Assegno di inclusione maggio 2024, il pagamento è in ritardo: le nuove date

A maggio 2024 il pagamento dell'Assegno di inclusione subisce un ritardo e slitta al 28 maggio per chi ha già ottenuto la misura in passato.

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 27 Maggio 2024 20:54

A maggio 2024 l’Assegno di inclusione verrà pagato in ritardo ai cittadini aventi diritto, ma, così come specificato dall’Inps, l’attesa non sarà molta, visto che l’erogazione è stata fissata al 28 maggio anziché al 27. Chi invece riceve la misura di sostegno per la prima volta, ha ottenuto l’erogazione delle somme lo scorso 15 maggio.

Assegno di inclusione maggio 2024, il pagamento in ritardo

A chiarire i dettagli sul ritardo nel pagamento dell’Assegno di inclusione di maggio 2024 è stato l’Inps stesso nella sua circolare n. 1816 del 13 maggio scorso, anche se le motivazioni appaiono abbastanza fumose. Nel messaggio dell’Istituto nazionale di previdenza sociale veniva annunciato lo sblocco delle domande per tutte le famiglie con persone maggiorenni in condizione di svantaggio, con l’aggiunta che solo per il mese in corso i pagamenti avrebbero subito dei ritardi, di 24 ore per l’esattezza. Il previsto pagamento del 27 maggio è dunque slittato al 28, senza che i contribuenti abbiano avuto la possibilità di comprendere fino in fondo i perché di questa mossa.

Assegno di inclusione maggio 2024, le altre date

Il ritardo nel pagamento dell’Assegno di inclusione a maggio 2024 interessa tutti coloro che hanno già ricevuto la misura nei mesi scorsi e che hanno mantenuto i requisiti necessari. Per chi, invece, aveva presentato la domanda entro il 31 aprile, con Patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell’istruttoria, il pagamento è avvenuto lo scorso 15 maggio.

Il 25 maggio 2024, inoltre, è scaduto il termine per le famiglie che hanno fatto domanda per l’Assegno di inclusione entro lo scorso gennaio. Queste dovevano necessariamente presentarsi presso i servizi sociali per la presa in carico e la firma del Patto di inclusione. Qualora questa pratica non si sia verificata, l’Inps provvederà a sospendere i pagamenti.

Come vedere il saldo dell’Assegno di inclusione

Coloro che beneficiano dell’Assegno di inclusione possono controllare il saldo sulla Carta di inclusione seguendo diverse modalità, quali:

  • il portale Siisl, al quale si accede con le proprie credenziali oppure tramite Sms ed e-mail inviati dell’Inps;
  • negli ATM Postamat, attraverso l’inserimento della carta e digitando il pin;
  • presso gli sportelli di Poste Italiane;
  • tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 da telefono fisso o al numero +39 06.4526.6888 da cellulare o dall’estero.

Si ricorda inoltre che la Carta di inclusione è una prepagata che viene emessa da PostePay che può essere ritirata dal beneficiario allo sportello postale più vicino alla propria abitazione dopo aver ricevuto la conferma dell’attivazione da parte dell’Inps. In sede di ritiro dovrà essere mostrato un documento d’identità valido e il codice fiscale.

Assegno di inclusione, a chi spetta

L’Assegno di inclusione (ADI) è una misura di sostegno economico rivolta alle famiglie che presentano specifici requisiti. Più nel dettaglio, è riservato ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 9.360 euro e con almeno un componente in una condizione di disabilità, minorenne, con almeno 60 anni di età, in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione. L’Assegno di inclusione viene erogato per un periodo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato per altri 12 mesi dopo la sospensione di un mese. Si sottolinea infine che la misura di sostegno è legata all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.