Con la nota n. 8524 del 7 novembre 2025, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha diffuso una circolare con le nuove regole per l’organizzazione dei viaggi di istruzione e dei soggiorni linguistici. Si tratta di un aggiornamento atteso, che punta a garantire uniformità di comportamento tra le scuole e maggiore trasparenza nelle procedure, in linea con il nuovo Codice dei Contratti Pubblici.
Le nuove regole per i viaggi di istruzione
La nota arriva a seguito dei chiarimenti forniti dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e si propone di risolvere molti dei dubbi sorti tra dirigenti scolastici e famiglie. La circolare, nel dettaglio, interviene in merito a:
- limiti di spesa;
- criteri di affidamento;
- grado di autonomia di cui le scuole possono disporre nell’organizzare le gite.
Vediamoli nel dettaglio.
Maggiore autonomia per le scuole e nuovi limiti di spesa
La principale novità riguarda l’autonomia delle istituzioni scolastiche, che potranno procedere con affidamento diretto per l’organizzazione dei viaggi di istruzione fino a 140.000 euro. Non c’è più, quindi, la necessità di consultare più operatori economici, purché la scelta ricada su soggetti con esperienza documentata nel settore e in grado di garantire la corretta esecuzione del servizio.
Questa soglia, in base al Codice dei Contratti Pubblici, rappresenta il limite massimo per procedere in autonomia. Tuttavia, il ministero raccomanda di mantenere comunque buone pratiche di trasparenza e concorrenza, invitando le scuole ad acquisire più preventivi per assicurare una scelta imparziale e conveniente.
Per importi superiori a 140.000 euro, ma inferiori alla soglia europea di 221.000 euro (per i viaggi d’istruzione) o 750.000 euro (per i soggiorni linguistici), le scuole dovranno rivolgersi a una centrale di committenza qualificata. In pratica, non potranno più gestire da sole le procedure di gara, ma dovranno utilizzare piattaforme telematiche dedicate, messe a disposizione da enti abilitati, come Consip o altre centrali di committenza regionali.
Quando l’importo complessivo dell’appalto supera i 221.000 euro per i viaggi d’istruzione o i 750.000 euro per i soggiorni linguistici, scatta l’obbligo di gara pubblica aperta. In questo caso, la procedura deve essere trasparente e accessibile a tutti gli operatori economici interessati, secondo i criteri stabiliti dal diritto europeo.
Quando è possibile suddividere gli affidamenti
Un altro dei punti più rilevanti della circolare riguarda la possibilità di suddividere le gare in lotti autonomi. L’Anac ha chiarito che la suddivisione in più procedure è ammissibile, e non configura un “frazionamento artificioso”, quando i servizi hanno natura e finalità differenti. Ciò significa che una scuola può indire gare distinte per:
- corsi di lingua;
- viaggi con finalità culturali o didattiche;
- esperienze legate all’orientamento o ai percorsi scuola-lavoro.
Questa flessibilità consente alle istituzioni scolastiche di gestire in modo più efficiente le diverse tipologie di viaggio, evitando di dover ricorrere a un unico appalto complessivo. Ogni gita con caratteristiche e obiettivi formativi distinti può infatti costituire un lotto funzionale autonomo.
Nuovo modello digitale di acquisto dal 2026
Infine, un’altra novità che va citata è quella che riguarda la digitalizzazione del processo di acquisto. A fine settembre, Consip ha bandito una gara per creare un nuovo modello di procurement digitale dedicato alle scuole.
A partire dal 2026, le istituzioni scolastiche potranno acquistare servizi “chiavi in mano” sopra soglia, direttamente da imprese qualificate, senza dover bandire gare autonome. Questo sistema promette di semplificare notevolmente le procedure, riducendo tempi e costi amministrativi e rendendo più agevole la programmazione dei viaggi.