Dengue in Italia: come riconoscere i sintomi e cosa fare. La circolare del Ministero della Salute

La circolare ministeriale suggerisce di disinfettare soprattutto i velivoli provenienti dal Brasile perché lì i casi stanno aumentando esponenzialmente. A breve disponibile anche il vaccino

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Il Ministero della Salute ha lanciato un’allerta sanitaria riguardante la diffusione della Dengue, esortando a disinfestare principalmente i voli provenienti dal Sud America, soprattutto dal Brasile, dove in questo momento imperversa un’epidemia di questa malattia virale trasmessa dalle zanzare.

Cos’è la Dengue: i sintomi

Come spiega l’Iss, la Dengue è causata da quattro virus molto simili ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare, che hanno a loro volta punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Normalmente il virus provoca febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. Ci possono essere anche mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. Tuttavia, in casi rari, la malattia può svilupparsi sotto forma di febbre emorragica con emorragie gravi da diverse parti del corpo, che possono causare veri e propri collassi e, in casi rari, risultare fatali.

I sintomi tipici sono invece spesso assenti nei bambini. La diagnosi è normalmente effettuata in base ai sintomi, ma può essere più accurata con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue.

Per ridurre il rischio di epidemie di Dengue, il mezzo più efficace è la lotta sistematica e continuativa alla zanzara che funge da vettore della malattia. Attualmente sono allo studio una serie di vaccini.

La circolare del Ministero della Salute

In una circolare sull’innalzamento livello di allerta relativamente alla diffusione della Dengue presso i punti di ingresso italiani, il Ministero ha sollecitato una serie di azioni preventive volte a evitare la diffusione della malattia sul territorio. Tra le raccomandazioni, si suggerisce di disinfestare gli aeromobili e di valutare l’opportunità di attuare interventi straordinari di sorveglianza e disinfestazione.

Secondo quanto riportato dalla direzione della Prevenzione del Ministero, diventa prerogativa essenziale mantenere elevato il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori e delle merci provenienti dai Paesi a rischio. In particolare, viene sottolineata l’importanza di garantire che le aree aeroportuali e portuali e i loro dintorni siano privi di fonti di infezione e contaminazione, compresi roditori e insetti.

Inoltre, il Ministero ha comunicato che saranno prese scorte di vaccini per fronteggiare eventuali emergenze. Queste misure preventive mirano a proteggere la popolazione italiana dall’eventualità di un’epidemia di Dengue.

Il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria presso il Ministero della Salute Francesco Vaia ha sottolineato l’importanza di mantenere la vigilanza e l’attenzione su questa situazione, considerando il crescente numero di casi di Dengue a livello globale. La circolare poi ricorda: “A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, su disposizione del direttore generale, Francesco Vaia, si invitano gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti”.

Febbre Dengue: emergenza in Brasile e in Europa

I recenti dati confermano un preoccupante aumento dei casi di Dengue in Brasile. Con 512.353 casi probabili di Dengue registrati, di cui 75 confermati come decessi e altri 350 sotto inchiesta, ci si interroga quando ci sarà una battuta d’arresto. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i casi di Dengue sono quadruplicati, con oltre il 50% dei contagiati che non sviluppa sintomi, contribuendo così alla cosiddetta “trasmissione silenziosa” della malattia.

Questo fenomeno sembra analogo a quanto accaduto durante la pandemia di Covid-19, poiché il numero crescente di contagiati asintomatici è cruciale per la diffusione dell’epidemia. Secondo le ricerche condotte presso la Fondazione Oswaldo Cruz, oltre il 50% delle persone infette non mostra alcun sintomo di malattia. Con l’arrivo dei festeggiamenti del Carnevale, che attraggono migliaia di persone per le strade, c’è il timore che la crisi possa ulteriormente aggravarsi.

In particolare, la città di Rio de Janeiro, nota per essere proprio in questo momento dell’anno il cuore pulsante della cultura del Carnevale, ha registrato un aumento del 56% dei contagi nell’ultima settimana rispetto alla precedente. In Europa, l’Italia ha registrato il più alto numero di casi di Dengue, seguita da Francia e Spagna.

Il vaccino

Un importante passo avanti nella prevenzione della febbre Dengue è stato compiuto con l’approvazione del vaccino in Italia lo scorso settembre da parte dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Da quanto comunicato, il vaccino sarà disponibile presso l’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma a breve, probabilmente già dalla prossima settimana.

Ciò che rende questo vaccino particolarmente vantaggioso è il fatto che può essere somministrato anche a coloro che non hanno avuto una precedente esposizione al virus, eliminando la necessità di eseguire un test pre-vaccinale. Inoltre, l’immunizzazione completa può essere raggiunta con soli due dosaggi.