Malattia X, l’Oms avverte: Paesi impreparati alla prossima pandemia. Il parere di Ilaria Capua

La virologa ha condiviso i timori dell'Organizzazione mondiale sulla nuova malattia che, anche se non ancora conosciuta, provocherà la prossima pandemia

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Non è questione di se, ma di quando arriverà. Non usa giri di parole la virologa Ilaria Capua per commentare l’allerta dell’Oms sulla prossima pandemia: “Sì arriverà” ha confermato la studiosa. L’Organizzazione mondiale della Sanità  è tornata ad alzare il livello dell’attenzione sull’incombente malattia “X” che, nonostante sia ancora sconosciuta, è attesa da tutta la comunità scientifica come nuovo morbo destinato a diffondersi in tutto il mondo e che, secondo le stime dell’Oms, potrebbe essere 20 volte più letale del Covid-19.

L’avvertimento dell’Oms

“Tutti gli anni l’Oms stila una lista delle malattie emergenti. Abbiamo inserito Mers, Zika, Ebola. Ma abbiamo detto anche che ci sono cose che potrebbero succedere e che oggi non conosciamo. Gli ha abbiamo dato il nome di ‘malattia X’” aveva spiegato il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in uno degli ultimi interventi sul tema.

Il numero uno dell’Organizzazione mondiale della Sanità è tornato a ribadire l’allarme per una nuova pandemia, sottolineando che “allo stato attuale delle cose, il mondo resta impreparato per la prossima ’Malattia X’ e per la prossima pandemia. Se accadesse domani, ci troveremmo ad affrontare molti degli stessi problemi che abbiamo dovuto affrontare con il Covid-19″ (qui avevamo già parlato del rischio della malattia X, che potrebbe causa 50 milioni di morti).

Nel suo discorso in occasione del World Governments Summit di Dubai, Tedros ha riaffermato che “è possibile, o addirittura probabile, che dovremo affrontare un’altra pandemia nel corso della nostra vita. Non possiamo sapere quanto lieve o grave potrebbe essere, ma possiamo essere pronti” (qui i timori per i contagi della Dengue in Brasile mentre qui abbiamo riportato la circolare del ministero della Salute italiano sui sintomi della Dengue e come riconoscerla).

Il parere di Ilaria Capua

Una preoccupazione condivisa dalla virologa Ilaria Capua che, a margine di un recente evento sulla salute a Milano, ha confermato le previsioni della comunità scientifica.

“Anche se guardiamo solo alle pandemie influenzali e non mettiamo altre infezioni nel calderone, per quello che sappiamo nell’ultimo secolo – dal 1900 al 1999 – ce ne sono state tre” è stata l’analisi della scienziata rientrata in Italia dopo anni di ricerche negli Usa, per assumere il ruolo di Senior Fellow of Global Health alla Johns Hopkins di Bologna.

“Facendo i conti, le pandemie influenzali arrivano ogni 11-40 anni, quindi un’altra pandemia ci sarà. Potrà essere causata da un virus influenzale, che è uno dei principali indagati, o potrà essere causata da altri virus. Ma ci sarà”, ha spiegato Capua,

“Quello che proprio dobbiamo fare è prepararci, perché sennò non possiamo ritenerci Homo sapiens, ma passiamo direttamente alla categoria ‘Homo stupidus'”, è commento della scienziata.

Anche a livello individuale, l’invito della virologa è a “non dimenticare. Penso alla fobia delle mascherine. Io quando ero negli Stati Uniti avevo le mascherine a casa. Da sempre. Perché sapevo che una pandemia sarebbe arrivata, e sapevo che quando sarebbe arrivata le mascherine non si sarebbero trovate”.

La scienziata evidenzia, dunque, “l’importanza di prepararsi. E si sa cosa bisogna fare. Non è una questione di dire ‘oddio, da dove comincio'”. “Prepararsi, non dimenticare e continuare ad applicare atti virtuosi tipo lavarsi le mani, un gesto che già adesso si fa di meno” è l raccomandazione di Ilaria Capua.