Nei sondaggi politici Meloni cala al 28,9%, cosa accadrebbe se si votasse oggi?

I sondaggi elettorali certificano un brusco calo dei consensi per Fratelli d'Italia: una settimana fa sfiorava il 31% e oggi è al 28,9%. Pd a quota 22,7% e M5S al 12,1%

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 5 Aprile 2025 10:12

Doveva succedere, ed è successo: gli equilibrismi della premier Giorgia Meloni in merito ai dazi Usa e al ruolo dell’Ue nella guerra Russia-Ucraina alla fine hanno confuso l’elettorato, che ha punito Fratelli d’Italia con un -0,8%. Il primo partito cala così al 28,9%. Ancora oggi la premier ripete:

Nessun allarmismo sui dazi, serve diplomazia.

Se FdI piange a causa delle insicurezze degli italiani, il Partito democratico non ride, calando del -0,2% e andando così al 22,7%. Il Pd sconta la sfiducia incassata da Elly Schlein da parte dei suoi europarlamentari in merito al piano Rearm Europe: la segretaria era contraria, i suoi colleghi favorevoli.

Sul podio dei grandi partiti, l’unico a sorridere è il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che con il +0,3% sale al 12,1%.

Chi sale e chi scende nei sondaggi oggi

Le seguenti percentuali sono tratte dalla Supermedia Youtrend realizzata per Agi e rispecchiano le intenzioni di voto degli aventi diritto al giorno 3 aprile 2025.

La rilevazione traccia la media degli ultimi 15 giorni, mettendola a confronto con i sondaggi elettorali usciti due settimane prima (qui, invece, è possibile trovare i numeri dei sondaggi politici relativi alla scorsa settimana):

  • Fratelli d’Italia – 28,9% (-0,8%);
  • Partito Democratico – 22,7% (-0,2%);
  • Movimento 5 Stelle – 12,1% (+0,3%);
  • Forza Italia – 9,3% (-0,1%);
  • Lega – 8,8% (0,2%);
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 6,2% (+0,1%);
  • Azione – 2,9% (-0,1%);
  • Italia Viva – 2,4% (+0,1%);
  • +Europa – 1,8% (-0,2%);
  • Noi Moderati – 0,9% (-0,2%).

La Supermedia Youtrend ha elaborato le intenzioni di voto facendo la quadra fra una serie di sondaggi elettorali: Demopolis (data di pubblicazione 26 marzo), Emg (30 marzo), Ipsos (29 marzo), Piepoli (22 marzo), Swg (24 e 31 marzo) e Tecnè (21 e 29 marzo e 1 aprile).

La Supermedia di YouTrend e Agi con le percentuali dei partiti
Fonte: Youtrend/Agi
La Supermedia di YouTrend e Agi con le percentuali dei partiti.

Il confronto tra le coalizioni

Al 3 aprile 2025 la situazione delle coalizioni è la seguente:

  • centro-destra – 47,9%;
  • centro-sinistra – 30,7%;
  • Movimento 5 Stelle – 12,1%;
  • Terzo Polo – 5,2%;
  • altri – 4,1%.

La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:

  • centro-destra – 46,4%;
  • centro-sinistra – 32,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 9,8%;
  • Terzo Polo – 7,1%;
  • altri – 4,7%.

Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:

  • centro-destra – 43,8%;
  • centro-sinistra – 26,1%;
  • Movimento 5 Stelle – 15,4%;
  • Terzo Polo – 7,8%;
  • altri – 6,9%.

Chi vincerebbe se si votasse oggi

Se oggi si tornasse alle urne ci ritroveremmo una situazione fotocopia rispetto a quella prodotta dalle elezioni politiche del 25 settembre 2022, con l’asse di centro-destra al 47,9% e i partiti di centro-sinistra al 30,7%.

Il campo largo, se venisse riesumato, (Pd + M5S) varrebbe il 42,8%.

Tutte le opposizioni unite, che qualcuno ama definire Campo larghissimo, varrebbero il 48%.

Chi resterebbe fuori dal Parlamento

Se si votasse oggi, la legge elettorale Rosatellum lascerebbe fuori dal Parlamento tutti quei partiti che, senza partecipare a coalizioni, non raggiungono il 3%:

  • salvi Fratelli d’Italia, Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega e Alleanza Verdi e Sinistra;
  • fuori dal Parlamento Azione, Italia viva, +Europa e Noi Moderati.

L’astensionismo

Il partito del non voto è sempre fortissimo nei sondaggi politici: secondo la rilevazione di Euromedia Research per Porta a Porta (6 marzo) gli indecisi sommati a chi sceglie la via dell’astensionismo valgono il 47,5% dell’elettorato.

Tirando le somme, tutte le cifre espresse in precedenza non vanno riferite al 100% degli aventi diritto di voto, ma al 52,5%.

Facendo un esercizio di fantasia, e considerando i risultati dei sondaggi tradizionali come un prodotto lordo al quale dover togliere l’astensionismo, ecco il peso netto di ciascun partito italiano:

  • Astensione – 47,5%;
  • Fratelli d’Italia – 15,2%;
  • Partito Democratico – 11,9%;
  • Movimento 5 Stelle – 6,4%;
  • Forza Italia – 4,9%;
  • Lega – 4,6%;
  • Alleanza Verdi e Sinistra – 3,3%;
  • Azione – 1,5%;
  • Italia Viva – 1,3%;
  • +Europa – 0,95%;
  • Noi Moderati – 0,47%.