Parigi 2024, cos’è la tregua olimpica che chiede Macron

Il presidente Macron ha inoltre ipotizzato differenti piani da attuare per la cerimonia inaugurale, a seconda del rischio terrorismo rilevato

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Sarebbe impensabile ignorare l’attuale situazione geopolitica globale nel corso dell’organizzazione degli ultimi dettagli delle Olimpiadi 2024 di Parigi. La Francia ha già sopportato le ferite di atti violenti e devastanti, che resteranno indelebili nella storia del Paese e dell’Europa.

Macron si dice pronto ad attuare differenti scenari alternativi, che vengono preparati attualmente in parallelo. Il presidente francese ne ha parlato nel corso di un’intervista su Bfmtv e Rmc Sport. Parole che hanno destato alcune polemiche e generato un quesito: cos’è la tregua olimpica che intende ottenere?

Parigi 2024, rischio terrorismo

Non ha apprezzato le parole del presidente Macron la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo. In relazione alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi lei conosce soltanto il piano A, ha spiegato alla stampa. A lungo Macron ha negato la possibilità di attuare un programma alternativo ma il 15 aprile ha deciso di parlare chiaro.

L’escalation di tensioni in Medio Oriente lo ha spinto ad annunciare un piano B e anche un piano C. Ciò potrebbe concretizzarsi in una cerimonia delle Olimpiadi 2024 limitata allo Stade de France o al Trocadero. Addio alla Senna, dunque, anche se non è ancora ufficiale: “Faremo un’analisi in tempo reale”.

Verrà istituito un perimetro di sicurezza con giorni d’anticipo, sulla base delle indicazioni ottenute attraverso le risorse dell’intelligence. Rispondendo a un’ascoltatrice in diretta, ci ha tenuto a sottolineare come la cerimonia inaugurale sarà così blindata e controllata da risultare l’area più sicura di tutta Parigi.

Cos’è la tregua olimpica

Il presidente Macron ha inoltre dichiarato di voler lavorare a una “tregua olimpica” per Parigi 2024. Le Olimpiadi si disputeranno dal 26 luglio all’11 agosto e, ritiene, lo sport potrebbe ancora una volta risultare un veicolo di pace, per quanto momentanea.

Il concetto di per sé ci trascina indietro nel tempo fino all’antica Grecia, come del resto l’intera istituzione delle Olimpiadi. Nel corso dei grandi eventi sportivi organizzati vigeva il cessate il fuoco, che poneva uno stop forzato a tutti gli scontri. Ciò riguardava Paesi ma anche singoli cittadini. Nessuno poteva essere molestato, di fatto.

Una bolla protettiva intorno a Parigi, dunque, con Macron che ha chiesto l’aiuto del presidente cinese Xi Jinping su tal fronte. Ulteriori dettagli a tal proposito saranno rivelati tra due settimane. Il leader asiatico è infatti atteso in Francia all’inizio di maggio.

Guardando al passato, è divenuta celebre la “tregua di Natale”, che nel 1914 vide soldati tedeschi e britannici imporsi un cessate il fuoco in trincea. Nel cuore della prima guerra mondiale, si mostrarono prima di tutto umani, organizzando anche una gara di calcio in quella che era nota come la “no man’s land”.

Lo sport come strumento per la pace, per quanto momentanea. Lo sport come specchio per ricordarci che siamo tutti appartenenti alla stessa specie e mossi dalle medesime passioni. Occorre citare inoltre le Olimpiadi invernali del 2018. In quell’occasione le delegazioni di Corea del Nord e Corea del Sud accettarono di presentarsi alla cerimonia sotto un’unica bandiera, raffigurante l’intera penisola.

Macron non ha spiegato in che modo si concretizzerebbe la “sua” tregua olimpica. Di certo l’intervento del presidente Xi Jinping potrebbe avere un impatto notevole ed evidente sugli equilibri nel conflitto tra Russia e Ucraina. Allo stato attuale, però, dopo i droni su Israele, l’attentato a Mosca e l’attesa risposta di Netanyahu all’Iran, i rischi maggiori provengono da un’altra parte del mondo.