Gigante tecnologico licenzia in Italia: quanti posti saltano

Il colosso americano Microsoft ha annunciato un piano di esuberi nelle sede di Roma e Milano, sulla scia dei 10mila esuberi decisi nel mondo a gennaio

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Microsoft Italia ha annunciato un piano di licenziamenti in Italia con il taglio di 59 degli oltre mille lavoratori sotto contratto nel nostro Paese. Gli esuberi del colosso informatico dovrebbero riguardare il ramo delle vendite e dell’assistenza clienti: si tratterebbe di 52 dipendenti della sede di Milano e 7 di quella di Roma, tra i quali ci sarebbero 16 dirigenti.

Microsoft licenzia in Italia: la crisi dei Big tech

I licenziamenti del distaccamento italiano della multinazionale statunitense arrivano sulla scia del taglio dei 10mila lavoratori che Microsoft aveva annunciato già a gennaio. Una decisione che segue la politica di esuberi applicata dagli altri Big tech, da Google a Meta, da Amazon a Twitter, le quali dopo l’esplosione dei fatturati durante il periodo della pandemia adesso sono costrette a ridimensionare attività e personale a causa della flessione che ha riguardato tutto il settore.

Soltanto Google ha comunicato sempre a gennaio 12 mila licenziamenti, come abbiamo riportato qui, sulla falsariga di quanto fatto dalla madre casa di Facebook, Instagram e Whatsapp, Meta, che aveva già mandato avanti le procedure di esubero di 11mila lavoratori in tutto il mondo, di cui avevamo parlato qui.

Microsoft licenzia in Italia: i tagli

Microsoft aveva comunicato a inizio anno che entro la fine del terzo trimestre sarebbe stata attuata una riduzione della propria forza lavoro a livello mondiale del 5%. Una decisione notificata dall’azienda ai lavoratori interessati, e presa in parallelo agli aggiustamenti sugli investimenti degli hardware e alla razionalizzazione delle sedi in affitto sparse per tutto il globo, con l’obiettivo di risparmiare circa 1,2 miliardi di dollari.

“È importante notare che mentre stiamo eliminando ruoli in alcune aree, continueremo ad assumere in aree strategiche chiave”, aveva scritto in una lettera ai dipendenti il Ceo, Satya Nadella.

“Durante la pandemia, c’è stata una rapida accelerazione. Penso che oggi attraverseremo una fase in cui ci sarà una certa normalizzazione di quella domanda”, aveva spiegato il numero uno di Microsoft al World Economic Forum di Davos di gennaio.

In questo quadro il gigante informatico fondato da Bill Gates, ha dovuto ridurre l’impegno sullo sviluppo delle tecnologie riguardanti la nuova frontiera del metaverso, congedando gran parte del team hardware di Hololens, il progetto sulla creazione di visori per la realtà aumentata e licenziando anche il personale impegnato sui dispositivi Surface e Xbox, oltre ai tagli della divisione specializzata nella realtà mista di MRTK ( Mixed Reality Toolkit) e relativi studi cinematografici, fino ad arrivare alla chiusura a marzo della piattaforma social Altspace VR (qui avevamo parlato dei licenziamenti di Microsoft sul settore del metaverso).

Nella procedura di licenziamento collettivo prevista in Italia, la sede milanese di Microsoft sarà affiancata da Assolombarda, il distaccamento sul territorio di Confindustria. Per avviare la trattativa con i sindacati, Microsoft ha in programma di incontrare per metà aprile le sigle Cgil, Cisl e Uil.

“Stiamo assistendo a grandi cambiamenti: le organizzazioni di tutto il mondo stanno evidenziando segnali di cautela data l’incertezza economica globale” ha dichiarato a ‘Il Sole 24 Ore’ un portavoce di Microsoft, aggiungendo che l’azienda “continua a guardare al futuro con fiducia e contemporaneamente a valutare le priorità, efficientando alcune aree e, al contempo, investendo in aree strategiche di crescita per rispondere alle esigenze del mercato e delle imprese”.

“Le decisioni che hanno un impatto sulle nostre persone sono particolarmente difficili, e ci impegniamo affinché tutti coloro che sono impattati ricevano il nostro pieno supporto” hanno aggiunto da Microsft Italia.