicurezza prezioso per tutto il territorio italiano”.
Difesa e sicurezza nel contesto internazionale
Nel suo intervento, Crosetto ha ricordato come il ruolo della Difesa vada oltre la dimensione militare: “La Difesa è come l’aria, fin quando non serve non si vede, ma quando manca si capisce la sua necessità”. Il ministro ha sottolineato che le guerre del XXI secolo non si combattono solo sul terreno, ma anche “nello spazio, nel cyberspazio e nella dimensione cognitiva”, con forme di guerra ibrida che coinvolgono informazione e tecnologia.
Il tema della sicurezza nazionale assume così una connotazione più ampia, che comprende la difesa digitale, la protezione delle infrastrutture critiche e la collaborazione tra istituzioni e cittadini. “Essere la forza che unisce significa proteggere in tutti i sensi del termine: esserci dove c’è bisogno, sostenere le comunità, garantire sicurezza e soccorso con competenza e dedizione”, ha affermato Crosetto.