Sondaggi politici, FdI non cresce: la Sardegna mette alla prova la maggioranza

Fratelli d'Italia rimane il primo partito in Italia, nonostante il piccolo calo, ma la maggioranza trema per gli esiti delle elezioni regionali

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Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

La situazione è stabile. Lo dicono i sondaggi politici che identificano Fratelli d’Italia come il partito a cui andrebbero più voti se si andasse oggi alle urne. Ma tutto potrebbe cambiare molto presto e dalle intenzioni di voto si passerà presto ai fatti. Sono infatti giorni roventi per il centrodestra: fervono i preparativi per gli appuntamenti con gli elettori che potrebbero far barcollare il Governo.

Supermedia YouTrend/Agi: chi sale e chi scende

La prima Supermedia di YouTrend e Agi del 2024 calcola la media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto, con le rilevazioni realizzate dal 4 al 17 gennaio. Prende in considerazione i dati forniti da Eumetra, Euromedia, Noto, SWG e Tecnè.

Ad aprire l’ideale classifica dei partiti più apprezzati dagli italiani è, come già detto, Fratelli d’Italia, che ha un vantaggio netto sulle altre forze politiche. Nonostante gli scandali in Italia e la difficile situazione geopolitica internazionale, il consenso per Giorgia Meloni rimane sostanzialmente immutato, anche se si registra un lieve calo.

Anche la fotografia del panorama delle opposizioni non mostra particolari variazioni: Partito Democratico e Movimento 5 Stelle sono stabili al secondo e al terzo posto della lista dei partiti che prenderebbero più voti se si andasse alle urne oggi.

Nessuna sorpresa anche per le altre entità politiche. La Lega si mantiene sui livelli dell’anno appena concluso e Forza Italia mostra i segni di una tiepida e lenta risalita. Crescono, di poco, anche gli altri moderati, con Azione e Italia Viva in crescita, anche se insieme non arrivano a un punto percentuale in più. L’Alleanza Verdi e Sinistra Italiana è in calo.

Le percentuali delle intenzioni di voto nei sondaggi politici

Di seguito le preferenze espresse dagli italiani rispetto a ogni lista e il confronto con l’ultima Supermedia YouTrend e Agi del 2023, quella del 28 dicembre:

  • Fratelli d’Italia: 28,7% (-0,1%);
  • Partito Democratico: 19,3% (=);
  • Movimento 5 Stelle: 16,4% (+0,1%);
  • Lega: 8,8% (=);
  • Forza Italia: 7,5% (+0,4%);
  • Azione: 3,9% (+0,1%);
  • Alleanza Verdi e Sinistra Italiana: 3,4% (-0,3%);
  • Italia Viva: 3,3% (+0,3%);
  • +Europa: 2,4% (-0,1%);
  • Italexit: 1,6% (=);
  • Unione Popolare: 1,3% (-0,1%);
  • Noi Moderati: 1,0% (-0,1%).

Complessivamente il centrodestra guadagna terreno a discapito del centrosinistra, anche se è il Terzo Polo a guadagnare una percentuale maggiore di preferenze. Di seguito i potenziali voti per ogni coalizione parlamentare secondo i sondaggi politici:

  • Centrodestra: 46,1% (+0,2%);
  • Centrosinistra: 25,1% (-0,4%);
  • Movimento 5 Stelle: 16,4% (+0,1%);
  • Terzo Polo: 7,2% (+0,4%);
  • Italexit: 1,6 (=);
  • Altre coalizioni: 3,6 (-0,3).

Nodo regionali: Sardegna primo banco di prova

Ci aspetta un anno di elezioni, con le regionali che inizieranno molto presto. Il primo banco di prova sarà la Sardegna, dove si voterà tra poco più di un mese, il 25 febbraio. Faranno seguito l’Abruzzo, il 10 marzo, e Basilicata, Piemonte e Umbria, che si dovrebbero recare ai seggi nel fine settimana di sabato 8 e domenica 9 giugno, coincidendo con le altrettanto attese elezioni europee.

Tutte e cinque le regioni sono guidate dalla coalizione della maggioranza, e anche solo una sconfitta potrebbe avere forti ripercussioni sulla tenuta dell’Esecutivo a livello nazionale. Perdere una regione potrebbe voler dire non essere riusciti a instaurare un rapporto di fiducia con gli elettori a livello locale e non poter contare su una classe dirigente ben radicata sul territorio.

Da Oristano, dove si è tenuto il Consiglio nazionale del Partito Sardo d’Azione, è arrivato il dietrofront di Christian Solinas, indagato per corruzione. L’attuale presidente della Regione Sardegna, alleato della Lega, ha ritirato la propria candidatura e i sardisti hanno annunciato di voler sostenere Paolo Truzzu, primo cittadino di Cagliari ed esponente di Fratelli d’Italia. Sull’isola, insomma, Giorgia Meloni ha già battuto Matteo Salvini, ma l’ultima parola spetterà agli elettori.