Nel recente aggiornamento del Center World University Rankings (Cwur) per il 2024, le università italiane mostrano segni di declino nella loro competitività globale, con tre su quattro istituzioni in calo. La prestigiosa Università La Sapienza di Roma è scesa al 124esimo posto, rimanendo comunque la migliore in Italia, seguita dall’Università di Padova e dall’Università di Milano, rispettivamente al 173esimo e 186esimo posto.
Le università italiane scendono in classifica
Nonostante 67 atenei italiani siano riusciti a posizionarsi nella prestigiosa lista, il 75% di essi ha registrato un calo nelle posizioni.
Nadim Mahassen, presidente del Cwur, ha commentato la crescente pressione sul sistema educativo italiano, aggravata dagli ingenti investimenti in ricerca fatti da altri paesi, come evidenziato dal 33% di aumento in Cina. “Senza ulteriori investimenti pubblici in ricerca e sviluppo, l’Italia rischia di scivolare ancora più in basso nelle future valutazioni”, ha avvertito Mahassen.
La classifica delle migliori università in Italia secondo il Cwur:
- Sapienza Università di Roma
- Università di Padova
- Università di Milano
- Università di of Bologna
- Università di Torino
- Università di Napoli Federico II
- Università di Firenze
- Università di Genova
- Università di Pisa
- Università di Pavia
- Politecnico di Milano
- Università di Milano-Bicocca
- Università di Roma Tor Vergata
- Università di Parma
- Vita-Salute San Raffaele Università
- Cattolica Università del Sacro Cuore
- Università di Perugia
- Università di Bari
- Università di Trento
- Università di Trieste
- Università di Catania
- Università di Verona
- Università di Siena
- Università di Ferrara
- Università di Modena e Reggio Emilia
- Bocconi
- Scuola Normale Superiore di Pisa
- Università di Palermo
- Università di Brescia
- Politecnico di Torino
Dominio dell’Università di Harvard
Per il tredicesimo anno consecutivo, Harvard si conferma come l’università più prestigiosa al mondo, seguita dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) e Stanford. Tra le prime dieci, quattro università dell’Ivy League mantengono posizioni di rilievo, con la Caltech di Pasadena a completare il gruppo. Questo conferma la forte presenza degli Stati Uniti, che, nonostante la crescente pressione internazionale, specialmente dalla Cina, continua a dominare la classifica con 329 atenei.
I migliori atenei esteri:
- Harvard
- Massachusetts Institute of Technology
- Stanford University
- Università di Cambridge
- Università di Oxford
- Princeton Università
- Columbia Università
- Università di Pennsylvania
- Yale Università
- California Institute of Technology
La Crescita della Cina
La Cina emerge come una delle nazioni più dinamiche in termini di educazione superiore, con il 95% delle sue 324 università che migliorano la loro posizione. La Tsinghua University si distingue particolarmente, classificandosi 43esima.
Le migliori Università europee
In Europa, il Regno Unito, la Francia e la Germania rimangono i pilastri con il maggior numero di istituzioni nella top 2000, rispettivamente con 92, 73 e 69 università.
Le università europee, dunque, continuano a fare bella figura con istituzioni come Cambridge e Oxford che si posizionano stabilmente tra le prime. Altri atenei di rilievo includono l’Eth di Zurigo e l’Università della Sorbona a Parigi.
Le università in Asia e Giappone
Nonostante la forte presenza cinese, il Giappone vede il 61% delle sue 110 università perdere terreno, principalmente a causa dei bassi investimenti governativi in istruzione superiore negli anni passati. L’Università di Tokyo mantiene la sua posizione come l’istituzione asiatica più prestigiosa, classificandosi al 13esimo posto a livello mondiale.
Quali sono i criteri di valutazione
La Cwur valuta le università basandosi su quattro parametri principali: qualità dell’istruzione (25%), occupabilità (25%), qualità dei docenti (10%) e ricerca (40%). Il declino delle università italiane è attribuito principalmente al calo dei risultati della ricerca, nonostante vi sia stato un miglioramento nella qualità dell’istruzione e nell’occupabilità.