Zan e Di Biase (Pd), inchiesta di Report: “Loro società milionarie grazie ai Pride”

L’onorevole Alessandro Zan risulta titolare di una società che incassa oltre un milione di euro dai festival Lgbtqia+

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Due figure prominenti del Partito Democratico, entrambe vicine a Elly Schlein, si trovano al centro di indagini giornalistiche condotte nell’ultima puntata di Report. Si tratta di Alessandro Zan, deputato fortemente legato alle tematiche LGBTQIA+ e principale promotore del disegno di legge a lui dedicato, e Michela De Biase, impegnata nella promozione della parità di genere e moglie dell’ex ministro Dario Franceschini. Entrambi sono coinvolti in problematiche legate al conflitto di interesse rispetto alle rispettive battaglie politiche, in relazione alle loro attività imprenditoriali.

L’azienda di Zan

Dopo aver puntato i fari sui casi La Russa e Berlusconi, questa volta report si concentra sulle attività finanziarie di Alessandro Zan; secondo la trasmissione, il deputato dem è attualmente socio di maggioranza della società Be Proud Srl, organizzatrice del Pride Village di Padova, un festival LGBTQIA+ che ha ospitato anche Elly Schlein nell’ultima edizione e che ha registrato un incasso superiore a un milione di euro. Durante l’inchiesta condotta da Sigfrido Ranucci su Report, a Zan è stata posta la domanda se il Pride Village fosse considerato un evento a fini commerciali e se ciò costituisse un conflitto di interessi con la sua attività politica.

Nella clip, Zan ha risposto affermando che l’evento è concepito in modo tale che tutti i profitti siano reinvestiti nell’iniziativa, negando l’esistenza di guadagni personali. Ha anche precisato di aver prestato il suo nome per contribuire all’iniziativa, sottolineando che lo fa a titolo gratuito e con uno spirito di servizio. Be Proud ha effettuato un versamento di 50 mila euro alle casse del Partito Democratico.

Secondo quanto riportato da Report, la società B-Proud Srl è stata costituita con un capitale iniziale di tremila euro, con la partecipazione di tre soci, tra cui Alessandro Zan. Dai bilanci analizzati, emerge che nel 2022 la B-Proud ha registrato un fatturato di €1.322.803, con una perdita di €934. Nel 2021, il fatturato è stato di €148.311, con un utile di €117.401, mentre nel 2020 la B-Proud Srl aveva fatturato €333.726, con una perdita di €119.837. Report sottolinea che Alessandro Zan figura come amministratore unico e socio di maggioranza della B-Proud.

Le accuse a Michela Di Biase

Nel reportage curato da Lorenzo Vendemiale e Carlo Tecce, a Michela Di Biase viene contestato di aver istituito anticipatamente una società dedicata alla consulenza per la certificazione della parità di genere, denominata Obiettivo 5, nella quale detiene una quota del 25%. Report suggerisce l’ipotesi che questo tempismo sia stato favorito dalle sue connessioni politiche, ovvero aver avuto conoscenza in anticipo, nel 2021, dell’emanazione di una legge appositamente dedicata. Sul sito di Obiettivo 5 si afferma che l’azienda “si impegna affinché la parità di genere sia principio fondamentale per una società inclusiva e sostenibile, dove successo economico e benessere sociale vadano di pari passo.

Obiettivo Cinque supporta le imprese a promuovere e sostenere un impegno concreto per una società inclusiva”. Nel portafoglio clienti dell’azienda figurano importanti aziende quali Novartis, Gucci, Philip Morris, Generali, Ibl Banca e Comin & Partners.

La replica di Zan

Dopo la pubblicazione del servizio, Zan ha parlato su Twitter: «Mi sono sempre messo a disposizione come volontario e a titolo gratuito, come confermano le mie dichiarazioni obbligatorie annuali alla Camera dei Deputati. La società serve esclusivamente a organizzare la manifestazione, i cui incassi vengono ogni anno utilizzati per consentire la realizzazione e la sostenibilità della manifestazione stessa. Ringrazio Report per avermi dato l’occasione di spiegare in modo esaustivo».