Come funziona e come si richiede il certificato di malattia

Il certificato di malattia è un semplice certificato medico che il dipendente malato deve inviare al datore di lavoro. Ecco come funziona

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Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Nel caso in cui un lavoratore dipendente si ammali o debba sottoporsi a controlli e visite mediche, deve essere messo a disposizione del datore di lavoro il cosiddetto certificato medico.

Chiamato anche comunemente certificato di malattia, è un documento rilasciato dal medico curante con cui si attesta la malattia del lavoratore, oppure l’impossibilità a presentarsi sul luogo di lavoro per motivi di salute.

Nel corso degli anni il certificato medico per malattia è cambiato soprattutto per quanto riguarda la modalità di presentazione, infatti è diventato telematico. Vediamo più da vicino cosa sapere sull’argomento.

Certificato medico telematico, cos’è e come richiederlo

In caso di malattia, il lavoratore deve avvisare tempestivamente l’azienda, attraverso i canali di comunicazione previamente indicati dal datore di lavoro. In secondo luogo, andrà contattato il medico, affinché provveda alla visita, rediga ed invii il certificato di malattia all’Inps. Quest’ultimo poi lo farà pervenire al datore di lavoro.

Oggi il certificato è telematico e deve essere inviato in modalità online per la generalità dei lavoratori subordinati del settore pubblico e privato. Il documento è essenziale per ottenere la relativa indennità.

Il certificato di malattia attesta l’incapacità temporanea al lavoro ed è composto di due parti:

  • il certificato telematico inviato all’Inps, contenente la motivazione della richiesta e la diagnosi
  • il certificato di malattia telematico per il datore di lavoro, senza diagnosi ma solo l’indicazione dei giorni di malattia (a tutela della privacy del dipendente)

Il lavoratore può consultare on line il proprio certificato malattia sul sito dell’Inps, ma può anche chiedere al medico curante di avere una copia cartacea o via mail.

Lo stesso certificato sarà visibile anche al datore di lavoro, al quale però sarà schermata la diagnosi per i citati motivi di riservatezza attinenti alla sfera della salute del suo lavoratore o lavoratrice.

Come deve comportarsi il lavoratore dipendente durante l’assenza per malattia

Durante l’assenza per malattia il lavoratore è tenuto a rispettare alcune regole, ossia dovrà:

  • comunicare tempestivamente la propria indisponibilità al datore di lavoro;
  • comunicare sia al datore di lavoro sia al medico curante il domicilio in cui si trova, se diverso da quello di residenza
  • rispettare gli orari di reperibilità durante i quali deve trovarsi nel domicilio indicato, per permettere una eventuale visita fiscale da parte del medico dell’Inps (ma in alcuni casi l’assenza alla visita è giustificata)
  • comunicare tempestivamente mutate situazioni, come ad es. il prolungamento del periodo di malattia o il mutamento di domicilio.

Ricordiamo altresì che l’indirizzo di reperibilità sarà menzionato nel certificato di malattia Inps.

Come funziona la reperibilità

La legge stabilisce una fascia oraria di reperibilità in cui il lavoratore in malattia deve essere presente al domicilio indicato sul certificato di malattia telematico, per permettere la visita fiscale da parte del medico dell’Inps, che ha l’incarico di controllare le reali condizioni di salute del lavoratore – ed individuare eventuali casi di abuso del diritto.

A partire dal 2017 il controllo è stato affidato unicamente all’Inps sia per i lavoratori privati sia per i lavoratori pubblici. Sono rimaste tuttavia due fasce diverse per i lavoratori pubblici e quelli privati:

  • per i lavoratori del comparto pubblico gli orari di reperibilità sono: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18;
  • per i lavoratori privati: dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.

Tuttavia dal novembre 2023, una sentenza del TAR Lazio ha imposto l’armonizzazione delle fasce del settore pubblico a quelle del settore privato.

Se durante la visita fiscale il lavoratore in malattia non è al domicilio indicato, dovrà andare nel più breve tempo possibile presso gli ambulatori dell’Inps, dove potrà dimostrare le motivazioni della sua assenza, come può avvenire, per esempio, in caso di visite mediche o esami diagnostici.

La giustificazione è un passaggio estremamente importante per il lavoratore, o la lavoratrice, assente durante la visita fiscale. Infatti in mancanza di essa, ci si esporrà ad una sanzione amministrativa e – in ipotesi di recidiva – la conseguenza potrà essere il licenziamento per giusta causa.

Modifiche al certificato medico malattia

Il certificato medico Inps, una volta redatto, non avrà un contenuto immodificabile. Infatti il documento potrà essere variato:

  • in caso di errore di indirizzo di reperibilità entro 24 ore, richiedendo la modifica da parte del medico curante che l’ha inviato. Invece, dopo 24 ore sarà necessario contattare il call-center dell’Inps
  • in ipotesi il lavoratore voglia rientrare al lavoro prima di quanto indicato sul certificato medico di malattia. Egli potrà così chiedere al medico curante che presenti una rettifica
  • in caso, invece, le condizioni di salute del lavoratore richiedano il prolungamento del periodo di malattia, il medico curante dovrà inviare un nuovo certificato che attesti il mutato quadro sanitario, informando azienda o datore di lavoro

Quale medico deve rilasciare il certificato di malattia

In linea generale, il certificato di malattia Inps potrà essere emesso da medici convenzionati col Servizio Sanitario Nazionale (SSN), come ad es. il medico di famiglia oppure i medici specialisti ambulatoriali. In alternativa, potranno emettere certificato di malattia anche i medici dipendenti dell’ospedale.

Di solito il medico che rilascia il certificato di malattia è il medico dell’ASL a cui si è iscritti. Possono però verificarsi casi particolari, soprattutto se la malattia inizia in giorni festivi o durante un ricovero. Nei giorni festivi si occupa del certificato di malattia la guardia medica e potrà certificare fino al giorno precedente quelle della visita, se si tratta della prima visita, oppure prolungare un certificato già emesso.

In caso, invece, di visita in pronto soccorso o di ricovero ospedaliero, il certificato sarà dalla struttura presso cui è avvenuta la visita o il ricovero.

Ricordiamo infine che i lavoratori subordinati interessati, potranno visionare il proprio certificato di malattia Inps, usufruendo del relativo servizio telematico dell’istituto.