Cruciani, l’interpretazione dello stile contemporaneo

Bruno Savio, Amministratore Delegato della Maglital Srl, racconta a QF Lifestyle la nuova era del brand e gli obiettivi per il futuro.

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Paolo Gelmi

Esperto di moda e lifestyle maschile

Esperto di moda e lifestyle, è stato direttore di svariate riviste cartacee nel settore luxury.

Fu Luca Caprai a fondare il brand Cruciani C nel 1992 in Umbria a Trevi in provincia di Perugia, investendo sulla Maglital una delle aziende di famiglia specializzata nella produzione di maglieria di alta qualità, ma a rendere famoso nel mondo questo marchio furono i suoi iconici braccialetti a quadrifogli in macramè creati dal Cavalier Arnaldo Caprai padre di Luca per la collezione museale e di conseguenza messi sul mercato dalla sua azienda, fu in Versilia a Forte dei Marmi che esplose il fenomeno dei braccialetti, tanto clamore per questi accessori dall’essere indossati dalle star più influenti e famose del mondo decretandone un successo planetario, arrivando a produrne decine di milioni di pezzi, conquistando un’intera generazione di giovani e meno giovani.

I primi vent’anni di attività della Cruciani C grazie alla notorietà acquisita furono per l’azienda umbra di maglieria e cashmere momenti davvero proficui, buyer e consumatori finali sembravano essere stati fidelizzati dal brand, ma il vento cambiò radicalmente sino alla crisi inaspettata e inesorabile che coinvolse la società nel secondo decennio del nuovo millennio, portandola al 2021 vicino alla soglia del fallimento, sarà salvata attraverso la sua acquisizione da parte di Orlean Invest Holding dell’imprenditore Gabriele Volpi che assorbirà tutte le maestranze e investirà in maniera importante in laboratori e artigiani di altissima professionalità che torneranno ad animare tramite la loro esperienza l’azienda con un unico obiettivo quello di ricreare attraverso il proprio know-how la filiera manifatturiera persa nel tempo che contribuì a rendere famoso il brand nei decenni precedenti, verranno altresì inserite nuove figure commerciali abili e capaci di conquistare i mercati, sia quelli nazionali, che internazionali sino ad arrivare all’apertura di un negozio monomarca a Milano.

In poco più di 2 anni dall’acquisizione, la produzione di maglieria di altissima qualità è cresciuta in modo esponenziale sino ad arrivare a produrre capi per la nascita di un brand con una visione lifestyle dedicato all’universo maschile e quello femminile, il fatturato di conseguenza è raddoppiato e l’obiettivo del 2024 della Cruciani C è quello di essere presente con i propri capi all’interno di 150 best shop per uomo e altrettanti per la donna, in modo da riconquistare quelle quote importanti di mercato che gli consentano di tornare ai vecchi albori se non addirittura superarli.

Per l’occasione, QF Lifestyle ha incontrato Bruno Savio, Amministratore Delegato della Maglital Srl, per raccontare la nuova era di questo brand e gli obiettivi per il prossimo futuro.

Per voi la maglieria è una forma d’arte: ci racconti di questa vera e propria passione?
Cruciani è l’emblema di una lunga tradizione nel settore tessile Made in Italy da oltre 30 anni. L’amore per la bellezza e una sconfinata passione per l’eccellenza sono gli ingredienti del successo del marchio. Indossare un capo Cruciani significa indossare un capo di alta artigianalità, frutto del know how che si tramanda di generazione in generazione, applicato alla qualità dei filati in processi produttivi d’avanguardia, rendendo ogni prodotto unico e pregiato.

Per la SS24 avete presentato una capsule con filati biologici, completata da trattamenti e lavaggi eco sostenibili. Di che cosa si tratta?
È una linea di capi realizzati in cotoni e lini organici certificati ed è un’alternativa ecologica ed etica, ormai consolidata, al cotone standard. E gli stessi lavaggi a cui vengono sottoposti i cotoni greggi sono eco sostenibili e vedono un risparmio idrico di oltre il 40%.

Il controllo qualità è imprescindibile per un prodotto come il vostro, cosa fate di preciso in questo senso?
Il controllo qualità passa attraverso numerose fasi del ciclo produttivo, dove ogni responsabile di reparto, si impegna a verificare che tutte le operazioni siano conformi agli standard di qualità Cruciani e intervenire tempestivamente in caso di esigenza. Questo permette di verificarne la qualità, ma soprattutto di monitorare costantemente la resa corretta e costante della produzione, che è garantita grazie al ciclo interno completo.

In tema di sostenibilità come vi state muovendo?
L’obiettivo è quello di sensibilizzare sul tema e adottare il più possibile delle tecniche coerenti, invitando a riscoprire il lusso in chiave sostenibile, dove il prestigio dei filati nobili e la responsabilità ambientale si uniscono per definire il futuro della moda.

Com’è organizzato l’ufficio stile?
L’ufficio stile è organizzato internamente all’azienda e suddiviso in due unità (uomo/donna), che fanno capo ad una visione comune di brand. Il lavoro sulle collezioni viene pensato e coordinato in modo che queste si esprimano al meglio e abbiano una coerenza orizzontale, in tema di prodotto e di marketing. Tra le attività del responsabile Ufficio Stile, che si occupa di disegnare e sviluppare le collezioni, ci sono anche quelle di ricerca, pianificazione e progettazione, senza dimenticare l’indispensabile allineamento con il management.

Quali sono le novità menswear per questa stagione?
Le novità per la SS24 fanno riferimento ad un’interpretazione dello stile contemporaneo in chiave moderna, attraverso volumi rilassati, il fit è comodo e impreziosito da alcuni dettagli che lo tolgono dall’ormai affollatissimo mondo del basic di qualità. La sfida è quella di portare i mercati un passo più avanti rispetto a ciò che sono abituati a vedere e ad acquistare. Questa collezione include delle giacche-cappotto leggerissime in lino e cotone, così come pantaloni e blazers dal gusto morbido. I capi in maglieria hanno l’aspetto loose fit, che li rendono casual chic per ogni situazione. I filati principali sono il cotone, lino, seta, cashmere e cashmere blend in generale.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Al momento abbiamo una presenza del 70% all’estero e del 30% in Italia e puntiamo ad aumentare la presenza del brand anche nei paesi extra Ue, con particolare attenzione allo sviluppo commerciale in Asia e negli Stati Uniti.

Chi è l’uomo Cruciani di riferimento?
L’uomo Cruciani è un contemporary chic che ama l’equilibrio tra stile smart e leisure, praticità e raffinatezza. L’uomo Cruciani cerca abiti confortevoli e facili da indossare, ma che esprimono un lifestyle di lusso contemporaneo

Qual è il capo iconico che vi rappresenta al meglio?
Più che un capo iconico che ci rappresenti, abbiamo una forte identità sull’intera proposta in cashmere e seta, sia nella versione unita/melange, che in quella lavata. E anche la giacca doppiopetto in punto stoffa è un elemento distintivo del brand, per il quale il mercato ancora oggi ci sceglie e ci riconosce.